Rinnovabili • Ricarica auto elettriche e regoli fiscali, serve semplificazione

E’ indispensabile semplificare la fiscalità per la ricarica dell’auto elettrica, ecco come

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Secondo l’Agenzia delle Entrate il rimborso erogato al dipendente delle spese di energia elettrica sostenute presso la propria abitazione per ricaricare l’auto elettrica aziendale costituirebbe reddito. La conclusione non ci risulta condivisibile ed ostacola pesantemente la diffusione delle auto elettriche. Presentiamo qui una proposta di legge che risolverebbe l’impasse in modo neutrale, a prova di abusi

Foto di Michael Fousert su Unsplash di Giampiero Guarnerio, Rödl & Partner  Indice dei contenuti Toggle Ricarica Auto Elettriche, i rimborsi erogati al dipendente costituiscono reddito tassabileCome si usa normalmente una BEVIl punto di vista dell’Agenzia delle EntrateLe implicazioni della (non condivisibile) opinione dell’Agenzia delle EntrateIl percorso per una corretta soluzione Ricarica Auto Elettriche, i rimborsi erogati al dipendente costituiscono reddito tassabile Così come il 95% degli italiani che ancora non si sono convertiti all’elettrico, il fisco tende a ragionare secondo gli schemi abituali e precostituiti, tarati sulle modalità d’uso delle auto a motore termico (le cd. “ICE”). Nel paradigma d’uso delle ICE, il rifornimento di energia è necessariamente eseguito presso terzi, ovvero i distributori – giacché nessun consumatore possiede una propria raffineria né un rubinetto nel proprio box da cui prelevare il carburante. Così si tende a pensare che, per essere di comodo utilizzo, le auto elettriche (le “BEV”) saranno comparabili con le ICE solo quando sarà possibile rifornirle “in 5 minuti” presso colonnine iperveloci, diffuse con la medesima diffusione degli attuali benzinai. Ciò senza prendere in considerazione l’opportunità di ricaricarle presso la propria abitazione, perché la ricarica sarebbe “troppo lenta”, ovvero perché il proprio posto auto – quando…