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Rassegna stampa dal 27/07/07 al 02/08/07

h4. In Veneto molti i locali con ‘Menù a km 0’

02/08/07 – Padova – Sono sempre più numerosi gli esercizi commerciali veneti, come ristoranti, osterie e gelaterie, caratterizzati da “Menù a km 0”. Con il conferimento del marchio la Coldiretti Veneto premia l’utilizzo di prodotti locali, genuini e tracciabili, al posto di frutta, verdura e formaggi esotici il cui trasporto, attraverso oceani e continenti, determina un pesante impatto ambientale, oltre che una notevole spesa in termini economici. Il Veneto è infatti la seconda regione in Italia per importazione di prodotti agricoli dall’estero. Sono 15 i locali già “certificati” e altri 5 sono in attesa di fregiarsi del titolo. (fonte Padovanews.it)

h4. Cina: global warming causa siccità ed alluvioni

01/08/07 – Pechino – Il capo del dipartimento meteorologico cinese, Song Liangchun, parlando oggi ad una conferenza stampa a Pechino, ha indicato il riscaldamento globale quale principale causa degli eventi meteorologici estremi che si stanno verificando in Cina dall’inizio dell’estate, come gli alluvioni in una vasta zona del paese e la forte siccità in altre regioni. Secondo Song, ‘una delle ragioni di questi fenomeni estremi è una circolazione atmosferica anormale, che a sua volta è una conseguenza del riscaldamento globale’. ‘Questo tipo di fenomeni diventeranno più frequenti e più accentuati. Già lo si vede nei fatti e io penso che l’impatto sul nostro paese sarà piuttosto forte’, ha dichiarato lo scienziato. (fonte Ansa)

h4. Boom di investimenti nelle eco-energie

01/08/07 – Roma – “Dopo le nuove norme europee, sempre più aziende puntano sulle fonti rinnovabili – osserva il quotidiano romano La Repubblica – 2.500 imprese e mille centri di ricerca in pista, 1.067 progetti sulla rampa di lancio, oltre 300 milioni di euro stanziati. Sono questi i numeri che consentiranno all’Italia di rientrare nella grande partita europea dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili: non piu’ solo un mercato per il consumo ma anche un trampolino per la produzione avanzata, la ricerca tecnologica, l’innovazione. Nel 2006 – sottolinea il quotidiano di Ezio Mauro – le istallazioni dei collettori solari termici (quelli che assicurano l’acqua calda) sono aumentati del 46 per cento e nel 2007 andrà meglio grazie alla detrazione fiscale del 55 per cento prevista in Finanziaria”. (fonte AGI)

h4. Il futuro dei biocarburanti

01/08/07 – Bruxelles – Secondo uno studio della Commissione europea su biocarburanti, prezzi e attività agricole connesse da oggi al 2020, si evince molto chiaramente che il sistema è strettamente legato allo sviluppo dei carburanti verdi di seconda generazione. La prima possibilità, considerando un tasso di incorporazione del 10% sui biocarburanti, vedrebbe l’aumento dei prezzi dei prodotti agricoli e l’aumento delle importazioni di oltre il 50%. Nel secondo caso, in cui il tasso di incorporazione (sempre imposto dalla Ue) salisse al 20%, si avrebbe una crescita di importazione di semi oleosi e olio vegetale attorno al 30%. Ultimo, e anche più auspicabile scenario, è quello in cui le importazioni scendono al 10% perché tutte le materie utilizzate per i carburanti verdi sono in grado di colmare il 30% della domanda, il che potrebbe avvenire nel momento in cui si coltiveranno 2 milioni di ettari in più esclusivamente per questa produzione. (fonte Ansa)

h4. Presa di posizione di Eurelectric sul SET Plan

01/08/07 – Bruxelles – In un documento politico, Eurelectric, che rappresenta il settore industriale europeo dell’elettricità, ha espresso la posizione sul prossimo Piano Strategico per la Tecnologia Energetica (SET Plan), attualmente allo studio della Commissione europea. Secondo Eurelectric è necessario sostenere con appropriati strumenti politici tutti i tipi di energia, compresa quella da fonti rinnovabili e le tecnologie a bassa emissione di carbonio. Sarebbe quindi opportuno prevedere un SET Plan su misura, che risponda ai bisogni delle diverse tecnologie, secondo il loro diverso stato di sviluppo. Il primo passo è il potenziamento dell’efficienza delle tecnologie di generazione, per aumentare la competitività, ridurre il consumo primario di energia e limitare l’impatto ambientale. Per Eurelectric, le rinnovabili dovrebbero far parte del piano strategico della Commissione. (fonte Ansa)

h4. Pecoraro a Prodi: troppo forti le pressioni delle lobby sull’ambiente

01/08/07 – Roma – Il ministro dell’Ambiente, Pecoraro Scanio, ha inviato al Presidente del Consiglio, Romano Prodi, una lettera nella quale si richiede una “svolta” sulla politica ambientale, incentrata sulla lotta all’inquinamento, energia, biodiversità, legge 152 e acqua bene comune. ‘Serve una vera svolta a partire dalla prossima finanziaria perché troppo poco si è fatto contro l’inquinamento. Le nostre città sono soffocate dallo smog e l’emergenza inquinamento ha costi economici e sociali altissimi, ma non si realizzano infrastrutture utili ed il trasporto pubblico viene spesso sacrificato’, scrive Pecoraro. Per quanto riguarda l’energia, secondo il ministro ‘è indispensabile guardare al futuro nel rispetto di Kyoto e realizzare quella programmazione energetica nazionale prevista dal programma dell’Unione’, dove però per Pecoraro ci sono enormi contraddizioni: ‘c’è chi parla di tutela dell’ambiente e, contemporaneamente, propone di moltiplicare il ricorso al carbone’. (fonte Ansa)

