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Stradella: non sono un tifoso dei cambiamenti climatici

Il parlamentare forzista, membro della Commissione Ambiente della Camera ed ex responsabile dell’Ambiente per il suo partito, ritiene che sulla questione ambientale si faccia del catastrofismo ideologico e che l’attuale situazione climatica vada “governata” come ogni altra manifestazione della natura

*Mauro Spagnolo* – *Onorevole Stradella, stiamo attraversando un’emergenza clima mai registrata nella storia del nostro pianeta. E di questo ne sono ormai convinti, a livello internazionale, anche gli ultimi scienziati che fino a ieri raccomandavano prudenza sul prendere posizioni radicali. Anche lei la vede così nera?*
*Franco Stradella* – Non sono un tifoso dei cambiamenti climatici. Credo che su questo tema si faccia un eccessivo uso del catastrofismo ideologico a scapito della necessità di trovare risposte. I processi climatici, come tutte le manifestazioni naturali, devono essere governati, per quanto possibile, in funzione della presenza dell’uomo sul pianeta.

*MS* – *Lei che è stato responsabile per le questioni ambientali di Forza Italia conosce le priorità che il suo partito si pone sull’emergenza clima e quali sono le vostre posizioni ufficiali?*
*FS* – Non sono più da qualche mese responsabile dell’ambiente per il mio partito. Collaboro, come referente al dipartimento dei beni culturali e paesaggistici con l’amico On. Tortoli che mi ha sostituito. La risposta alla domanda è ricerca delle soluzioni possibili in rigoroso rapporto con il mondo scientifico.

*MS* – *I partiti della sinistra storica vantano una tradizione maggiore, rispetto a quelli di centro destra, per le politiche ambientali. Come vi state organizzando, ammesso che ciò sia vero, per superare questo “svantaggio storico” rispetto ai vostri colleghi di sinistra?*
*FS* – I partiti della sinistra vantano un presunto primato ambientalista determinato dalla militanza di alcune sigle nella loro area. Altro è l’avere una cultura di rispetto ambientale che rivendichiamo, testimoniandola, con il lavoro svolto in questo senso dal Governo Berlusconi.

*MS* – *In questo quadro la Commissione Ambiente della Camera, di cui lei è membro, ha un ruolo e strumenti concreti per risolvere alcuni problemi? Se lei potesse, quali sarebbero le modifiche che apporterebbe alle competenze della Commissione?*
*FS* – La Commissione ha funzioni istituzionali determinate dai regolamenti parlamentari, ha un insostituibile ruolo di controllo sulla formazione legislativa, qualche volta sottovalutata dall’esecutivo, ma comunque importante.

*MS* – *Questa altalenante situazione politica del nostro paese, ricca di colpi di scena e di una cronica mancanza di certezze su precisi obiettivi di governo, può avere delle ripercussioni anche sulla politica di gestione del territorio e del contenimento energetico?*
*FS* – Nessun futuro è immune dalle conseguenze di indecisioni da parte del Governo
e dai contrasti interni alle coalizioni di maggioranza. Lo scontro tra integralisti irrazionali e moderati più o meno accomunati determina situazioni di paralisi che il Paese non può sopportare.

*MS* – *A suo giudizio in Italia i partiti potrebbero avere un ruolo di maggior protagonismo sulle grandi questioni ambientali?*
*FS* – I partiti hanno una importante funzione democratica, cioè di essere interpreti della volontà popolare che rappresentano, e di sintesi fra diverse opinioni. In sostanza, devono trovare soluzioni che favoriscano sviluppo, futuro e migliori condizioni di vita per tutto il pianeta. Non li considero
protagonisti ma strumenti che devono essere usati con intelligenza e perizia.

*MS* – *On. Stradella, se dovesse fare un augurio alla politica ambientale del nostro paese, e di conseguenza ai nostri figli, quale sarebbe?*
*FS* – Credo che l’augurio possa essere desunto dalle risposte precedenti, ma, per essere esplicito, mi auguro un futuro in cui anche sul tema ambientale la ricerca e la scienza prevalgano sull’integralismo ideologico che ha procurato e procura danni alla nostra generazione.

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