Il presidente dell’Unione petrolifera ha espresso i suoi dubbi sul rispetto da parte dell’Italia degli obiettivi europei in campo energetico e ambientale. Per potercela fare non esclude il ricorso al nucleare
Si è tenuto oggi nella capitale il convegno “Competitività e Sistema elettrico: posizioni a confronto istituzioni-operatori” organizzato da Assocarboni, finalizzato a discutere della necessità di un approvvigionamento energetico geopoliticamente più sicuro, in grado di ridurre le bollette elettriche e rendere l’Italia e l’Europa più competitive a livello globale. Al convegno è intervenuto tra gli altri anche il presidente dell’Unione petrolifera, Pasquale De Vita, che ha espresso i suoi dubbi circa le possibilità dell’Italia di rispettare gli obiettivi fissati dall’Ue in campo ambientale, ovvero taglio entro il 2020 del 20% delle emissioni e produzione del 20% di energia da rinnovabili. ‘L’Italia rischia di non farcela’, ha dichiarato De Vita, aggiungendo che ‘quello delle emissioni è un obiettivo impegnativo e credo si debbano mettere a bilancio le multe’. Per il presidente dell’Up, nel settore energetico sono necessarie iniziative globali e un probabile ricorso all’energia nucleare, per ridurre in modo drastico l’utilizzo dei combustibili fossili. (fonte MilanoFinanza.it)