Come funziona il processo di controllo della qualità alimentare e in che modo la tecnologia si inserisce in questo campo?
di Daniela Maurizi
L’attenzione alla sicurezza dei prodotti alimentari sta raggiungendo standard sempre più elevati ed esigenti. Lo scopo è quello di tutelare la salute dei consumatori e di garantire loro cibi non solo di alta qualità, ma soprattutto in linea con le normative nazionali ed europee.
In questo processo il controllo della qualità alimentare riveste un ruolo fondamentale, portato avanti dall’esperienza degli Operatori del Settore Alimentare, ma non solo: infatti, come tutti i campi dell’industria, anche l’agroalimentare si sta affacciando a un’era 4.0, che sfrutti la tecnologia per ottenere maggiore efficienza, migliore qualità e sicurezza dei prodotti, oltreché una riduzione degli sprechi e maggiore sostenibilità ambientale.
Vediamo quindi in questo articolo come funziona il processo di controllo della qualità alimentare e in che modo la tecnologia si inserisce in questo campo.
L’importanza del controllo della qualità alimentare
I dettami che sono alla base del controllo di qualità alimentare raccolgono i vari insegnamenti derivanti dalle norme ISO e dai pilastri HACCP. Infatti, ogni buon controllo alimentare che si rispetti deve implicare necessariamente la sorveglianza, l’analisi e la conferma della conformità alle normative di sicurezza e qualità, così come previsto dalle leggi nazionali ed europee.
L’efficacia del controllo di qualità può fare davvero la differenza lungo tutto il comparto alimentare: si tratta di un processo fondamentale per garantire che i prodotti siano sicuri e di elevata qualità e da esso dipende la salute pubblica. Per fare chiarezza, immaginiamo di riassumere l’importanza del controllo di qualità in pochi, semplici – ma indispensabili – punti:
- Sicurezza alimentare: il controllo di qualità è essenziale per prevenire le malattie trasmesse dagli alimenti per mezzo di contaminazione microbiologica e assicurare la sicurezza dei prodotti alimentari destinati al consumo umano;
- Conformità alle normative: assicurare che i prodotti alimentari immessi sul mercato rispettino le normative e gli standard locali e internazionali è uno dei principali scopi del controllo di qualità. In caso di mancata conformità possono verificarsi sanzioni, richiami di prodotto e danni alla reputazione aziendale;
- Riduzione degli sprechi: grazie alle verifiche effettuate lungo il controllo di qualità, è possibile identificare ed eliminare i prodotti non conformi prima ancora che raggiungano il consumatore, individuando le aree di miglioramento nei processi produttivi e aumentando l’efficienza. Questo comporta una generale riduzione degli sprechi, oltreché un notevole risparmio economico;
- Prevenzione delle truffe: il mercato alimentare, in particolar modo quello italiano con i suoi prodotti a marchio “Made in Italy”, è purtroppo vittima di vere e proprie truffe; questo è ancora più vero per tutti quegli alimenti con certificazione DOP e IGP. Il controllo di qualità assicura che i prodotti corrispondano alle norme stabilite dai Disciplinari di Produzione, cosicché possano essere facilmente individuati eventuali falsi e sanzionare i responsabili dell’illecito.
Da questo semplice elenco già capiamo l’importanza che riveste il controllo di qualità e quanto esso sia complesso e intricato. Ecco perché, nell’industria 4.0, l’aiuto della tecnologia può davvero fare la differenza in termini di efficienza, ottimizzazione e velocità dei processi. Vediamo in che modo.
Le tecnologie digitali nell’industria agroalimentare 4.0
L’uso delle tecnologie digitali, come l’Internet delle cose (IoT), i Big Data, l’intelligenza artificiale (AI) e le tecnologie blockchain, stanno cambiando il modo in cui le aziende operano sul mercato, influenzando i sistemi di produzione e il rapporto con clienti, fornitori e stakeholder. In questo quadro si inserisce anche l’industria agroalimentare, pronta ad essere potenziata dalle più ultime innovazioni digitali.
Grazie alla combinazione di varie tecnologie dell’informazione e della comunicazione – come IoT, IoT industriale (IIoT), cloud computing, analisi dei big data, Intelligenza Artificiale, digital twin, blockchain, tecnologia di comunicazione di sesta generazione (6G) e machine learning – il settore alimentare sta portando la sicurezza dei prodotti a un livello successivo.
Infatti, sfruttando le innovazioni del digitale, è possibile ottimizzare le attività lungo tutto la filiera; solo per fare qualche esempio:
- Velocizzare la raccolta, la trasmissione e l’elaborazione dei dati, per studiare quali sono i fattori che influiscono sulla qualità degli alimenti e ridurre così degli sprechi alimentari;
- Implementare i sistemi di tracciabilità e trasparenza attraverso la radiofrequenza (RFID), per intervenire tempestivamente con il ritiro dal mercato di prodotti alterati e non conformi, ma anche per ottimizzare i processi di logistica;
- Ridurre i costi della manodopera e migliorarne l’efficienza attraverso tecnologie di automazione, come la robotica e l’intelligenza artificiale;
- Rendere più sostenibile l’uso dell’energia negli impianti di trasformazione agroalimentare: ad esempio, i sistemi di illuminazione e riscaldamento intelligenti possono regolare automaticamente il consumo di energia in base all’occupazione e alle condizioni meteorologiche, riducendo gli sprechi e i costi energetici.
Si tratta di un’opportunità di trasformazione senza precedenti, in cui riconosciamo chiaramente significativi vantaggi in fatto di sicurezza, sostenibilità ed efficienza. La sfida del futuro è rendere accessibile questa tecnologia a tutto il settore, implementando le competenze tecniche e dando un vero slancio in direzione del cambiamento 4.0.