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CCC: biofuel nell’aviazione? Un progetto fallimentare

Da Adair Turner il messaggio che invita Uk ed Europa a non concentrare gli sforzi nell'aviazione. Se vogliono ridurre le emissioni meglio guardare ad altri settori economici

(Rinnovabili.it) – Il presidente della Comitato sul cambiamento climatico (CCC – Committee on Climate Change ) britannico ha dichiarato che la battaglia per rendere l’aviazione green potrebbe rivelarsi fallimentare. “Potrebbe essere che l’aviazione rappresenti il settore in cui utilizzare i combustibili fossili” ha dichiarato Adair Turner in occasione di una conferenza svoltasi ieri a Londra.

I tentativi di decarbonizzare il settore potrebbero quindi rivelarsi vani, ha messo in guardia il presidente del Comitato ricordando che il raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di inquinanti non dovrebbe fare affidamento sull’aviazione, perché i progressi appaiono più difficoltosi di quanto si pensasse e più complicati rispetto a molti altri settori economici nei quali consiglia di convergere le energie.

Dall’aviazione derivano al momento il 3% delle emissioni mondiali, inquinanti che non vengono conteggiati nel bilancio del carbonio redatto dal Regno Unito né da quello europeo, anche se i governi stanno subendo forti pressioni affinchè inseriscano anche le emissioni del comparto all’interno dei bilanci statali. L’Europa infatti prevede di inserire le compagnie aeree nei registri degli inquinanti e nel regime di scambio delle emissioni.

A difesa della propria posizione, Turner ha specificato che la sostituzione dei motori tradizionali con motori elettrici non è applicabile al settore aereo, che ha bisogno di carburanti fossili “Non si può pensare ad un aereo che si muova  alimentato con una batteria…e nessuno si aspetta che ci riusciamo entro il 2050”. I dubbi, nonostante numerose compagnie internazionali stiano sperimentando tratte alimentate con biofuel, si concentrano soprattutto sulla possibilità di reperire la materia prima necessaria per la produzione di biofuel senza compromettere la sicurezza alimentare. Di contro, l’opinione dell’ International Air Transport Association, impegnata nella sperimentazione di soluzioni alternative che entro il 2050 potrebbero portare ad una massiccia riduzione degli inquinanti.