h4. Sei paesi Ue presentano ricorso per i tagli alle quote di CO2

01/08/07 – Bruxelles – Estonia, Slovacchia, Polonia, Repubblica Ceca, Ungheria e, ultima in ordine di tempo, Lettonia. Sono questi i sei paesi della Ue, tutti tra i nuovi entrati nell’Unione nel 2004, che hanno annunciato di voler presentare un ricorso davanti alla Corte europea di giustizia contro la decisione della Commissione di ridurre le loro quote di emissione di anidride carbonica da assegnare alle imprese per il periodo 2008-2012. La Lettonia aveva chiesto che venisse autorizzato dalla Commissione Europea un plafond di 6,25 milioni di tonnellate all’anno di anidride carbonica per il periodo 2008-2012, ma le sono state concesse solo 3,43 milioni tonnellate. (fonte Ansa)

h4. Gruppo Upi: punta sulle rinnovabili

01/08/07 – Ancona – La nuova polizza index linked, “Aviva Vita Presente e Futuro”, sarà disponibile dal 21 giugno 2007 al 19 settembre 2007, presso le filiali del Gruppo UBI Banca di Banca Popolare di Bergamo, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Carime e Banca Popolare di Ancona. La metà del basket di indici è composto da 50 titoli di aziende mondiali tra le più importanti nel trattamento e nella distribuzione di acqua ed il Wilderhill New Energy Global Innovation Index, composto dalle azioni globali più rappresentative del settore delle energie alternative e rinnovabili. (fonte Vita.it)

h4. “Best on Co2”: nuovo sito che classifica le auto meno inquinanti

01/08/07 – Roma – “Best on CO2″ è il nuovo sito web recentemente presentato dal Dipartimento dei Trasporti britannico che permetterà ai cittadini di scoprire quali siano gli autoveicoli più rispettosi per l’ambiente. In questo caso si tratta di un vero e proprio servizio pubblico realizzato in collaborazione con la rivista “What car?” e permette di navigare fra categorie d’auto diverse alla ricerca del mezzo che produce il più basso livello di anidride carbonica. Le varie classifiche sono state realizzate utilizzando i dati forniti dalla Vehicle Certification Agency, l’agenzia responsabile dei test sulle emissioni di anidride carbonica. (fonte Punto-Informatico.it)

h4. Modificato il Codice dell’ambiente

01/08/07 – Roma – Durante il Consiglio dei Ministri del 27 luglio scorso è stato approvato il terzo decreto di modifica delle Parti Prima (recante le disposizioni generali) e Seconda (in materia di Via e Vas) del Codice dell’ambiente (Dlgs 152/2006). L’introduzione nella Parte Prima del Codice dei principi prevede i seguenti punti: produzione del diritto ambientale, sviluppo sostenibile, prevenzione, precauzione, sussidiarietà, accesso alle informazioni ambientali. Lo schema di provvedimento prevede anche per quanto riguarda la Parte Seconda la totale riscrittura delle norme su Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) e Valutazione Ambientale Strategica (VAS). (fonte Edilportale.it)

h4. EDF si rafforza nell’eolico in USA

31/07/07 – Parigi – EDF EN si rafforza nell’energia eolica negli Usa con la firma di un accordo con il partner americano MidAmerican. L’intesa punta a far aumentare la produzione elettrica del parco eolico di Pomeroy nell’Iowa. Il parco, di cui EDF aveva iniziato la costruzione a giugno, porterà così la sua produzione da 123 a quasi 200 MW. EDF EN, filiale detenuta al 50% da EDF, ha anche firmato col gruppo americano un altro accordo per la gestione e manutenzione di 4 parchi eolici. (fonte Ansa)

h4. Da UniCredit 500 milioni di euro per Kyoto

31/07/07 – Roma – UniCredit Banca d’Impresa, nell’ambito del Progetto Kyoto, ha destinato 500 milioni di euro per finanziare le imprese italiane negli investimenti per la riduzione dei gas serra e l’acquisto dei diritti di emissione. In particolare, sarà finanziata, fino al 100% dell’intero investimento, la realizzazione di impianti e caldaie ad alta efficienza energetica, di impianti solari termici o eolici, di studi di fattibilità e interventi di contenimento dei consumi, di interventi di formazione, nonché di acquisto di quote di emissione di gas serra. Gli investimenti potranno essere in forma chirografaria o ipotecaria: nel primo caso l’importo massimo finanziabile sarà di un milione di euro per una durata massima di 5 anni; nel secondo caso sarà di 2,5 per 10 anni. (fonte Ansa)

h4. DS: il futuro è nelle fonti di energia rinnovabile

30/07/07 – Roma – Democratici di sinistra, sinistra ecologica, sinistra giovanile, promuovono lo slogan ”Energie rinnovabili, pensando al futuro”, nella seconda fase della campagna nazionale di informazione sull’efficienza energetica. Si propongono, attraverso l’informazione e l’approfondimento su costi, tipologie dei diversi impianti e incentivi previsti dalla legge, di raggiungere due obiettivi: portare avanti le iniziative del Governo Prodi in questo settore e stimolare l’azione di promozione dell’utilizzo delle fonti rinnovabili. Al nostro paese occorre una programmazione a livello nazionale per il clima e relativo approvvigionamento energetico da fonti non fossili, bisogna sostenere il trasporto su ferro e per mare affinché si possa abbassare la soglia di inquinamento sino ad oggi raggiunta. In particolare,conclude la messaggio, l’ambiente sarà per il nuovo Partito Democratico, un delle priorità. (fonte Ansa)

h4. Il marchio “ecolabel” da oggi anche su saponi e shampoo

30/07/07 – Roma – In seguito alla decisione 2007/506/Ce della Commissione europea verrà applicato il famoso marchio ecologico con la margherita a tutti quei prodotti di uso quotidiano come saponi, shampoo e balsami, migliorando ancor di più gli aspetti ambientali anche in questa categoria. Essendo prodotti legati al consumo idrico, si ottiene in questo modo, una riduzione dell’inquinamento, da una parte limitando il quantitativo degli ingredienti potenzialmente dannosi e dall’altra riducendo la quantità dell’imballaggio diminuendo così la produzione di rifiuti e l’immissione nell’ambiente di sostanze pericolose. Infine, gli standard di qualità applicati, tentano di sensibilizzare maggiormente il consumatore verso quei prodotti che possiedono un cosiddetto carico ambientale inferiore alla media del mercato. (fonte Ansa)

