Secondo i dati raccolti da uno dei principali operatori immobiliari nazionali, la maggior parte delle compravendite nazionali riguardano immobili nelle classi meno performanti
E’ Verona la città con la percentuale maggiore di acquisti in classe A e B, Milano al secondo posto
Mentre calano le compravendite delle nuove costruzioni, sono gli immobili nelle classi energetiche meno performanti a condurre le trattative di mercato per chi decide di comprare casa. Secondo uno report condotto dall’Ufficio Studi del Gruppo Tecnocasa, il 72,2% delle compravendite effettuate nel 2023 dall’agenzia immobiliare, hanno riguardato abitazioni in classi energetiche F e G.
In pochi scelgono di comprare casa in classe A
Le classi energetiche intermedie, ovvero la C,D,E, si prendono il 20,8% del mercato delle compravendite, mentre solo il 6,5% degli acquisti riguarda soluzioni in classe energetica elevata, classe A o B. La percentuale di utenti che sceglie di comprare casa in classe A e B è simile a quella registrata nel 2022, mentre nel 2021 era più alta e sfiorava l’8%.
Sappiamo bene che entro il 2030, la Direttiva Case Green imporrà un primo efficientamento del patrimonio immobiliare europeo per ridurre del 55% i consumi energetici, ma riqualificando almeno il 43% degli edifici più energivori. Nel caso dell’Italia stiamo parlando di circa 5 milioni di edifici. Il trend negativo delle compravendite di edifici in classe energetica elevata è molto probabilmente destinato ad una inversione di tendenza.
Cala anche l’offerta di nuove costruzioni
La contrazione registrata dallo studio del Gruppo immobiliare, sugli acquisti di abitazioni in classe A e B, si lega al calo dell’offerta di soluzioni di nuova costruzione che ovviamente riguarda anche gli immobili più performanti. Gli ultimi dati diffusi dall’Agenzia delle Entrate nel 2023 evidenziano un calo delle compravendite di nuove costruzioni del 19,6% rispetto al 2022.
Il trend nelle grandi città
Lo studio mette poi a confronto le grandi città italiane stilando una classifica sulla base dell’incidenza degli acquisti di abitazione in classi energetiche elevate.
Nel 2023, è Verona ad aggiudicarsi il primo posto sul podio, con la percentuale più alta di compravendite in classe energetica A e B. Sul totale di coloro che scelgono di comprare casa, il 9,6% riguarda le migliori classi energetiche. Al secondo posto si piazza Milano, dove la quota di acquisti in classi energetiche elevate scende al 5,7%. Mentre al terzo posto troviamo Bologna con il 5,3%. Roma e Torino si fermano intorno al 3%, seguite da Firenze e Bari rispettivamente con il 2,7% e il 2,4%. In coda alla classifica troviamo Palermo, Genova e Napoli dove le percentuali di compravendite di abitazioni in classi energetiche elevate sono al di sotto dell’1%.
D’altro canto, chi sceglie di comprare casa nelle città di Napoli, Bari e Palermo, opta prevalentemente per immobili in classi energetiche basse (F e G): Bari e Palermo si attestano intorno al 93%, mentre a Napoli si supera il 96% sul totale delle compravendite concluse. Verona e Torino si piazzano in testa anche per le compravendite in classi energetiche intermedie (C-D-E), rispettivamente oltre il 35% e il 38%. Di conseguenza sono anche le città con le percentuali più basse di acquisto di abitazione in classe energetiche basse (55% e 58%).