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News Enti Locali dal 20/11/07 al 26/11/07

*_SOLAR UTILITY: ENERGIA PULITA CON PANNELLI FOTOVOLTAICI SU IMMOBILI COMUNALI_*

_Tratto da Eurofinanza.it_

26/11/07 – *Alessano* (Lecce) – Solar Utility SpA, joint venture paritetica al 50% tra Pirelli Ambiente e il fondo Global Cleantech Capital (GCC), ha siglato oggi una convenzione con il Comune di Alessano (Lecce) finalizzata alla realizzazione e alla gestione di impianti fotovoltaici , con un investimento di circa 5,5 milioni di euro , in linea con il business plan. La società si è già garantita l’approvvigionamento dei moduli fotovoltaici necessari alla realizzazione del progetto.Tali impianti saranno installati su edifici e terreni di proprietà del Comune, in concessione per 30 anni.
La potenza complessiva installata ammonterà a circa 1,1 MegaWatt e consentirà di produrre annualmente energia elettrica “pulita” per oltre 1.600.000 kiloWatt/ora, l’equivalente dei consumi di oltre 600 famiglie. L’investimento consente un’accelerazione del piano di sviluppo di Solar Utility. Con questo accordo, la Società dà inizio al programma d’investimenti nel Sud Italia, dove vi è un alto livello di irraggiamento solare. L’intesa con Solar Utility consente al comune leccese di ottenere significativi risparmi economici, quali l’azzeramento della bolletta elettrica per gli edifici comunali, grazie alle consistenti dimensioni dell’impianto installato, e il riconoscimento di una royalty sulla produzione di energia elettrica, senza impegno di capitale pubblico.
Solar Utility : joint venture paritetica tra Pirelli Ambiente e Global Cleantech Capital investe in impianti fotovoltaici destinati a proprietari di edifici pubblici, commerciali e industriali fornendo loro in cambio energia “verde” a prezzi competitivi. La Società inoltre può cedere progetti completi per la produzione di energia fotovoltaica a investitori interessati a rendimenti stabili nel lungo periodo, in quanto garantiti dallo schema di incentivi erogati secondo il decreto Conto Energia del 19 febbraio 2007.
Pirelli Ambiente è la società del Gruppo Pirelli attiva nelle soluzioni per l’ambiente e lo sviluppo sostenibile. Pirelli Ambiente è in grado di fornire al mercato soluzioni a basso impatto ambientale. L’impegno della società è rivolto verso prodotti e processi sempre più eco-compatibili e soluzioni innovative.
Global Cleantech Capital è un investitore leader nei settori dell’energia e delle tecnologie pulite in Europa e Nord America. GCC è specializzato in energia solare, edilizia verde, energia eolica, bioenergia e materiali avanzati con lo scopo di incrementare la produzione di energie rinnovabili e l’efficienza energetica, portando alla riduzione dell’utilizzo del carbone