h4. Roma: SMS per la raccolta differenziata

30/07/07 – Roma – Dal 24 luglio una pattuglia di eco-sms ha raggiunto i cellulari di circa 50mila cittadini romani per invitarli a moltiplicare gli sforzi nella raccolta differenziata. L’iniziativa, che rientra nella campagna “Butta bene vivi meglio”, finalizzata a far arrivare la raccolta differenziata dei rifiuti di Roma a quota 40% entro il 2008, è frutto di un accordo tra Comune, Ama e Vodafone. Il testo degli sms è semplice (“Fai la raccolta differenziata! Difendi l’ambiente e migliori il tuo futuro”) ed è destinato a raggiungere una platea più ampia dei 50mila clienti della compagnia telefonica grazie all’effetto passaparola che generalmente suscitano gli short message. L’invio dei messaggi sarà ripetuto anche a settembre e dicembre. (fonte E-Gazette.it)

h4. Honda: a Gotland la Fcx Concept a idrogeno

30/07/07 – Gotland – L’ “Ibiza degli Svedesi” verso un futuro di armonia tra uomo e ambiente. L’isola del Mar Baltico, tra Svezia e Lituania, è stata infatti scelta come luogo ideale per testare per la prima volta in Europa il nuovo prototipo della Honda Fcx Concept a idrogeno, capace di percorrere 570 chilometri con un pieno. L’isola rappresenta in concreto lo sviluppo sostenibile, con la produzione di energia pulita dal vento, dal flusso delle acque e dalla trasformazione in combustibile di rifiuti organici e prodotti delle foreste. Dalla Fcx Concept in arrivo un’auto vera, che già nel 2008 percorrerà le strade della California e del Giappone. (fonte La Repubblica)

h4. Pannelli fatti in casa grazie ai nanotubi di carbonio

29/07/07 – New Jersey – Alla base del principio che regola, almeno fino ad oggi, il funzionamento dei pannelli solari, c’è l’utilizzo del silicio altamente purificato, un materiale ancora molto costoso. Proprio per questa ragione un team di scienziati nel New Jersey, con a capo Somenath Mitra, hanno sviluppato l’utilizzo di nanotubi di carbonio per realizzare il nucleo della cella fotovoltaica al posto del silicio, in modo tale che sia possibile in futuro ottenere celle solari organiche partendo da semplici polimeri. Il processo prevede l’impiego di nanotubi a parete singola e di forma cilindrica che vengono abbinati ad altri, chiamati fullereni, a struttura ultrafine (si parla di una dimensione 50mila volte più piccola di un capello). Il flusso di corrente si ottiene separando e inviando verso diversi elettrodi le cariche elettriche (positive e negative) generate dall’energia di una cella organica, una volta investita da un raggio di luce. La forma a serpente è risultata quella più efficiente, inoltre, secondo quanto afferma Mitra, in futuro sarà possibile creare in casa una “stazione fotovoltaica” con i pannelli solari realizzati da apposite stampanti e installarli su una parete o sul tetto. (fonte Ecotecnologia.org)

h4. Stelle e ambiente

29/07/07 – Roma – La protagonista del film Erin Brochovich, la famosissima Julia Roberts, si era immedesimata a tal punto nella parte dell’ecologista da vincere un oscar. L’anno scorso invece, la star holliwoodiana è passata dalla finzione cinematografica ai fatti, portando il suo contributo di immagine al mondo ambientalista. La Roberts infatti è diventata testimonial e portavoce per la Earth Biofuels, una compagnia americana che investe e ricerca nel campo delle energie rinnovabili e dei biocarburanti. Compagnia che vede tra i membri del suo consiglio di amministrazione un altro premio Oscar, Morgan Freeman. (fonte ecoblog.it)

h4. Google: risparmio in nero

28/07/07 – Mountain View – In un articolo pubblicato all’inizio del 2007 sul blog EcoIron, curato da Mark Ontkush, è emerso che lo sfondo bianco consuma troppa energia, in base ai dati forniti dal Dipartimento statunitense di Energia. Google si è adeguato e sta per tingere di nero la celebre pagina, caratterizzata finora dal logo e dalla griglia per la ricerca in mezzo ad una pagina bianca: nasce così “Blackle”, i cui lavori sono stati affidati alla società australiana Heap Media. Il cambiamento porterà ad un risparmio energetico del 25%, che, su una media di 200 milioni di ricerche al giorno, equivale a 750MWh all’anno. La quantità aggiornata di watt non consumati verrà riportata sotto la griglia per la ricerca. Sembra tuttavia che per i nuovi monitor LCD il risparmio sia impercettibile, come obiettato da un articolo sul Wall Strett Journal. (fonte Il Corriere della Sera)

h4. Pecoraro: Il solare deve andare avanti

27/07/07 – – Il ministro dell’ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, ha sottolineato come il nostro Paese ha iniziato ad invertire la rotta e si dirige verso un concreto impegno nell’applicazione degli obiettivi del protocollo di Kyoto. Infatti, all’interno del nuovo Documento di programmazione Economico e Finanziaria, approvato ieri dal Senato, sono previsti 500 megawatt minimi di solare a concentrazione e relative centrali solari. La spinta a proseguire su questa strada per tornare ad essere “Paese leader della battaglia per le fonti rinnovabili”. (fonte Ansa)

h4. Nel Trevigiano il più grande impianto fotovoltaico su capannoni industriali

27/07/07 – Roma – Il più grande impianto per la produzione di energia fotovoltaica in Italia attraverso pannelli montati sulle coperture di edifici industriali sarà realizzato in Veneto, entro un anno. L’installazione, che sarà ospitata nel trevigiano sui tetti di due aziende, la Metalco Spa di Castelminio di Resana e alla Gris Sport S.p.a. di Castelcucco, avrà una superficie di 10.600 metri quadrati. I pannelli solari prodotti in germania, produrranno 1 milione e 680 mila chilowattora l’anno per una potenza complessiva di 1.4 MW, evitando così l’immissione in atmosfera di mille tonnellate di anidride carbonica e 48 tonnellate di polveri sottili e ossidi. (fonte Ansa)

