Il Tropical Rainfall Measuring Mission, è un progetto americano-giapponese che ha messo in orbita tre satelliti con lo scopo di integrare dati climatici acquisiti negli ultimi 27 anni, con quelli degli ultimi dieci anni, per avanzare previsioni sul problema del riscaldamento globale.
La Nasa ha confermato che la situazione climatica è allarmante: negli ultimi anni nella fascia tropicale le piogge stanno aumentando per effetto dell’aumento delle temperature a livello globale. E in Italia gli stessi modelli prevedono una forte diminuzione delle precipitazioni, non solo della frequenza, ma anche della loro intensità. L’aumento delle temperature, afferma lo studio della Journal of Climate della società meteorologica americana, accresce l’evaporazione dell’acqua degli oceani, facilita la formazione di nubi, con conseguenti fenomeni naturali come le correnti oceaniche de ‘El Nino’ che aumentano così le precipitazioni equatoriali. Spiega Vincenzo Ferrara, coordinatore scientifico della Conferenza nazionale sui cambiamenti climatici organizzata dal ministero dell’Ambiente il 12 e il 13 settembre a Roma, che:” l’aumento delle piogge riguarderà solo la fascia equatoriale e quella subtropicale a sud dell’Equatore, mentre da noi, che pure siamo relativamente vicini ai tropici, si prevede una diminuzione delle piogge”. Le elaborazioni dell’IPCC parlano di una perdita di 0,3-0,5 mm di pioggia al giorno nell’area del Mediterraneo. Inoltre si prevede che le piogge si concentreranno in un minor numero di giorni, rispetto alla norma, e il cambiamento di questa distribuzione porta a due conseguenze, spiega ancora Ferrara: “Nel caso di piogge violente l’acqua non penetrando nel terreno, lo erode e ne asporta le sostanze nutritive trascinando tutto in mare, in secondo luogo non si approvvigionano le falde acquifere, con conseguente danno all’ecosistema” (fonte Ansa).