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L’acqua inutilizzata degli invasi potrebbe alleviare i disagi della siccità

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In Italia esistono grandi invasi da cui si potrebbe attingere acqua, soprattutto in un periodo in cui la siccità ha messo in difficoltà le persone e le aziende, a cominciare da quelle agricole. Da uno studio emerge il paradosso di una disponibilità potenziale di acqua che però non viene utilizzata

Foto di Walter Perathoner da Pixabay Indice dei contenuti Toggle Il paradosso degli invasi di cui non si può utilizzare l’acquaChi risente di più della mancanza di acquaGli invasi contengono quasi 12 miliardi di metri cubi di acquaLa necessità di una pianificazione degli interventiIl PNIISSI stanzia 10 miliardi per gli investimenti Il paradosso degli invasi di cui non si può utilizzare l’acqua La situazione degli invasi è uno dei temi su cui si concentra la discussione sulla disponibilità di acqua, soprattutto in una estate caratterizzata da una forte e prolungata siccità. I dati emersi dai lavori della Community Valore Acqua per l’Italia di The European House – Ambrosetti riportano cifre che stimolano una riflessione: si lamenta giustamente la carenza di acqua, ma una parte di quella che c’è negli invasi non viene sfruttata. Chi risente di più della mancanza di acqua Se pensiamo in particolare al settore dell’agricoltura – quello che senza dubbio paga il prezzo più alto alla mancanza di acqua – il discorso si fa ancora più critico. Lo studio della Community Valore Acqua per l’Italia ha riguardato 42 tra aziende e istituzioni della filiera estesa dell’acqua. The European House – Ambrosetti ha elaborato i dati dello studio…
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