*_ENERGIE RINNOVABILI: SARDEGNA IN POLE POSITION_*

_Tratto da Alguer.it_

26/11/07 – *Cagliari* – Incontro a Cagliari tra il Governatore della Regione e alcuni rappresentanti di Greenpeace, per discutere dell’energia alternativa in Sardegna. Sentite le contestazioni dell’associazione ambientalista, Soru ha illustrato i cardini del Piano energetico regionale, che promuove le energie alternative e le energie rinnovabili; le promuove talmente tanto che non solo si pone l’obiettivo di Kyoto (20% entro il 2020), ma addirittura il 25 per cento. «Noi – ha rimarcato con forza Soru – vogliamo fare più di Kyoto. E non è che l’abbiamo solamente scritto: lo stiamo facendo. In questo momento stiamo investendo in ogni più piccola occasione di idroelettrico che ci sia, quindi non solo le più grandi opportunità dell’idroelettrico, ma anche tutti i salti e le piccole opportunità. Stiamo investendo in maniera massiccia sul fotovoltaico: ieri ero al Ministero dell’Ambiente, saremo una delle quattro regioni che sperimenteranno per prime il solare termodinamico. Da anni, nel centro di Sardegna Ricerche a Pula, facciamo attività proprio sulla messa a punto delle nuove tecnologie di solare a concentrazione, un solare termodinamico. Le ricerche sono state portate avanti, la Sardegna ha vinto una competizione italiana del Miur per l’approfondimento di questi temi e anche per l’ulteriore innovazione tecnologica che passa dal sale e dai cloroderivati al gas sul solare termodinamico». La Regione, ha detto Soru, «è molto interessata all’energia rinnovabile e alla sua produzione, purché non sia unicamente un’occasione di consumo di tecnologie rinnovabili e cioè l’acquisto di pannelli fotovoltaici che ci arrivano dalla Germania o dagli Stati Uniti, o l’acquisto di rotori eolici che ci arrivano dall’Olanda o dall’India. Noi vogliamo che l’opportunità dell’energia rinnovabile sia anche un’opportunità per la ricerca e per l’industria in Sardegna». «Stiamo facendo ricerca, più che in altre regioni. Ricerca che si sta concretizzando in iniziative industriali. Stiamo cercando di localizzare in Sardegna la prima industria italiana di tecnologia italiana che produrrà le navicelle per l’eolico. Con il solare noi faremo più di 150 Megawatt: abbiamo sia la potenzialità del solare che la potenzialità dell’eolico. Il carbone impiegato non andrà a produrre nuova energia. Caso mai servirà per produrre energia con modalità meno inquinanti rispetto alle attuali, in modo oltre tutto da accrescere la competitività della nostra industria che altrimenti rischia di chiudere. Cioè servirà per sostituire la produzione con combustibili fossili. Il limite attuale nel cavo per l’esportazione di energia è di 350 Megawatt, verrà portato forse nel 2010 o 2011 a 1.000 Megawatt. Ma abbiamo detto e scritto da tutte le parti che non vogliamo diventare una piattaforma energetica specializzata nella produzione di energia elettrica per altre zone d’Italia. Il cavo deve servire soprattutto a dare sicurezza alla rete elettrica sarda».

*_AL VARO UN PROGETTO CLUSTER SUL SOLARE FOTOVOLTAICO_*

_Tratto da Lanuovasardegna.repubblica.it_

24/11/07 – *Regione Sardegna* – Sono aperti i termini per la presentazione delle manifestazioni di interesse da parte di imprese, università, centri di ricerca ed enti pubblici al Progetto Cluster “Solare fotovoltaico in Sardegna”, varato nell’ambito del Cluster Tecnologico Energie Rinnovabili della Misura 3.13 del POR Sardegna 2000-2006.
I soggetti interessati a partecipare alle attività del Progetto devono far pervenire la propria candidatura compilando la manifestazione d’interesse inserita nel relativo regolamento a:
Sardegna Ricerche
Edificio 2
Loc. Piscinamanna
09010 Pula (CA).

Il regolamento e la modulistica del Progetto sono reperibili nella sezione Bandi.

Il giorno 28 novembre 2007 alle ore 10:30, presso la sede centrale di Sardegna Ricerche, si svolgerà un incontro in cui saranno illustrati i contenuti del progetto e sarà presentato il Laboratorio fotovoltaico del Cluster Tecnologico Energie Rinnovabili.