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Rinnovabili • Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie

Incentivi fotovoltaico, tutti i bonus 2024 per privati e famiglie

Dal reddito energetico ai nuovi incentivi per l’autoconsumo virtuale, dal bonus fotovoltaico al 50% ai contributi regionali. Ecco una guida completa ed aggiornata a tutti gli incentivi dedicati al fotovoltaico in Italia per famiglie e privati

Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie
Guida agli incentivi per il fotovoltaico residenziale 2024

Guida completa e aggiornata agli incentivi statali e regionali per il fotovoltaico 2024

Anche nel 2024, in Italia, i privati cittadini possono dotarsi di un impianto fotovoltaico facendo affidamento su una serie di sussidi dedicati, dai bandi regionali ai contributi statali. Abbiamo raccolto tutti gli incentivi al fotovoltaico 2024 in una guida, per offrire una panoramica completa e aggiornata degli strumenti di agevolazione finanziaria e fiscale attualmente in vigore e delle modalità per accedervi.

Incentivi al fotovoltaico 2024 per privati e famiglie: bonus e contributi statali

Tra fine del Superbonus 110% e nuove configurazioni dell’energy sharing, i regimi incentivanti per il fotovoltaico dei privati cittadini stanno mutando rapidamente. Oggi la tendenza generale è quella di premiare gli impianti solari in autoconsumo e mettere in campo nuovi strumenti contro la povertà energetica. Dagli ecobonus edilizi “rimaneggiati” al pannelli solari gratuiti per le famiglie a basso reddito, ecco come stanno cambiando gli incentivi per il fv residenziale.

Fotovoltaico gratuito, i contributi del Reddito Energetico (ISEE) 

Una delle grandi novità in tema di incentivi statali al fotovoltaico domestico è il Reddito energetico nazionale 2024. La misura permette di ottenere, per alcune fasce economiche della popolazione, pannelli fotovoltaici domestici in maniera gratuita grazie ad un contributo in conto capitale. Con l’obiettivo più ampio di riuscire a realizzare nell’arco di due anni – il 2024 e il 2025 – circa 31mila impianti solari residenziali al servizio di famiglie in condizione di disagio economico. Budget stanziato per il biennio: 200 milioni di euro.

Beneficiari: possono fare richiesta del Bonus Fotovoltaico Reddito Energetico tutti i nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro; oppure inferiore a 30.000 euro ma con almeno 4 figli a carico. L’incentivo è destinato al Soggetto realizzatore dell’impianto.

Tempistiche: le domande per gli incentivi possono essere presentate dal 5 luglio 2024 fino al 31 dicembre 2024, o fino ad esaurimento fondi. Dopo solo 24 ore gli 80 milioni destinati alle Regioni del Sud e le Isole sono andati esauriti. Ad oggi rimangono unicamente quelli per il resto dell’Italia.

Tipologia di intervento: Il bonus Reddito energetico 2024 incentivata i sistemi fotovoltaici residenziali su coperture e/o superfici di edifici con taglia compresa tra 2 e 6 kWp. Il contributo prevede una quota fissa massima di 2.000 euro più una quota variabile di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata. Le agevolazioni previste dal Reddito Energetico Nazionale non sono cumulabili con altri incentivi pubblici.

Come fare domanda: L’istanza per il Reddito energetico deve essere inoltrata direttamente dalla piattaforma dedicata del Gse (Gestore dei Servizi energetici), previa iscrizione o identificazione con SPID. L’installazione di moduli fotovoltaici sul tetto va considerata manutenzione ordinaria e pertanto ricade nelledilizia libera che non richiede nessuna autorizzazione o atto amministrativo necessario per procedere immediatamente.

Fotovoltaico gratuito, i contributi del Reddito Energetico (ISEE) 

Bonus Fotovoltaico 50%  

Noto anche come Bonus Casa 50% o Bonus Ristrutturazione, questo contributo permette di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) in caso di interventi di ristrutturazione edilizia. Ma nella lista di lavori rientra anche l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali.

Beneficiari: Possono portare in detrazione le spese sia i proprietari di singole unità abitative, sia i condomìni per le parti in comune.

Tempistiche: le agevolazioni per i pannelli fotovoltaici rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2024 (salvo proroghe).

Tipologia di interventi:  La detrazione fiscale si applica sulla spesa per impianti fv su tetto, balconi e persino le facciate degli immobili, sistemi di accumulo compresi. Coperto anche anche un eventuale ampliamento dell’impianto solare a patto che la potenza di picco resti sotto i 20 kW. Limite massimo di spesa: 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Questo incentivo permette ancora di optare tra cessione del credito o sconto in fattura, ma unicamente per gli interventi effettuati prime del 16 febbraio 2023, o entro la cui data siano stati stipulati contratti vincolanti. 

Come fare domanda:  La richiesta della detrazione IRPEF deve avvenire tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi. Per usufruire del bonus fotovoltaico al 50% è necessario:

  • il bonifico parlante, 
  • l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici dei lavori eseguiti,
  • la congruità delle spese con computo metrico,
  • l’APE,
  • l’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Per approfondire le modalità di richiesta, leggi Bonus ristrutturazione, cosa accade se il bonifico parlante non coincide con il beneficiario.

