Legando tra loro multistrati di aerogel composto da gelatina e DNA un team di ricercatori è riuscito ad ottenere un sistema di raffreddamento radiativo passivo con capacità di riflettanza solare pari al 104%
credits Depositphotos Indice dei contenuti Toggle L’effetto di raffreddamento messo in atto può ridurre le temperature ambiente di 16,0 °C L’Aerogel di biomassa che emette luceBiodegradabile e riciclabile L’effetto di raffreddamento messo in atto può ridurre le temperature ambiente di 16,0 °C Le soluzioni più diffuse per raffrescare edifici e città nel tentativo di contrastare le isole di calore urbano implicano un consumo energetico. Accanto a questi sistemi “attivi” esiste una vasta gamma di soluzioni per il raffrescamento passivo che sfrutta invece le proprietà stesse del materiali per abbassare la temperatura. Le strategie di raffreddamento radiativo sono certamente tra le tecniche più studiate negli ultimi anni per assicurare migliori performance dell’involucro edilizio, riducendo così i consumi e tentando di contrastare gli effetti del surriscaldamento urbano. Anche se i sistemi di raffrescamento radiativo passivo non consumano energia, i ricercatori impegnati in questo campo devono affrontare un altro problema: molto spesso queste strategie si basano su polimeri inorganici che non si degradano, non sono riciclabili e la cui produzione implica l’utilizzo di materie prime fossili e talvolta risultano anche nocive per la salute umana. Ma dall’Università cinese di Sichuan arriva una promettente ricerca basata sull’impiego di un Aerogel organico prodotto con gelatina…