Boom di immatricolazioni di EV lo scorso mese, soprattutto grazie all’apertura dei nuovi incentivi auto a inizio giugno. La quota di mercato sale oltre l’8% ma – allargando lo sguardo al primo semestre 2024 – resta impalata sotto il 4%. Motus-E: l’Italia ha gli strumenti per recuperare terreno sugli altri paesi europei, ma serve una “efficace pianificazione” degli incentivi
A giugno 2024, le immatricolazioni di auto elettriche in Italia sono state 13.285
I ritardi di mesi nell’apertura dei nuovi incentivi per le auto a zero e basse emissioni si riassumono in un numero: +115,8%. È l’aumento delle immatricolazioni di auto elettriche in Italia a giugno 2024, trainato dal via all’Ecobonus a inizio mese. Gli aiuti per l’acquisto di nuovi EV sono andati esauriti in poche ore e, adesso, i dati del mercato auto del mese scorso spazzano via le narrazioni di una flessione “naturale” dell’interesse verso l’elettrificazione del trasporto privato.
I dati sulle immatricolazioni auto elettriche in Italia a giugno 2024
A giugno 2024, le nuove immatricolazioni di auto elettriche sono state 13.285, più del doppio rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. La quota di mercato degli EV sale così all’8,3%. Un dato più che doppio rispetto alla norma, per il Belpaese. Ma in ogni caso ancora ben distante da quello, consolidato, negli altri principali mercati auto europei che viaggiano speditamente e da tempo in doppia cifra.
“Questi primi dati mostrano come molti italiani siano pronti per il passaggio all’elettrico e che lo stallo sulle immatricolazioni dei mesi scorsi era legato all’attesa degli incentivi”, osserva il presidente di Motus-E, Fabio Pressi.
Come recuperare terreno rispetto al resto d’Europa?
Se si usa il grandangolo, però, il panorama della mobilità elettrica in Italia ritorna ad assumere coloriture meno rosee. Basta osservare i dati del primo semestre 2024. Anche contando il boom di giugno, gli EV di nuova immatricolazione sono meno di 35mila, anche se c’è un aumento del 6,2% rispetto allo stesso periodo del 2023. E la quota di mercato resta impalata sotto il 4 per cento (3,9%), identica all’anno scorso. Al 30 giugno il parco circolante elettrico italiano si attesta a 251.023 auto.
“L’effetto degli ordini realizzati con il nuovo Ecobonus si dispiegherà a pieno con le consegne dei prossimi mesi, ma per l’intero anno ormai non possiamo aspettarci risultati troppo dissimili dal 2023 in termini di immatricolazioni full electric”, continua Pressi.
Ma l’effetto dell’Ecobonus sul mercato EV in Italia indica chiaramente, secondo Motus-E, che il paese ha gli strumenti per recuperare terreno rispetto agli altri competitor europei. L’adozione dell’elettrico su larga scala potrebbe essere favorita, già a breve, dalla “imminente introduzione di molti nuovi modelli entry level”. Ma non basterà. Serve, in parallelo, una “efficace pianificazione degli strumenti” di incentivazione, puntando anche sulle flotte aziendali.