Norme, tecnologie ed incentivi sono tra gli aspetti più importanti su cui il Belpaese deve puntare
(Rinnovabili.it) – L’Italia ha il dovere di introdurre delle misure di incoraggiamento che facilitino il passaggio culturale dei cittadini all’uso delle nuove e-cars rispetto alle vecchie auto a “fonte fossile” – è quello che hanno sostenuto Anfia (Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica), Anie, Cei e Cei-Cives durante il convegno “Veicoli elettrici: normativa e progetti industriali” tenutosi oggi a Milano.
Tra i vari interventi che il Belpaese dovrebbe mettere in atto per agevolare l e-mobility nazionale – attraverso cui si arriverebbe ad una riduzione significativa delle emissioni di CO2 compresa, secondo stime Ue, fra il 10 e il 20% rispetto a quelle attuali – sono stati in particolare evidenziati: il contesto normativo italiano ed europeo (al fine di tracciare un quadro regolatorio per tutti gli attori della filiera e dare così impulso allo sviluppo del mercato), l’aspetto tecnologico (ad esempio attraverso un’integrazione dei veicoli elettrici contestualmente all’implementazione di una rete di nuove smart grids) ed infine, il meccanismo delle incentivazioni (come l’utilizzo dell’accisa allineata a quella dell’utenza domestica per almeno 10 anni).