Sacchi propone impianti che combinano elettrico e termico. È un punto di riferimento per gli operatori del settore e per le aziende che si occupano di installazione elettrica, building automation, automazione industriale, illuminazione e sicurezza. Ma soprattutto aiuta a comprendere i nuovi scenari dell’energia
di Isabella Ceccarini
Con la combinazione di elettrico e termico, l’energia sta vivendo una fase di grande trasformazione. La transizione energetica è una strada da cui non si può e non si deve tornare indietro, anche se passeranno alcuni anni prima che sia compiuta, come spiega Massimiliano Campori, Business Development Manager di Sacchi.
Sacchi ha soluzioni interessanti e innovative per le abitazioni e per i condomini. Quali sono?
Il 2022 e il 2023 sono stati anni molto interessanti per tutti, ma hanno anche segnato un cambio di passo nel mercato. Le persone, infatti, si sono accorte che valorizzare il proprio edificio non è poi così complicato, che sia uni o multifamiliare. Nello specifico, benché il Superbonus non sia più usufruibile, sono ancora in auge delle detrazioni pari al 70%. Se uniamo questa possibilità a un adeguamento dei prezzi di mercato, non più “gonfiati” dalla bolla speculativa dell’ultimo biennio, si arriva a un punto di equilibrio dell’investimento da parte del privato che è ancora vincente: ricordiamoci che questo tipo di incentivo ormai è dedicato soltanto agli edifici plurifamiliari e quindi l’investimento del singolo è relativamente contenuto.
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Qual è la proposta di Sacchi?
La nostra è una proposta all’insegna della semplificazione. Il fatto che ci siano ancora possibilità di usufruire del bonus non elimina le difficoltà “tecniche” per accedervi. Il nostro obiettivo è semplificare la vita al general contractor che ha iniziato il percorso e trova interessante questo mercato che comprende elettrico e termico. Lo stesso discorso vale per un impiantista che si occupa anche della parte termomeccanica. Chi deve lavorare sulle pompe di calore ed è necessariamente costretto a lavorare con l’acqua, può rivolgersi a Sacchi per trovare prodotti, servizi e competenze: in pratica possiamo aiutare un impiantista a fare una proposta interessante ai suoi clienti.
Nella pratica, cosa significa?
Significa avere la possibilità di sfruttare tutte le parti del proprio edificio, a cominciare dal tetto, dove abbiamo la possibilità di inserire non più solo il fotovoltaico, ma anche il solare termico che permette di scaldare l’acqua con energia rinnovabile. In sostanza, alla fonte rinnovabile elettrica viene affiancata la rinnovabile termica, dove la pompa di calore rappresenta il 90% della generazione del comfort all’interno delle abitazioni, soprattutto nelle zone climatiche in cui le temperature sono meno rigide e la temperatura di progetto lo consente. Occorre sempre affrontare la transizione per quello che è realmente, cioè un passaggio. Quindi immaginare che ci sia uno switch istantaneo dal gas naturale – o comunque dal combustibile fossile all’elettrico – non è realtà e comunque non è realizzabile in un ridotto intervallo di tempo.
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Unendo elettrico e termico quale scenario si va delineando per l’energia?
Il gas ci sarà ancora per qualche anno: secondo noi, per un periodo più lungo di quello previsto dalla direttiva europea. Probabilmente si trasformerà. Le centrali termiche sono in fase di sviluppo. Sono o saranno realizzate con prodotti che non hanno più soltanto il combustibile fossile come fluido termovettore, ma miscele di combustibile fossile e idrogeno che, quest’ultimo, rappresenta la terza gamba della transizione energetica. Chi è in grado di comprendere, spiegare e portare sul mercato questo tipo di megatrend ha già settato una posizione, e Sacchi vuole ritagliarsi il suo spazio.