Un'intervento mirato al rispetto della risoluzione di Kyoto, soprattutto in vista della nuova riunione di Bali a fine anno. L'assicurazione che la Cina si starebbe movendo nella direzione giusta per il contenimento delle emissioni di Co2
Lo Sze Ping, intervenuto all’apertura della prima edizione dell’High Level Meeting delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, ha spronato i leader di tutte le nazioni a rispettare e incrementare le risoluzioni del Protocollo di Kyoto. “Scienziati ed economisti in tutto il mondo ci stanno mandando campanelli d’allarme che non possono essere ignorati senza gettare l’umanità in grave pericolo. Il Protocollo di Kyoto è l’unica strada per arrivare ad un nuovo accordo internazionale per salvare il pianeta e i Governi devono agire ora. – e ha poi concluso esortando – Avanti con Kyoto adesso”. Ai Governi riuniti all’Onu e che parteciperanno al futuro congresso sui cambiamenti climatici (Bali, 3/14 dicembre), Greenpeace chied: un mandato per affrontare immediatamente e approfonditamente, altri drastici tagli delle emissioni per i Paesi industrializzati, dinamiche di mercato per attrarre altre nazioni nel’ambito del Protocollo di Kyoto e un fondo monetario per supportare uno sviluppo quanto più veloce possibile di fonti rinnovabili nonchè misure per l’efficienza energetica e un meccanismo finanziario di adattamento che garantisca il risarcimento economico di quei Paesi – in particolare quelli in via di sviluppo – colpiti dagli impatti dei cambiamenti climatici. Lo Sze Ping ha assicurato che “la Cina si sta muovendo, poichè ha già stabilito obiettivi significativi per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica. Tuttavia, dobbiamo mettere fine alla nostra dipendenza dal carbone e sviluppare invece l’eolico e il solare per fronteggiare il cambiamento climatico”. (fonte Agi)