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Secondo la matematica l’espansione urbana è simile a quella di un tumore maligno

Un gruppo congiunto di scienziati ha analizzato con modelli matematici il complesso tema dell'espansione urbana, scoprendo caratteristiche pericolosamente simili all’angiogenesi tumorale

Espansione urbana
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La ricerca crea un’equazione tra la massa della popolazione con la massa tumorale e tra la rete di trasporto e la vascolarizzazione

Da oggi possiamo aggiungere un altro fattore negativo al problema del consumo di suolo messo in atto dalle città nella loro espansione urbana: secondo la scoperta di un gruppo di scienziati, quando gli agglomerati urbani si espandono, seguono uno schema incredibilmente simile all’angiogenesi tumorale. Insomma, la crescita di una città ricorda nella sua forma, le connessioni tra le cellule cancerogene che si espandono prima localmente per poi diffondersi senza tregua attraverso la proliferazione di nuovi vasi sanguigni.

Una scoperta tutt’altro che incoraggiante quella della University College di Londra, dell’Università di Sydney e dell’École Polytechnique Fédérale de Lausanne (EPFL), pubblicata sul Journal of the Royal Society Interface.

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Il modello matematico che paragona angiogenesi tumorale ed urbanizzazione

Densità della popolazione simulata e osservata a Londra – credits Isabella Capel-Timms, David Levinson, Bahman Lahoorpoor, Sara Bonetti and Gabriele Manoli “The angiogenic growth of cities” J. R. Soc. Interface https://doi.org/10.1098/rsif.2023.0657

Nella ricerca intitolata “The angiogenic growth of cities”, il team è partito dall’analisi matematica dell’espansione urbana della città di Londra, provando ad indagare il perché lo sviluppo avviene in quel determinato modo. Nel caso di Londra, la città è nata come piccolo agglomerato di appena un miglio quadrato, dimensione ideale per consentire ai cittadini di spostarsi con i mezzi di trasporto disponibili all’epoca (cavallo e pedonale). Ma con l’avvento del trasporto ferroviario, gli abitanti iniziarono a spostarsi verso i margini dell’agglomerato, sperando in un minore sovraffollamento. L’urbanizzazione è poi proseguita, diventando più complessa a causa dell’avvento dei mezzi di trasporto su gomma. 

Ma nonostante gli sforzi rivolti alla pianificazione da parte delle amministrazioni locali, secondo la ricerca l’espansione urbana sfugge al controllo seguendo uno schema a crescita “regolare”, ma “non regolamentata”

Queste teorie si ispirano alla fisica statistica dei sistemi complessi, rivelando come “l’eterogeneità a piccola scala delle caratteristiche urbane può essere surrogata da un piccolo numero di regole che governano il comportamento macroscopico del sistema”. 

Il tumore del sistema Terra

Secondo i ricercatori dunque il processo di urbanizzazione è influenzato da due variabili principali: la “massa” della popolazione e la tipologia del sistema di trasporto. In maniera molto analoga, le cellule tumorali partono da uno sviluppo in situ, localizzato, per poi espandersi al resto del corpo a seguito della vascolarizzazione. 

Ovviamente questo parallelismo porta a domandarsi quale sia il reale legame tra l’essere umano ed il sistema Terra, interpretato dall’algoritmo matematico usato dai ricercatori, come un rapporto cancerogeno. Allo stesso tempo, secondo il team potremmo applicare le strategie mediche di controllo della vascolarizzazione e le interazioni cellula-cellula per mitigare l’espansione urbana rendendola un po’ meno “maligna”.

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