Efficienza, biomasse, correnti marine e FV, sono alcune delle attività di ricerca previste dall’Accordo di Programma con il MSE
Una presentazione dei risultati di ricerca sull’innovazione del sistema elettrico nazionale e sull’evoluzione strategica delle FER e dell’efficienza energetica condotte nel biennio 2009/2011 – è questo in sintesi, il tema principale da cui è partito il maxi-convegno ENEA (in programma il 23-24 novembre a Roma) nell’ambito di un accordo di collaborazione con il MSE, attraverso cui il Governo orienterà i prossimi interventi economici, energetici ed ambientali legati allo sviluppo sostenibile dell’Italia. Durante l’incontro di ieri, l’ENEA ha quindi potuto illustrare – in collaborazione con alcune delle principali università e società partecipate italiane – una serie di attività di ricerca relative alle tecnologie del fotovoltaico che, insieme agli studi sul potenziale energetico marino, sulle biomasse e i sistemi avanzati di accumulo, hanno delineato un quadro esaustivo delle future prospettive riguardanti la rete nazionale di fornitura elettrica. Nell’ambito della sessione tematica “celle fotovoltaiche innovative”, l’Agenzia Nazionale ha descritto in particolare i risultati ottenuti dalle ricerche sul FV a film sottile: gli studi in questo caso, hanno portato al conseguimento di interessanti obiettivi sull’intrappolamento della radiazione elettromagnetica dove, grazie ad una riduzione dello spessore degli strati assorbitori preposti alla “cattura della luce”, si è riusciti ad acquisire una maggiore efficienza e stabilità delle celle solari. “Sarebbe opportuno tenere lo spessore degli strati assorbitori molto basso.” – Ha sottolineato Paola Delli Veneri, ricercatrice ENEA – “In questo modo, nel caso del fotovoltaico a film sottile, si riduce il problema derivante dall’instabilità del silicio amorfo, solitamente legato alla qualità del materiale che viene utilizzato. Più spesso è il materiale, più la cella si degrada nel tempo.” “Inoltre – prosegue Delli Veneri – se una cella diventa più sottile si ha conseguentemente un risparmio di tempo (e denaro) nel processo di produzione dei dispositivi in ambito industriale”.
Anche nel contesto dei “sistemi avanzati di accumulo energetico” (attraverso la realizzazione di flywheels, magneti superconduttori, batterie elettrochimiche e supercondensatori), delle “biomasse” (con la produzione di biogas, syngas e celle a combustibile a ridotto impatto ambientale) e del “potenziale marino” (dove sono stati implementati gli obiettivi di ricerca relativi ai modelli di simulazione, alle mappe, agli indicatori e alle tecnologie attualmente disponibili per lo sfruttamento energetico del Mediterraneo), sono stati raggiunti notevoli traguardi, certamente utili a supportare strategicamente i futuri programmi di sviluppo sostenibile del Paese. Non sono infine mancate – nel corso dell’appuntamento di oggi – le presentazioni relative agli strumenti e le tecnologie per l’efficienza energetica nel settore dei servizi dove, dal risparmio elettrico nel settore civile e nell’illuminazione pubblica, alle smart city ed ai nuovi materiali e componenti per i mezzi di trasporto, si è cercato di tracciare una panoramica delle best practice normative e tecnologiche tese alla razionalizzazione e al miglioramento “intelligente” dei consumi energetici.