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Dietro la CO2: Strasburgo chiede norme più severe su i gas serra

Il regolamento sui gas fluorurati è ben al di sotto delle aspettative, sostengono i deputati europei, ma un’azione in questo campo permetterebbe di ottenere maggiori risultati nella lotta al cambiamento climatico

(Rinnovabili.it) – L’Unione Europea dovrebbe accelerare i propri sforzi per ridurre le emissioni dei gas fluorurati (HFC). A sostenerlo è la risoluzione parlamentare approvata ieri dagli eurodeputati riuniti a Strasburgo, che riporta i riflettori della politica climatica in uno degli ambiti meno popolari sul piano mediatico. Nonostante tutte le preoccupazioni ambientali sembrino concentrasi sulla CO2, i refrigeranti fluorurati sono molto più potenti in termini di impatto sullo strato di ozono e possono restare nell’atmosfera per circa 270 anni, il che li colloca tra i gas serra più longevi.
La risoluzione, adottata dal Parlamento UE con 578 voti a favore, 51 contrari e 22 astensioni, evidenzia innanzitutto come l’attuale regolamento sugli HFC sia ben al di sotto delle aspettative, sebbene misure più rigide contro questi composti potrebbero portare a risultati climatici più rapidi e relativamente a buon mercato. La Commissione, sostengono gli eurodeputati, dovrebbe apportare le opportune modifiche alle norme esistenti per accelerare la riduzione delle emissioni di idrofluorocarburi e la graduale eliminazione degli idroclorofluorocarburi (HCFC) ancora utilizzati in alcuni frigoriferi e impianti di condizionamento. Il Parlamento incita inoltre Bruxelles a ridurre le emissioni del “carbon black” (o fuliggine), ad esempio attraverso severi test per gli autoveicoli. Nuove misure nei confronti degli HFC e della fuliggine, suggerisce la relazione, potrebbero prendere il via tra 2-3 anni e coprire un periodo di 5-10 anni.

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