Atteso per oggi l'emendamento del Governo al DL 39/2024 contenente anche le indicazioni per spalmare i crediti superbonus su 10 anni
L’obbligo riguarderà solo i crediti del 2024
L’obbligo di spalmare i crediti del Superbonus in 10 anni di detrazioni anzichè in 4 varrà solo per il 2024. Non si sarà retroattività per i crediti degli anni passati. Un passaggio non scontato quello sottolineato dal Sottosegretario al MEF, Federico Freni, ai margini dei lavori in Commissione Finanze al Senato sul ddl 39/2024. La dichiarazione è arrivata a poche ore di distanza dall’annuncio del Ministro Giorgetti che preannunciava l’arrivo dell’emendamento del Governo (atteso per oggi) contenente tra le altre proposte, proprio l’obbligo di recuperare i crediti del Superbonus in un arco di tempo più lungo.
L’allarme lanciato da Abi, Ance e Confindustria
La potenziale retroattività dell’intervento aveva messo in allarme costruttori e banche, preoccupati dell’impatto che la misura avrebbe potuto avere su famiglie ed imprese, alle quali si è unito anche il Vicepresidente di Confindustria, Maurizio Marchesini: “Comprendiamo bene le difficoltà del Governo per impedire che la coda dei crediti da Superbonus metta a rischio il deficit programmatico di questo 2024, indicato dal DEF approvato dal Parlamento. Tuttavia, in nome della certezza del diritto non ne condividiamo l’eventuale retroattività”.
A mettere pace ha dunque pensato Freni specificando che “una spesa di gennaio sarà considerata retroattiva, ma una spesa di dicembre 2023 non è eleggibile alla rateizzazione obbligatoria in dieci anni”.
Lo spalma crediti Superbonus in 10 anni agirà sul bilancio a breve termine delle finanze pubbliche, ma creerà certamente un deprezzamento nel valore del credito per coloro che andranno a monetizzarlo nei successivi 10 anni. Valore che potrebbe diminuire anche del 15%.
Atteso per oggi l’emendamento del Governo al DL 39/2024
Cresce quindi l’attesa per l’emendamento che il Governo dovrebbe presentare oggi sul DL 39/2024. Oltre all’obbligo di spalmare i crediti “ a rischio usura” su 10 anni, l’esecutivo potrebbe intervenire anche con un fondo ad hoc per facilitare le riqualificazioni del Terzo settore. Più complicata sarà la questione dell’allargare il perimetro delle zone colpite da sisma e alluvioni a quelle attualmente escluse dalla misura: la proposta “dovrà essere adeguatamente valutata sotto il profilo finanziario“.
Infine potrebbe venire accolta la proposta del leghista Garavaglia, di concedere ai Comuni che partecipano all’attività di vigilanza sui cantieri Superbonus, un incentivo pari al 50% degli incassi.