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Riqualificazione edilizia industrializzata, il progetto INFINITE ne testa le potenzialità

Il progetto UE Infinite prova ad applicare il concetto di Renovation 4.0, ovvero una riqualificazione edilizia industrializzata composta da molteplici kit prefabbricati da applicare all’edificio in base all’obiettivo che si vorrà raggiungere, dai BIPV al verde pensile fino alle smart windows

Riqualificazione edilizia industrializzata
credits: AdobeStock Di vegefox.com

Tre i progetti pilota che stanno ospitando le implementazioni di Infinite, in Italia, Francia e Slovenia

Il 75% degli immobili europei è inefficiente, ma cosa ancora più grave, i tentativi dell’UE di migliorare questo patrimonio dalle scarse performance, sono completamente fuori strada. Eppure l’obiettivo è la decarbonizzazione entro il 2050. Nel tentativo di trovare strategie di efficientamento più rapide e meno costose, sono molti i progetti avviati nell’ambito del programma Horizon 2020. E’ il caso del progetto INFINITE che sta testando le potenzialità della riqualificazione edilizia industrializzata e prefabbricata, confrontandola con più tradizionali retrofit dell’involucro edilizio. 

Perchè un deep retrofit industrializzato

Un deep retrofit o riqualificazione edilizia profonda comporta un intervento su un edificio che ne aumenti le performance migliorando la qualità della vita di chi vi abita. 

Il progetto INFINITE (INdustrialised durable building envelope retroFitting by all-IN-one Interconnected TEchnology solutions) si affida all’approccio Renovation 4.0, ovvero unire digitalizzazione e industrializzazione per offrire soluzioni sostenibili su misura. Finanziato con un investimento da 10 milioni di euro il progetto si concluderà nel 2025 mostrando, attraverso tre progetti modelli, le potenzialità di una riqualificazione edilizia industrializzata. 

Secondo il team di ricercatori coinvolti in INFINITE, provenienti da 19 aziende partner di 8 differenti Paesi UE, un intervento di deep retrofit industrializzato ha il potenziale per  ridurre del 50% i costi di riqualificazione rispetto ad altre soluzioni più tradizionali, abbatte i tempi del 54% ed assicura una durata dell’intervento superiore ai 50 anni dopo la ristrutturazione

I tre edifici test sui quali verranno sperimentate le soluzioni sviluppate da INFINITE si trovano in Italia, Francia e Slovenia. 

5 kit per riqualificazioni edilizie industrializzate all-in-one

L’obiettivo del progetto Infinite è proprio quello di aumentare la presenta sul mercato di kit di riqualificazione per l’involucro edilizio. 

I kit predisposti dai ricercatori dell’Eurac research, partner di progetto, sono 5:

  1. soluzioni di involucro passivo ecocompatibile e green. Il kit unisce il verde pensile al fotovoltaico, ad un sistema per il trattamento delle acque grigie e meteoriche con  sistema bioelettrochimico (BES), per ridurre i carichi idrici per l’irrigazione.
  2. sistema di distribuzione dell’energia e dell’aria fresca. Questo kit è progettato per fornire aria fresca, riscaldamento e raffrescamento con unità di ventilazione collegate tra loro con moduli inseriti nella facciata per minimizzare l’impatto della riqualificazione. L’energia arriva da una pompa di calore.
  3. finestre intelligenti (vetri intelligenti). Vetrate intelligenti e adattive facili da installare integrate in un telaio intelligente, preinstallato all’interno del modulo della facciata in legno. A seconda del budget e delle variabilità tecniche ed estetiche, è possibile scegliere tra diverse tipologie di smart windows.
  4. sistema fotovoltaico integrato nell’edificio (BIPV). Un sistema plug & play personalizzabile per massimizzare la produzione energetica in loco. I pannelli fotovoltaici utilizzabili sono disponibili in una vasta gamma di texture e colori. 
  5. sistema di generazione solare-termica (BIST). Il sistema INFINITE Building Integrated Solar Thermal (BIST) è costituito da moduli di involucro industrializzati che contengono un collettore solare termico in grado di generare energia dalla radiazione solare. Collegato ad una pompa di calore il sistema fornisce acqua calda sanitaria e riscaldamento. 

Tutti i kit sono composti da telai modulari in legno che possono essere facilmente installati sulle superfici esterne dell’edificio per raggiungere un elevato grado di efficienza e comfort. Ogni modulo può integrare uno o più componenti tecnologici per offrire soluzioni su misura.

La progettazione del kit è semplificata da una piattaforma BIM, sviluppata dal partner italiano One Team, che velocizza i processi garantendo la massima collaborazione tra le parti, mantenendo elevati i livelli di prestazioni energetiche ed ambientali.

Tre casi studio

I tre casi studio nei quali verranno testati i kit del progetto Infinite sono: 

  • due edifici gemelli in Italia costruiti verso il 1978. Uno dei due edifici ospiterà una Riqualificazione edilizia industrializzata con i kit di Infinite, mentre il progetto gemello verrà riqualificato in chiave più “convenzionale”. A eurac research il compito di determinare il valore aggiunto del deep retrofit industrializzato. I kit utilizzati includeranno le finestre intelligenti, il sistema BIPV, il kit per la distribuzione di energia e aria fresca, il kit di generazione solare termica.
  • un edificio costruito nel 1950 in Francia e composto da due residenze annesse gemelle. La sfida sarà quella di trasformare un edificio tradizionale in una residenza moderna ad alte prestazioni, ma senza compromettere l’integrità architettonica. Il kit utilizzato sarà il sistema fotovoltaico integrato nell’edificio (BIPV).
  • un edificio multiuso di medie dimensioni costruito tra il 1970 e il 1980 in Slovenia, composto da 40 unità abitative. La sfida implica la riqualificazione edilizia industrializzata di appartamenti di piccole dimensioni e quindi con l’esigenza di applicare il maggior numero di soluzioni di efficientamento in facciata. I kit utilizzati includeranno le finestre intelligenti, il sistema BIPV, il kit per la distribuzione di energia e aria fresca, la soluzioni di involucro passivo ecocompatibile e green.
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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.