*_LA PUGLIA APRE AL FOTOVOLTAICO. LE CENTRALI VERRANNO COSTRUITE DALLA TEDESCA SOLON AG_*

_Tratto da Greenplanet.net_

23/11/07 – *Regione Puglia* – Lo sviluppo delle centrali elettriche a pannelli solari in Puglia è stato affidato ad un’azienda tedesca. La Solon AG di Berlino, una delle più grandi aziende produttrici di moduli solari e sistemi fotovoltaici, ha diffuso la notizia di essersi aggiudicata l’appalto per costruire una serie di centrali elettriche fotovoltaiche in Italia. La parte tecnica verrà affidata alla filiale italiana della Solon, la S.E. Project s.r.l. per conto della Veronagest S.A., un’azienda di Verona, che si è già occupata di sviluppo, attuazione e funzionamento di centrali elettriche che utilizzano risorse rinnovabili sia in Italia che in altri paesi europei.
Il contratto prevede la costruzione chiavi in mano di alcune centrali elettriche in Puglia: una di 2.4 MW per la fine del 2008, cinque con una capacità nominale di 10MW ciascuna tra il 2008 e il 2009. inoltre, l’accordo prevede l’opzione di costruire una centrale di 100MW tra il
2009 e il 2011.
La regione Puglia, spiega il comunicato della Solon AG, è una delle regioni italiane più adatte alle centrali fotovoltaiche grazie alle circa 1400 ore di sole annuali e ad una legislazione locale che ne
favorisce la costruzione.

*_ENERGIA: PROVINCIA SIENA, 6 INCONTRI PER SENSIBILIZZARE_*

_Tratto da Agi_

23/11/07 – *Siena* – Sei seminari, ognuno incentrato su aspetti diversi e importanti delle energie rinnovabili. Questo il piano promosso dai Comuni di Pienza e Piancastagnaio e finanziato dalla Provincia di Siena, nell’ambito del progetto Por Obiettivo 3 2000 – 2006. Gli incontri, gratuiti ed organizzati da Eurobic Toscana Sud, si terranno ad Abbadia San Salvatore nel periodo tra dicembre 2007 e marzo 2008. Ogni seminario avra’ una durata di circa 20 ore e vi potranno partecipare un massimo di 20 persone. Il progetto vuole affrontare il tema delle energie rinnovabili da vari punti di vista, cosi’ da interessare soggetti diversi, dai cittadini, agli enti locali, ai produttori di impianti per la produzione di energia alternativa. Per questo, ognuno dei sei moduli, “Edilizia sostenibile ed efficienza energetica”, “Efficienza energetica nei processi produttivi”, “Liberalizzazione del mercato energetico e opportunita’ di produzione”, “Pianificazione e progettazione energetica: strumenti e tecnologie”, “Energie alternative. Soluzioni di piccola scala” e “Energie da coltivare: biodiesel e bioetanolo”, sara’ indipendente dall’altro, in modo da permettere agli interessati di aderire solo a quelli scelti.
Il ciclo di seminari sara’ un’occasione di dibattito pubblico e formazione tecnica sulle fonti rinnovabili utili ai cittadini per muoversi tra le tante informazioni e occasioni che si aprono oggi in questo campo. In questo modo la Provincia di Siena vuole agevolare il raggiungimento dell’obiettivo che, nel 2015, vedra’ Siena prima provincia italiana a potersi definire “carbon-free”, obiettivo che passa obbligatoriamente attraverso il mercato delle emissioni serra previsto dal protocollo di Kyoto, ma che non puo’ prescindere dai tagli volontari e dalle iniziative che partono dal basso. (AGI)