Bonus Fotovoltaico 50%  

Superbonus 70% per il fotovoltaico residenziale

Il Bonus fotovoltaico 2024 più famoso in ambito residenziale rimane quello definito “super”. Ma abbandonato una volta per tutte il generoso e complesso 110%, il Superbonus per gli interventi di riqualificazione energetica in edilizia, pannelli solari per privati compresi, scende all’aliquota 70%. Tra tutti gli incentivi al fotovoltaico 2024, questo contributo è in assoluto il più generoso ma presenta anche rigidi paletti.

Beneficiari: possono portare in detrazione le spese i condomìni e le persone fisiche per interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate. 

Tempistiche: il Superbonus 70% rimane in vigore fino al 31 dicembre 2024, poi l’aliquota si abbassa al 65%.

Tipologia di intervento: il Bonus Fotovoltaico al 70% copre le spese sostenute nel 2024 per l’installazione di impianti solari, accumuli compresi, anche se i lavori non vengono effettivamente eseguiti nel medesimo anno. Con l’obbligo però di migliorare la certificazione energetica (APE) dell’immobile di almeno 2 classi. Il massimo che può essere detratto è 2.400 euro per ogni kW di potenza fotovoltaica installata, entro un massimo di 48.000 euro. In alcuni casi è ancora possibile chiedere la cessione del credito 2024.

Come fare domanda: Anche in questo caso la richiesta della detrazione IRPEF avviene tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi. Per usufruire del bonus fotovoltaico al 70% è necessario:

  • il bonifico parlante, 
  • l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici dei lavori eseguiti e la congruità delle spese con computo metrico,
  • l’APE,
  • l’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili e l’Autoconsumo Diffuso 

Una forma di incentivi fotovoltaici 2024 molto convenienti è stata introdotta dal nuovo Decreto CACER e premia l’energia generata da impianti solari (ma non solo) e condivisa virtualmente nei gruppi di autoconsumo diffuso e nelle comunità energetiche rinnovabili (CER). Il regime prevede una tariffa premio riconosciuta sull’energia condivisa incentivabile e un corrispettivo di valorizzazione ARERA a rimborso di alcune componenti tariffarie (nel 2023 è stato di 8,48 euro/MWh).

Beneficiari: possono richiedere gli incentivi i condomìni nel caso dell’autoconsumo diffuso, i privati cittadini per le CER.

Tempistiche: la misura è già in vigore e può essere richiesta fino al trentesimo giorno successivo alla data di raggiungimento dei 5 GW incentivati totali; o in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2027.

Tipologia di intervento: Possono essere incentivati unicamente impianti entro 1 MW di potenza unitaria. La tariffa premio per il fotovoltaico delle CER e dei gruppi di autoconsumo varia a seconda della zona geografica e si suddivide in una tariffa fissa, legata alla potenza dell’impianto, e una tariffa variabile in funzione del Prezzo zonale.

Tabella incentivi al fotovoltaico nelle configurazioni di autoconsumo virtuale
Tabella incentivi al fotovoltaico nelle configurazioni di autoconsumo virtuale

Come accedere: L’invio della richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso può essere fatto solo dal Soggetto Referente e l’istanza deve essere trasmessa tramite il Portale informatico del GSE “SPC-Sistemi di Produzione e Consumo”. 

Incentivi per l'Autoconsumo Fotovoltaico: CER e autoconsumo diffuso 

Incentivi per pannelli fotovoltaici nel Conto Termico 3.0 

E’ ancora presto per poter richiedere queste agevolazioni ma è opportuno parlare anche della proposta di Conto Termico 3.0, schema che modifica l’attuale regime incentivante per le rinnovabili termiche. L’attuale bozza del provvedimento propone di ampliare gli interventi ammissibili, incentivando accanto alle fonti rinnovabili termiche anche l’installazione di pannelli fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, presso l’edificio o nelle relative pertinenze. A patto di sostituire contestualmente gli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti a pompe di calore elettriche

Beneficiari: La misura è aperta a privati, PA ed enti del terzo settore.

Tempistiche: Il Decreto Ministeriale è in fase di valutazione, dovrebbe entrare in vigore nel 2024 (salvo ritardi).

Tipologia di interventi: L’agevolazione è un contributo a fondo perduto (valore da definire). Attualmente sono in vigore incentivi che variano dal 40% al 65% della spesa sostenuta. Il Conto Termico è cumulabile con altri incentivi di natura non statale.

Come accedere: L’invio della richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso può essere fatto solo dal Soggetto Referente e l’istanza deve essere trasmessa tramite il Portale informatico del GSE “SPC-Sistemi di Produzione e Consumo”.

conto termico 3.0

Fotovoltaico, gli incentivi regionali 2024

Non esistono solo gli incentivi statali. Diverse Regioni in Italia offrono oggi delle agevolazioni per i pannelli fotovoltaici, destinate a privati cittadini o comunità. E in molti casi i contributi sono cumulabili con le misure di supporto distribuite a livello nazionale. Vediamo nel dettaglio i bandi regionali 2024 che sostengono la crescita del fotovoltaico residenziale, assieme a tempistiche e modalità per presentare la richiesta.

Gli incentivi al fotovoltaico residenziale del Friuli Venezia Giulia

Il bando del Friuli Venezia Giulia ammette a finanziamento l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici con annessi sistemi di accumulo a batteria, realizzati a servizio di unità immobiliari a uso residenziale con categoria catastale da A1 ad A9 e A11 situati nel territorio regionale.

Beneficiari: Possono partecipare al bando del FVG le persone fisiche residenti nel territorio regionale, ma la richiesta deve essere legata ad un solo immobile.

Tempistiche: il bando regionale è stato lanciato nel 2023 ma le richieste possono essere ancora presentate fino alla fine del 2024.

