Gli industriali del settore illuminotecnico hanno deciso di eliminare entro otto anni le lampade al tungsteno. Riduzione delle emissioni di Co2 e risparmio economico gli effetti annunciati
Thomas Edison non sarebbe certamente entusiasta della scelta annunciata dai fabbricanti europei di lampadine ad incandescenza: ridurne gradatamente la presenza nel mercato fino ad eliminarle completamente entro otto anni. Le lampadine tradizionali, basate su filamenti di tungsteno, sono ormai considerate inadeguate per l’obiettivo di ridurre il consumo di energia e saranno sostituite dalle nuove lampade a risparmio energetico che permettono di risparmiare fino al 75% nel consumo di elettricità. “Questa decisione costituisce un contributo molto positivo dell’industria al raggiungimento dell’obiettivo fissato in marzo dai 27 paesi dell’UE di assicurare l’illuminazione senza sprecare energia”, ha commentato, felicitandosi per la decisione, il commissario UE all’Energia Andris Piebalgs. Gli industriali del settore hanno riferito che questa decisione consentirà di ridurre del 60% le emissioni di Co2 derivate dall’uso delle lampadine e di economizzare circa sette miliardi di euro all’anno. (fonte Ansa)