Nell’ambito del programma europeo LIFE, istituito nel 1992 per finanziare progetti innovativi per l’ambiente, la Liguria presenta i risultati di tre anni di sperimentazione sulle plastiche ecologiche. Risultati che vanno oltre le più rosee previsioni per un progetto innovativo che si presenta, fin da subito, conveniente anche in termini economici
Si è da poco conclusa in Liguria un’esperienza pilota coordinata dal Centro Regionale di Sperimentazione e Assistenza Agricola (CeRSAA) e cofinanziata dall’Unione Europea; “LIFE04 ENV/IT/463 Biodegradable materials for sustainable agriculture and tourism” è il suo nome, ma è comunemente conosciuta come “Progetto BIOMASS”. L’iniziativa, di durata triennale (ottobre 2004 – ottobre 2007) ha coinvolto due settori economici tipici del territorio ligure (ma anche dell’intera penisola) e cruciali per la tutela dell’ambiente: il turismo e l’agricoltura. Partner fondamentale del progetto l’italianissima Novamont Spa, azienda con sede a Novara e stabilimenti produttivi a Terni, che ha ideato e sperimentato il proprio prodotto denominato “Mater-Bi”, plastica al 100% biodegradabile e compostabile. Il materiale è tecnicamente definito come un “amido termoplastico”, ottenuto quindi a partire da amido con eventuale aggiunta di cellulosa; il risultato che si ottiene dopo le opportune lavorazioni è un materiale flessibile ma resistente al tempo stesso, e soprattutto completamente biodegradabile.
La sperimentazione nel settore turistico ha riguardato l’utilizzo di stoviglie ecologiche in sostituzione delle comuni stoviglie in polistirolo e polietilene. La popolazione della Liguria quintuplica ad ogni avvento dell’estate; e con essa i rifiuti, costituiti al 90% da plastica (prevalentemente piatti, posate e bicchieri) la quale rappresenta quindi uno dei maggiori fattori impattanti sull’ambiente. Il CeRSAA ha fornito ad una sessantina di stabilimenti balneari della riviera 270mila kit completi in Mater-Bi per la ristorazione. Le stoviglie biodegradabili sono inoltre state utilizzate nelle sagre della zona, intercettando così circa 1/3 del flusso turistico della provincia di Savona, pari a 200mila persone. L’iniziativa ha coinvolto anche le mense scolastiche, specificatamente quelle di Celle Ligure e di altri comuni costieri e dell’entroterra. Parallelamente una serie di incontri divulgativi ha permesso a oltre 500 studenti di conoscere ed approfondire il ciclo di produzione del Mater-Bi ed il processo di compostaggio. Attraverso questa azione si stima che siano state risparmiate circa 9 tonnellate di rifiuti in discarica, per un equivalente di 2,25 tonnellate in meno di anidride carbonica emessa in atmosfera, a cui si aggiunge l’enorme vantaggio derivante dall’assenza di materiale plastico nell’ambiente.