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Auto: il 1 luglio 2024 partono gli incentivi per retrofit GPL e metano

Il Mimit punta 10 milioni sul retrofit delle auto termiche. Accede agli incentivi per impianti GPL e metano chi ha minimo un’Euro 4

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Foto di Austin Scherbarth su Unsplash

Come prenotare i nuovi incentivi per il retrofit GPL e metano della auto

Il decreto è del 20 maggio, ma è dal 1 luglio 2024 che partirà la corsa ai nuovi incentivi per il retrofit a GPL e metano delle auto. Per chi non passerà direttamente ad un’elettrica, dunque, sarà possibile fare un saltino intermedio. Il provvedimento sul riqualificazione delle auto a combustione interna mira a favorire la riduzione delle emissioni, offrendo un’alternativa per chi non può accedere agli incentivi per l’acquisto di auto elettriche o ibride. Acquistare un veicolo nuovo rimane infatti fuori dalla portata di molti in questa fase, ma può giocare un ruolo anche l’affezione per l’auto che già possiede.

Quando partono gli incentivi e come ottenerli

Gli incentivi saranno prenotabili dalle ore 10 di lunedì 1° luglio. Gli installatori, ovvero i professionisti che effettuano riparazioni, devono registrarsi sulla piattaforma Ecobonus per poter prenotare gli incentivi dal 1° luglio. La registrazione è già aperta. Come per altri contributi, infatti, i clienti potranno prenotarli direttamente chiamando in officina. Quali mezzi possono beneficiarne? Il decreto prevede di concederli unicamente ai veicoli di categoria M1 con classe ambientale non inferiore a Euro 4

Contributi da 400 a 800 euro per il retrofit dell’auto

I contributi ammontano a 400 euro per il retrofit GPL e 800 euro per quello a metano. La procedura è gestita da Invitalia e riguarda impianti realizzati dopo l’entrata in vigore del DPCM del 20 maggio 2024, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio 2024. Il bonus verrà applicato come sconto sul prezzo dell’installazione. Dopo, l’installatore riceverà il rimborso dall’impresa costruttrice o importatrice dell’impianto, la quale a sua volta recupererà l’importo sotto forma di credito d’imposta. Una partita di giro che, facendo una media molto grossolana, potrebbe coinvolgere circa 15 mila automobili. Il plafond messo a disposizione dal governo, infatti, è appena 10 milioni di euro. Per fare un paragone, l’ammontare stanziato per l’acquisto di auto elettriche è 230 milioni di euro.

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