Poche ore dopo l’apertura, sulla piattaforma di Invitalia per richiedere gli incentivi auto il segmento 0-20 gCO2/km resta con poche migliaia di euro. Le associazioni di categoria parlano di grande successo, ma UNRAE accusa: il governo non ha messo a disposizione 40 milioni di euro per gli EV previsti dal Dpcm
Il 3 giugno si è trasformato in una sorta di clic day per i nuovi incentivi auto elettriche
Sono finiti in appena 8 ore i nuovi incentivi auto elettriche. Poco dopo l’apertura, il 3 giugno, la piattaforma per richiedere i contributi all’acquisto di EV ha esaurito i fondi destinati alla fascia 0-20 gCO2/km per il segmento M1, cioè auto private ad alimentazione elettrica e pochi modelli plug-in. A 24 ore dall’avvio, il sito segnala 3.422 euro rimanenti.
Nuovi incentivi auto elettriche, mancano all’appello 40 milioni
C’è stata una corsa tale da prosciugare i 240 milioni di euro che il governo aveva stanziato per questa tranche di incentivi? No, è il governo che ha messo a disposizione molte meno risorse di quelle previste, punta il dito l’Unione Nazionale Rappresentanti Autoveicoli Esteri (UNRAE). “Scopriamo con sorpresa il giorno dell’apertura della piattaforma che non sono stati resi disponibili tutti i fondi previsti per le autovetture: mancano ben 178,3 milioni”, avverte Michele Crisci, presidente UNRAE.
La somma mancante è distribuita tra le diverse categorie. La fascia dei nuovi incentivi auto elettriche è partita con una dotazione di 201 milioni di euro, 40 in meno di quella indicata nel Dpcm pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 25 maggio. “Per farlo sarà adesso necessaria l’emanazione di un Dpcm apposito, che auspichiamo avvenga nel più breve tempo possibile, per evitare l’ennesimo periodo di incertezza che si prospetta per il mercato”, commenta Crisci.
Al di là di questo intoppo, la prima giornata di incentivi dimostra il livello di attesa da parte degli italiani. Ed è stata giudicata positivamente dalle associazioni di categoria. L’esaurimento in tempi record dei nuovi incentivi auto elettriche dimostra sia “il crescente interesse anche in Italia per questa tecnologia” sia “l’importanza di costruire politiche incentivanti con un respiro più programmatico e orientato al medio periodo, tale da consentire a cittadini e imprese di pianificare le proprie scelte in un contesto ben definito, scongiurando che l’ottenimento del bonus si trasformi in una sorta di click-day dopo che per mesi il mercato si è mosso con grande fatica”, commenta Motus-E. Mentre il Centro Studi Promotor sottolinea che a differenza di “quanto era avvenuto in passato”, questa nuova tranche di incentivi “vedono per la prima volta un grande interesse del pubblico”.