Tipologia di intervento: gli incentivi sono concessi a fondo perduto nella misura del 40% del costo totale dell’intervento. Per un impianto fotovoltaico di taglia sotto i 800 W (compresi anche i sistemi fotovoltaici Plug and Play da balcone) è ammissibile un costo massimo di 1.720 euro; per un impianto di potenza pari o superiore a 800 W, è ammissibile un costo massimo di 3000 euro al kW (per un totale massimo di 18.000 euro).

Come accedere: la domanda di incentivo deve essere presentata esclusivamente “online” attraverso il sistema “ISTANZE ONLINE” della Regione. L’incentivo è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali e con altri incentivi, purché la somma delle agevolazioni ottenute non superi la spesa complessivamente sostenuta.

Emilia Romagna: Contributi per le Comunità energetiche rinnovabili

L’Emilia Romagna ha lanciato un Bando del valore di 6 milioni euro, per favorire lo sviluppo di CER, in coerenza con la L.R. 5/2022, attraverso la concessione di contributi economici a copertura dei costi per l’installazione degli impianti fotovoltaici di  accumulo dell’energia a servizio delle comunità energetiche stesse e delle relative spese tecniche.

Beneficiari: le Comunità Energetiche Rinnovabili ubicate sul territorio della Regione Emilia-Romagna.

Tempistiche: il bando dell’Emilia Romagna si è aperto il 12 giugno 2024 per chiudersi il 31 ottobre 2024.

Tipologia di intervento: Per ogni Impianto/Unità di produzione deve essere presentata una singola domanda di contributo ed è riconosciuto il 25% dell’importo minore tra: la spesa ammissibile effettivamente sostenuta per l’investimento e  il massimale di spesa ammissibile previsto per l’investimento. La percentuale di contributo riconosciuta per ciascun impianto potrà essere aumentata del 5% qualora la CER sia situata in aree montane ed interne del territorio regionale, oppure vi prendano parte Soggetti economicamente svantaggiati (ISEE fino a 15.000 €), o il progetto sia localizzato nelle aree interessate dall’emergenza alluvione del Maggio 2023.

Come accedere: La domanda di contributo dovrà essere trasmessa alla Regione tramite applicativo web Sfinge 2020. I contributi del bando sono cumulabili con altri aiuti di Stato.

Fotovoltaico residenziale, il bando 2024 della Toscana

Quest’anno la Toscana ha pubblicato il Bando contributi “Casa a zero emissioni” finalizzato al miglioramento della qualità dell’aria nei 14 Comuni dell’area di superamento “Piana lucchese”. L’intervento stanzia 6 milioni di euro per interventi di dismissione di generatori di calore già installati e a uso residenziale a favore di pompe di calore ad alta efficienza, a cui possono essere aggiunti pannelli fotovoltaici con sistema di accumulo a batterie. 

Beneficiari: possono richiedere gli incentivi al fotovoltaico i cittadini residenti nei comuni Altopascio, Capannori, Lucca, Porcari, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Massa e Cozzile, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Montecarlo, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Uzzano. Ma le richieste devono riferirsi ad un singolo immobile per famiglia.

Tempistiche: il bando è stato aperto il 15 febbraio 2024 e rimarrà in vigore fino a esaurimento fondi.

Tipologia di intervento: in caso di sostituzione di caminetto a legno o stufa a biomassa, il bando della Toscana permette usufruire di un contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 3.000 euro per l’acquisto di un impianto fotovoltaico. Più altri 500 euro in caso di aggiunta di un sistema di accumulo. L’incentivo scende a 2.400 euro massimi in caso di sostituzione di un impianto a gasolio.

Come Accedere: solo online tramite la piattaforma di Sviluppo ToscanaLe agevolazioni sono cumulabili con gli incentivi nazionali del Conto Termico e degli ecobonus edilizi e possono essere incrementate in base all’ISEE.

Fotovoltaico Basilicata, il bonus 2024

Per il 2024 la Regione Basilicata ha messo a disposizione 15 milioni di euro con cui incentivare il fotovoltaico residenziale e altri impianti rinnovabili domestici. Alla cifra si aggiungono 24 milioni di euro per il 2025.

Soggetti beneficiari: proprietari o usufruttuari di immobili in cui gli stessi hanno la residenza.

Tempistiche: Il bonus fotovoltaico della Basilicata può essere richiesto dall’8 aprile fino al 31 dicembre 2025 o fino a esaurimento budget.

Tipologia di interventi: Il regime lucano assegna contributi a fondo perduto valido per impianti fotovoltaici con una potenza non inferiore a 3 kWp (5% di tolleranza). Il sussidio può arrivare fino a un massimo di 10.000 euro compresi i sistemi di accumulo.

Come accedere:  La procedura di prenotazione delle risorse è “a sportello”. Le istanze devono essere presentate attraverso la piattaforma “Centrale bandi” della Regione Basilicata.

Bonus fotovoltaico basilicata 2024

Incentivi al fotovoltaico 2024, il bando della Lombardia

La Regione Lombardia è storicamente uno delle amministrazioni territoriali che più ha incentivato il fotovoltaico residenziale. Dai bonus destinati ai pannelli solari sul tetto a quelli per l’accumulo fotovoltaico passando per i contributi elargiti alle comunità energetiche, la Regione si è sempre distinta. Divenendo non a caso, la prima in Italia per numero di impianti solari in esercizio e per autoconsumo solare. Nel 2024 lo slancio “locale” si è affievolito, per lasciare spazio ai nuovi sussidi statali. Reddito Energetico Nazionale e Bonus fotovoltaico 70% in primis. Ma qualcosa ancora persiste come nel caso del Bando Rifugi Alpini del valore di 5.000.000 euro, finalizzato a supportare interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico.

Soggetti beneficiari: Possono chiedere gli incentivi i gestori o i proprietari di rifugi alpinistici ed escursionistici di Comuni montani o parzialmente montani.

Tempistiche: le domande possono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 10 luglio 2024 ed entro le ore 16.00 del 31 ottobre 2024.