*_CARLOFORTE È ISOLA ECOLOGICA DEL MEDITERRANEO: 5 MILIONI_*

_Tratto da Unionesarda.it_

23/11/07 – *Isola di San Pietro* (Cagliari) – Carloforte diventa “Isola ecologica del Mediterraneo”. È stato firmato a Roma, al Ministero dell’Ambiente, il protocollo d’intesa per la realizzazione nell’Isola di San Pietro di un progetto pilota che punterà non soltanto sull’energia alternativa ma anche al recupero e valorizzazione di importante zone naturalistiche. L’investimento iniziale è di cinque milioni di euro.
Il protocollo è stato sottoscritto dal ministro dell’Ambiente, Alfonso Pecoraro Scanio, dal presidente della Regione, Renato Soru, dal presidente della Provincia Carbonia Iglesias, Pierfranco Gaviano, dal sindaco di Carloforte, Agostino Stefanelli e dal commissario straordinario del Parco Geominerario della Sardegna Giampiero Pinna. Il piano punta all’utilizzo delle energie alternative attraverso un progetto articolato che potrà contare su un investimento iniziale di 5 milioni di euro (3 dal ministero, uno e mezzo dalla Regione, e 500 mila euro da Provincia e Parco minerario). Negli ultimi tempi proprio il sindaco di Carloforte Agostino Stefanelli (nella foto) aveva molto puntato su questo programma che dovrebbe essere solo l’inizio verso una politica naturalistica particolarmente impegnativa. Grazie al protocollo potranno arrivare i contributi previsti per risanare e creare aree naturalistiche di particolare pregio. Una pregevole villa signorile di Carloforte, recentemente acquisita al patrimonio comunale, dovrebbe diventare la sede per l’attuazione del programma.

*_IL PROGETTO PER L’EOLICO DI NARDÒ SARÀ SOTTOPOSTO A VALUTAZIONE DI IMPATTO AMBIENTALE_*

_Tratto da Sudnews_

23/11/07 – *Nardò* (Lecce) – “Nessuno arrivi a conclusioni affrettate – ha dichiarato l’assessore all’Ambiente mino Natalizio –visto che il progetto del Parco Eolico di Nardò sarà sottoposto a Valutazione di impatto Ambientale e solo dopo questo esame, che sarà esclusivamente tecnico e quindi libero da qualsiasi condizionamento politico, il progetto potrà proseguire l’iter e essere sottoposto anche ad una nuova eventuale valutazione politica”. Che il progetto dovrà essere assoggettato alla procedura di Valutazione di Impatto Ambientale è stabilito in una nota che il dirigente del settore Ecologia della Regione Puglia ha inviato al Comune nei giorni scorsi, dalla quale si evince che dopo “una più attenta verifica degli atti si è rilevato che l’intervento in oggetto, pur se con alcune modifiche progettuali, è riconducibile all’intervento già presentato dalla “Parco eolico Nardò srl” che a sua volta recepiva tre precedenti interventi per i quali, con determinazioni dirigenziali, era stata disposta l’assoggettabilità a Via”.
La procedura di Via, quindi, dovrà essere attivata dalla stessa società proponente il progetto, cosa tra l’altro già richiamata ufficialmente dallo stesso settore Ambiente del Comune di Nardò che nei giorni scorsi aveva segnalato alla Regione la necessità di “verificare attentamente gli impatti di natura paesaggistica con particolare riferimento al Parco naturale regionale di Portoselvaggio e Palude del Capitano”.
“La decisione del settore Ecologia della Regione – ha detto ancora Natalizio – è un’importante risultato perché consentirà una attenta valutazione sull’impatto che questi impianti avranno sull’identità del paesaggio, che è la ragione principale che ha indotto l’amministrazione di Nardò a determinarsi in Consiglio comunale contro l’installazione degli aereogeneratori. C’è da dire che l’assoggettabilità a Via riveste maggiore importanza alla luce del fatto che, al di là delle decisioni politiche, il progetto sta comunque proseguendo il suo iter amministrativo, come per legge. Spetterà ora alla competente autorità adempiere alla Valutazione di impatto Ambientale attraverso un comitato scientifico composto anche da professionalità del mondo dell’Università. Il mio auspicio è che l’identità del paesaggio neritino, al temine dell’iter di Via, sia salvaguardato a tutela di uno sviluppo turistico sostenibile, basato sulle risorse ambientali, storiche e paesaggistiche, che il territorio di Nardò ormai ha avviato”.

