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Il Brasile sperimenta la palma babasù

I vertici governativi sono intenzionati a realizzare una filiera agro-alimentare autogestita, per produrre quasi trecento litri di biodiesel al giorno. Ma la popolazione non è d'accordo

Una nuova soluzione per incentivare l’uso dei carburanti biologici, viene da una recente scoperta: utilizzare olio da noci di cocco prodotte da una specie particolare di palma, appunto denominata “babasù” che è tipica delle zone nord orientali dell’Amazzonia. Le foreste di questa specie si estendono su 18 milioni di ettari in una zona molto povera del Brasile, il Maranhao, dove il cocco rappresenta un prodotto importante per l’economia della regione. Le popolazioni locali però non sono d’accordo con i progetti di sfruttamento che il governo vorrebbe avviare nel breve periodo, poiché la lavorazione della noce di cocco produce una catena di semilavorati utile per produrre alimenti, artigianato e prodotti per la salute e l’igiene, fondamentali per il sostentamento di migliaia di persone. E’ nato, in tal senso un movimento di difesa, con lo scopo di fermare la speculazione paventata dal governo brasiliano, per salvaguardare la distruzione di un ambiente essenziale per l’economia popolare (fonte Ansa).