L’utilizzo di auto elettriche permette un risparmio di emissioni di anidride carbonica. Purché l’energia elettrica che le alimenta non sia prodotta da centrali a carbone
Una delle maggiori critiche mosse ai sostenitori delle auto elettriche alimentate dalle prese comuni è che l’energia viene prodotta comunque da centrali inquinanti e quindi il bilancio delle emissioni è passivo. Un recente studio dell’istituto di ricerca californiano, Electric Power Research Institute (EPRI), dimostra invece il contrario: dai calcoli fatti, se l’80% delle automobili nel 2050 fosse alimentato a batteria si risparmierebbero 612 milioni di tonnellate l’anno di Co2, mentre una previsione più prudente, con il 20% dei veicoli alimentati ad energia elettrica, parla di almeno 162 milioni di tonnellate in meno. Il modello di calcolo applicato dai ricercatori ha tenuto conto delle emissioni extra delle centrali elettriche per alimentare le auto, ma ha posto una condizione fondamentale: gli impianti utilizzati non devono essere alimentati a carbone, altrimenti il risparmio di Co2 si trasforma in un leggero aumento. Attualmente le auto elettriche più utilizzate sono in realtà le ibride; secondo gli esperti, le auto totalmente elettriche che entreranno sul mercato a partire dal 2010, permetteranno un risparmio del 33% rispetto alle ibride. (fonte Ansa)