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Le emissioni di protossido di azoto sono sempre più preoccupanti

L’agricoltura industriale e l’allevamento intensivo producono emissioni di protossido di azoto ormai fuori controllo. Che vanno tagliate

emissioni di protossido di azoto
Foto di James Baltz su Unsplash

Non esistono sistemi di cattura delle emissioni di protossido di azoto dall’atmosfera, bisogna ridurre l’uso

Le emissioni di protossido di azoto stanno superando le aspettative e mettendo in pericolo gli obiettivi legati al cambiamento climatico. Lo afferma uno studio del Boston College basato su milioni di misurazioni atmosferiche provenienti da tutto il mondo. Il dossier ha rivelato un forte aumento dei livelli di protossido di azoto correlati all’uomo. I risultati hanno sollevato le preoccupazioni dei ricercatori sul fatto che si stia facendo troppo poco per contenere il gas serra, che per grande maggioranza è prodotto dall’agricoltura industriale. Le emissioni agricole del gas sono aumentate del 67% negli ultimi quattro decenni, frutto dell’uso massivo di fertilizzanti azotati e reflui di animali cresciuti negli allevamenti industriali.

Il settore rappresenta i tre quarti della produzione totale di origine antropica nel delta 2010-2020. In misura minore, emettono protossido di azoto i combustibili fossili, i rifiuti, le acque reflue e la combustione di biomassa.

Il protossido di azoto, noto anche come gas esilarante, è uno dei tre principali gas serra, insieme al biossido di carbonio e al metano, che contribuiscono al cambiamento climatico causato dall’uomo. Inoltre, inquina il suolo, l’acqua e l’aria e riduce lo strato di ozono.

Descritto con la formula N2O, il gas ha un potenziale di riscaldamento globale 300 volte superiore alla CO2 e può persistere per più di un secolo. Le emissioni di questo gas sono aumentate del 40% nei quattro decenni fino al 2020. Di conseguenza, i livelli di N2O nell’atmosfera sono saliti a 336 parti per miliardo nel 2022, un aumento del 25% rispetto ai livelli preindustriali.

L’aumento è stato di gran lunga maggiore rispetto alle precedenti previsioni dell’IPCC, secondo le stime di Boston. Se si vuole limitare il riscaldamento globale a 2 gradi, come promesso con l’Accordo di Parigi, le emissioni di protossido di azoto devono diminuire. Non esistono tecnologie in grado di rimuovere il protossido di azoto dall’atmosfera. Il panel di esperti ONU sul clima ha stimato che il protossido di azoto rappresenta il 6,4% delle emissioni totali di gas serra. Per mantenere il riscaldamento globale al di sotto dei 2°C, le emissioni di origine antropica devono diminuire di circa il 20% entro il 2050, secondo il nuovo studio.

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