E’ stato istituito il Tavolo tecnico sui PEBA, i Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche nei luoghi pubblici. L’organismo avrà il compito di monitorare l’attuazione, suggerire linee guida e pianificare eventuali incentivi
Si è insediato presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti il Tavolo tecnico dedicato ai Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche (PEBA), un organismo fondamentale per l’attuazione degli obblighi destinati alle Amministrazioni Comunali, ma non sempre attuati.
L’obiettivo dei PEBA
“È fondamentale superare norme molto datate che fanno riferimento solo all’accessibilità, poco alla fruibilità degli spazi, per nulla al diritto di tutti di potersi muovere il più possibile in autonomia”, si legge nel comunicato stampa che annuncia l’insediamento del Tavolo tecnico sui PEBA. Il lavoro del gruppo permetterà di fare il punto della situazione sull’attuazione dei Piani per l’eliminazione delle barriere architettoniche, di fattore resi obbligatori per le Amministrazioni Comunali dalla Legge 41/86 e dalla Legge 104/1992.
L’organismo istituito dal MIT avrà anche il compito di proporre soluzioni normative omogenee a livello nazionale, armonizzando i regolamenti per raggiungere una progettazione senza barriere “universale” sia nel privato che nel pubblico.
A cosa servono i PEBA
Gli Enti locali dotati di un patrimonio edilizio ed infrastrutturale aperto al pubblico hanno teoricamente l’obbligo di dotarsi dei PEBA. L’ avverbio è d’obbligo dato che non tutte le realtà locali italiane si possono considerare in regola.
I PEBA devono raccogliere lo stato di fatto, mappando le barriere architettoniche esistenti in un determinato luogo, nonchè tutti gli ostacoli fisici che potrebbero limitare la fruizione dello spazio da parte di persone con disabilità.
Successivamente i PEBA devono definire un progetto delle soluzioni e degli interventi necessari a superare questa barriere, definendo anche la dotazione finanziaria necessaria per attuarli e le tempistiche.
La partecipazione attiva da parte di associazioni, cittadini ed enti locali è fortemente consigliata anche per la sua validità decennale.
Il tavolo tecnico sarà coordinato nei prossimi sei mesi da Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.
Il primo Comune condannato dal TAR per mancata adozione del PEBA
A creare un precedente pericoloso per tutte le amministrazioni che ancora tardano a dotarsi di un PEBA ci ha pensato il Tar del LAzio che a gennaio 2023 condannò il Comune di Pomezia per discriminazione verso le persone con disabilità per non aver adottato per tempo un PEBA. Si tratta della prima condanna di questo tipo e crea una connessione diretta tra la mancanza di adozione dei Piani per l’Eliminazione delle barriere architettoniche ed una discriminazione indiretta attuata in forma collettiva verso le persone con disabilità.