Tipologia di Intervento: Si tratta di una sovvenzione a fondo perduto di massimo 300.000 euro a per singolo rifugio. Gli incentivi supportano tra le altre cose, anche l’installazione di impianti fotovoltaici ed eventuali sistemi di accumulo. Ogni soggetto richiedente può presentare più domande nel limite dell’importo max. complessivo di 600.000 euro.

Come accedere: La domanda deve essere presentata esclusivamente mediante la piattaforma Bandi e Servizi della Regione Lombardia all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili del MASE è entrato in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 2 luglio 2024. Ecco tutte le norme e la suddivisione regionale della nuova potenza verde

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore
le nuove norme del Decreto Aree Idonee 2024. Via depositphotos

Il Decreto Aree Idonee Rinnovabili è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Dopo un lungo periodo di rimpalli tra MASE (Ministero dell’Ambiente) e Regioni, il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili ha concluso il suo iter normativo. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 2 luglio 2024, il provvedimento ministeriale è entrato ieri formalmente in vigore. Nato con l’obiettivo di fare chiarezza sulle aree da destinare o meno agli impianti eolici e fotovoltaici, il testo finale, tuttavia, non centra a pieno l’obiettivo. Il braccio di ferro innescato da poter centrale e potere locale ha ottenuto come risultato quello di demandare il peso delle decisioni più importanti alle amministrazioni regionali. Senza compiere di fatto quella semplificazione e omogeneizzazione inizialmente sperata.

Ma il decreto in questione è molto di più. Nelle sue pagine sono infatti contenute le nuove quote di Burden Sharing, ossia le ripartizioni regionali dell’obiettivo nazionale per la capacità rinnovabile 2030. Nel dettaglio le 19 Regioni e le due Province autonome di Trento e Bolzano dovranno spartirsi 80 GW di potenza verde attesa per la fine del decennio.

Decreto Aree idonee 2024, cosa contiene il testo

Il Decreto Aree Idonee Rinnovabili è composto da 9 articoli in totale, suddividendo le norme in due capitoli: la ripartizione della potenza fra regioni e province autonome; i principi e i criteri per l’individuazione delle cd. aree idonee.

La disciplina è stata voluta dal decreto legislativo n. 199 del 2021, ma nella pratica avrebbe dovuto rispondere ad un bisogno “storico”. L’obiettivo iniziale era, infatti, quello di ridurre al minimo quegli spazi di dissidio che hanno connotato in passato il rapporto tra livelli di Governo proprio in riferimento al tema delle FER.

Tuttavia il provvedimento risponde anche ad una seconda esigenza, ossia dividere tra i territori quegli 80 GW di potenza verde che il Belpaese dovrebbe installare entro la fine di questo decennio. Nel dettaglio a ogni regione è stata assegnata una capacità minima da raggiungere annualmente, a partire dal 2021. Nel conteggio annuale rientrano tutti i nuovi impianti e i progetti di potenziamento. Sia terra che in mare. Ma vediamo la ripartizione nel dettaglio.

Burden Sharing 2030, le nuove capacità rinnovabile regionale

 Ai fini del calcolo per il raggiungimento degli obiettivi territoriali, il Decreto Aree Idonee Rinnovabili tiene conto della potenza nominale degli impianti nuovi, potenziati, riattivati, ricostruiti integralmente o oggetto di rifacimentoentrati in esercizio dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento”. Compreso il 100% della capacità installata in mare.

Per questi ultimi il Decreto prevede, in caso di connessioni ricadenti in regioni diverse da quelle in cui insistono gli impianti offshore, una speciale ripartizione della potenza. Il 20% a carico del territorio  in cui si trovano le infrastrutture di connessione  alla  rete  elettrica  e  il restante 80%, “in via proporzionale rispetto alla reciproca  distanza, tra le altre regioni  la cui costa sia direttamente  prospiciente l’impianto”. 

Ai fini del raggiungimento dei target regionali il nuovo schema Aree Idonee Rinnovabili riconosce per gli impianti geotermici ad alta e media entalpia e quelli idroelettriciuna potenza nominale aggiuntiva pari alla potenza di ogni fonte rinnovabile per il relativo parametro di equiparazione”. Contestualmente il testo affida al GSE il compito di pubblicare i parametri di equiparazione sulla base della producibilità media rilevata da idro e geotermia rispetto a quella da fonte fotovoltaica.

Il contributo maggiore? Sempre quello della Sicilia con oltre 10,4 GW per la fine del decennio, seguita dalla Lombardia (8,7 GW) e dalla Puglia (7,3 GW).

Decreto Aree Idonee 2024, la capacità assegnata alle Regioni

Impianti rinnovabili: aree Idonee, non idonee, ordinarie o vietate

In base al provvedimento Regioni e Province avranno 180 giorni per individuare sul loro territorio con propria legge quattro tipologie di zone:

  • Le aree idonee, caratterizzate da un iter accelerato ed agevolato per la costruzione ed esercizio degli impianti a rinnovabili.
  • Le aree non idonee, le cui caratteristiche sono incompatibili con l’installazione di specifiche tipologie di impianti, sulla base delle linee guida governative già emanate.
  • Le aree ordinarie, ossia aree diverse dalle precedenti in cui si applicano i regimi autorizzativi ordinari.
  • Le aree vietate, zone che in base alle nuove norme introdotte con l’art.5 del DL Agricoltura sono precluse agli impianti fotovoltaici a terra.

Il potere di definire zone “appropriate e non” rimane, dunque, in mano alle autorità regionali e provinciali, ma, in caso di mancata adozione delle legge nei termini previsti e dopo un richiamo ufficiale con nuovo termine, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica adotterà “le opportune iniziative ai fini dell’esercizio dei poteri sostitutivi”.

