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Bioedilizia, completata in UK la prima casa costruita con le “pannocchie”

La CobBauge House a Norfolk è la prima bioedilizia con involucro a strati che combina terra, pannocchie e canapa, ad aver ricevuto l’ok dai regolamenti edilizi

credits: Hudson architects – credits photo: Joakim Borén

La struttura è parte di un progetto europeo anglo-francese che ha l’obiettivo di migliorare le possibilità offerte da questa tecnica costruttiva

Si chiama CobBauge House ed è la prima casa del Regno Unito ad essere costruita utilizzando una soluzione pionieristica per l’involucro fatta di terra e pannocchie. Studiata per una residenza privata, questo esempio unico di bioedilizia mostra una soluzione costruttiva a basse emissioni e basso consumo certamente diversa da ciò a cui siamo abituati.

Completata a Fakenham, Norfolk, secondo un progetto dello studio Hudson Architects, la CobBauge House è il primo immobile costruito con questo materiali ad essere conforme ai regolamenti edilizi

Perchè una bioedilizia fatta di pannocchie

Bioedilizia
credits: progetto CobBauge

L’utilizzo delle pannocchie per l’edilizia non è una novità per il Regno Unito: per centinaia di anni questa soluzione era la più diffusa del Paese, fino all’avvento di materiali più moderni. Oggi però il comparto edile ha raggiunto soglie troppo elevate di emissioni e di consumi energetici, ecco perché il progetto europeo anglo-francese CobBauge ha deciso di rispolverare questa tecnica costruttiva, scoprendo potenzialità termiche davvero invidiabili.

Oltre a non richiedere cottura, la miscela può essere realizzata in loco utilizzando normali casseforme e senza una manodopera specializzata.

Le caratteristiche della CobBauge House

credits: progetto CobBauge

Le pareti della casa ad un piano con tre ambienti, utilizzano un materiale composto da uno strato di pannocchia strutturale, una miscela di terra e paglia, ed uno strato isolante esterno in legno con una percentuale di canapa. La struttura è stata sollevata dal terreno grazie ad un basamento in mattoni riciclati, che protegge l’involucro dall’umidità. Il tetto ad una falda è in sedum con una generosa sporgenza che aiuta a proteggere le pareti dalla pioggia e dall’eccessivo guadagno solare. Ampie finestre con tripli vetri assicurano l’illuminazione naturale senza dispersioni termiche, mentre l’impianto elettrico e l’acs sfruttano le potenzialità di una pompa di calore ad aria. 

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Per mostrare le caratteristiche interne delle insolite pareti, una parte dell’involucro interno non è stata intonacata, lasciando a vista il materiale costruttivo.

La prima bioedilizia in pannocchia conforme alla normativa

Il progetto europeo CobBauge ha permesso di individuare un pacchetto murario in pannocchia che fosse in grado di soddisfare i regolamenti edilizi. Fino ad oggi infatti, la norma imponeva uno spessore minimo di 1 metro per pareti in pannocchia, ma se da una parte aumentare le dimensioni assicura migliori prestazioni termiche, dall’altra indebolisce la struttura. Con il sistema costruttivo sviluppato per la casa di Fakenham è stato raggiungo un compromesso perfetto. È stato inoltre dimostrato che questa combinazione supera i requisiti delle normative strutturali per un edificio residenziale a due piani. 

I problemi da risolvere 

La costruzione della bioedilizia in pannocchia è stata rallentata dalle intemperie, che hanno allungato i tempi di asciugatura indispensabili al materiale. I ricercatori stanno perciò studiando una soluzione prefabbricata che permetta di velocizzare la costruzione in loco. 

Il progetto CobBauge mette a disposizione dei progettisti una vera e propria guida alla costruzione.

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