Decreto Aree Idonee Rinnovabili: Principi e Criteri di individuazione

Il tema è stato uno dei più discussi durante l’iter di approvazione. Dopo una serie di rimaneggiamenti del testo, la formula finale del DM Aree idonee 2024 chiede alle Regioni di prendere in considerazione la massimizzazione delle aree da individuare al fine di agevolare il raggiungimento degli obiettivi del Burden sharing. Dando priorità all’impiego di superfici di strutture edificate, quali:

  • capannoni industriali
  • parcheggi, 
  • aree a destinazione industriale, artigianale, per servizi e logistica.

E verificando  nel contempo l’idoneità di aree non  sfruttabili per altri scopi, come ad esempio le  superfici agricole non utilizzabili.

Alle amministrazioni regionali è lasciata la possibilità di classificare le superfici o le aree come idonee differenziandole sulla base della fonte, della taglia e della tipologia di impianto. Tenendo conto “delle aree immediatamente idonee di cui all’articolo 20, comma 8 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto”.

Nelle aree non idonee entreranno automaticamente tutte quelle zone e superfici ricomprese nel perimetro dei beni sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio. 

Una delle parti più contestate? Le nuove fasce di rispetto, ossia quelle porzioni di territorio a protezione di elementi sensibili nelle quali le trasformazioni urbanistico-edilizie sono sottoposte a disciplina specifica. In base al nuovo decreto le Regioni possono stabilire una fascia di rispetto dal perimetro dei beni sottoposti a tutela di ampiezza differenziata a seconda della tipologia di impianto. Con un limite massimo di 7 chilometri. I rifacimenti sono esclusi.

Leggi qui il testo in Gazzetta Ufficiale

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Rinnovabili • Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore

Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore

Con oltre 10mila richieste inoltrate attraverso lo sportello del GSE, le famiglie del Mezzogiorno e delle Isole hanno rapidamente saturato il contingente. Ora restano solo gli incentivi di reddito energetico per le altre regioni

Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore
Il contatore degli Incentivi del Reddito Energetico 2024. Credits: GSE

 In un giorno prenotato l’80% delle risorse del REN 2024

Gli incentivi del Reddito Energetico Nazionale sono stati un successo. Perlomeno nelle Regioni del Sud Italia, dove in appena 24 ore sono andati esauriti gli 80 milioni di euro messo a disposizione dal regime. Lo hanno fatto sapere il 6 luglio, con note stampa separate, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetici (MASE) e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Al netto  dei controlli e delle possibili rinunce, il REN 2024 ha mostrato come l’interesse per il fotovoltaico residenziale sia ancora particolarmente attivo. E come la misura, nata nel 2019 come strumento regionale di contrasto alla povertà energetica, abbia seguito il giusto corso.

Il Reddito Energetico ha visto la luce la prima volta nel Comune di Porto Torres, in Sardegna, come un progetto fortemente voluto dal sindaco pentastellato Sean Wheeler. L’obiettivo? Portare avanti un percorso sociale di rilancio economico del territorio, dotando le famiglie in difficoltà di pannelli solari gratuiti.

La bontà dell’iniziativa, dimostratasi fin da subito un successo, ha convinto prima altre regioni a replicare lo strumento e il poi il Governo Conte a studiare un meccanismo applicabile a tutto il paese. Tuttavia per trasformare l’idea in realtà sono occorsi anni, a causa sia del cambio di Governo e del rimpasto delle funzioni ministeriali che del particolare periodo storico.

Oggi appare chiaro che l’intuizione di Porto Torres possa costituire uno strumento interessante per alleviare la povertà energetica (allora, ben lontani dal caro bolletta 2022, si stimava un risparmio per famiglia di 150-200 euro). Un’opinione condivisa dal ministro dell’Ambiente Pichetto secondo cui “lo strumento ha avuto un buon  impatto e si rivelerà molto utile; in chiave economica ed energetica per le famiglie che lo hanno scelto, ma anche più in generale verso i nostri obiettivi di crescita delle rinnovabili sul territorio”.

Ma veniamo ai dati di questo fine settimana. Secondo le informazioni condivise dal GSE, le domande provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna hanno saturato il contingente dedicato al Mezzogiorno. Ossia 80 milioni di euro su un totale annuale di 100 milioni.

Da questi territori sono arrivate, infatti, oltre 10.500 richieste di accesso agli incentivi Reddito Energetico 2024 in appena 24 ore, dalle 12.00 di venerdì 5 luglio 2024.

Ma il portale del GSE resterà aperto. In ballo ci sono ancora le risorse destinate alle famiglie con basso ISEE nel resto delle Regioni e Province autonome d’Italia. In questo caso il budget di 20 milioni di euro risulta “prenotato” solo per un quarto (dati aggiornati all’8 luglio 2024). Con 618 richieste pervenute.

Per controllare l’andamento degli incentivi REN 24 viene in aiuto il Contatore del GSE che mostra le risorse residue, suddivise per zona geografica e in funzione delle richieste depositate.

In attesa di capire quando il bando sarà definitivamente chiuso e se il Gestore riaprirà lo sportello nel corso dell’anno per riassegnare le risorse liberate da rinunce ed esclusioni, c’è chi propone di anticipare gli incentivi del Reddito energetico 2025.

“Visto il grande successo, chiediamo al Governo di anticipare il bando di febbraio, che prevede altri 100 milioni di euro, in modo da permettere a tutti coloro che sono rimasti esclusi di poter fare richiesta”, scrive Antonio Trevisi, Senatore del Movimento 5 Stelle. “È fondamentale agire rapidamente per soddisfare le esigenze dei cittadini e sfruttare al meglio le risorse disponibili e per questo motivo lancio un appello per l’apertura del nuovo bando nazionale già a settembre, evitando di aspettare fino al 2025, e sollecito la Regione Puglia a riaprire il bando del reddito energetico per i fondi residui. E non dimentichiamo che il reddito energetico non è solo un aiuto economico per le famiglie italiane, ma rappresenta anche un passo significativo sul piano ambientale, verso un futuro più sostenibile”.

Leggi anche Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie

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