*_RIMINI – TORNA ALLA FIERA LA QUARTA EDIZIONE DI DOMUSLEGNO_*

_Tratto da Bologna.repubblica.it_

23/11/07 – *Rimini* – Inaugurerà sabato 24 novembre alla Fiera di Rimini la quarta edizione di DomusLegno, il salone dei semilavorati, dei componenti per l’edilizia, degli accessori, dei prodotti finiti e dell’arredo urbano in legno.
La manifestazione che si rivolge ad ingegneri, architetti, geometri e fruitori del prodotto, occuperà 14 mila metri della Fiera di Rimini (Pad. D1-D2-D3) e sarà in corso in contemporanea al Sia Guest, fino a martedì 27 novembre.
Al centro dell’edizione 2007, la costruzione in quattro giorni di una casa in legno e la nuova sezione dedicata al costruire sano, alla bioedilizia e alle energie rinnovabili.
Molti gli incontri all’interno di un’articolata offerta didattico-seminariale.
I corsi DomusLegno si svolgono in collaborazione con le Associazioni di categoria, gli Ordini e i Collegi professionali e sono tenuti da specialisti e cultori della materia di diverse Università italiane. Hanno contenuti didattici articolati attorno ai principali temi delle costruzioni di legno: dal progetto e calcolo di solai e tetti, al consolidamento e restauro, al progetto dell’edilizia residenziale di legno, fino alle più impegnative strutture di legno lamellare di grande luce e al calcolo in zona sismica. I partecipanti prenderanno diretto contatto con gli espositori ed avranno modo di apprezzare sul posto i significati ed i vantaggi del costruire con il legno

*_CARBONE: BLITZ GREENPEACE A CONSIGLIO REGIONALE SARDO_*

_Tratto da Repubblica.it_

23/11/07 -*Regione Sardegna* – Un gruppo di militanti di Greenpeace ha scalato stamane il palazzo del Consiglio regionale della Sardegna per protestare contro i contenuti del piano energetico regionale adottato dalla Giunta Soru. Il blitz è scattato stamane poco prima delle 7: mentre una schiera di militanti dell’associazione ambientalista presidiava l’ingresso principale del palazzo di Via Roma a Cagliari esibendo sacchetti di carbone e uno striscione con la scritta “Soru, il carbone uccide il clima”, quattro climbers si sono arrampicati lungo la parete esterna della tromba delle scale. Uno dei militanti è riuscito a raggiungere il tetto e ad assicurare le corde, prima di essere fermato dalle guardie giurate che presidiano il palazzo 24 ore su 24. Uno dei vigilantes ha buttato giù la corda, vanificando il tentativo degli altri tre arrampicatori di guadagnare il tetto e issare un secondo striscione con scritto “Stop al carbone, sì all’eolico”. Le guardie giurate hanno raggiunto il tetto attraverso le scale interne del palazzo. Sul posto sono poi intervenute tre vetture della polizia. Al momento, secondo quanto risulta a Greenpeace, uno dei climbers si trova ancora all’interno del palazzo. L’organizzazione ambientalista terrà una conferenza stampa alle 16 sulla nave “Artic Sunrise”, ormeggiata da ieri sera lungo il molo Sanità, nel porto di Cagliari.

*_”SCONTI SULLE BOLLETTE DEI PUGLIESI”_*

_Tratto da Espresso.repubblica.it_

22/11/07 -*Regione Puglia* – Vendola sull´energia: produciamo più di quanto consumiamo “Diamo all´Italia il 60 per cento della corrente prodotta: ci deve una contropartita”. “No al nucleare, sul quale siamo fuori tempo massimo, e sì alle fonti rinnovabili”
No al nucleare, sì alle fonti rinnovabili. Ma la generosità della Puglia nella produzione di energia deve avere un corrispettivo nell´abbattimento delle bollette. Il governatore pugliese, Nichi Vendola, presenta il conto di «una Regione che produce per tre volte l´energia che consuma». Ovvero la filosofia di fondo del Pear: il piano energetico regionale, prossimo alla presa d´atto del consiglio regionale nella seduta del 28 novembre dopo il rinvio decretato dall´assemblea legislativa due giorni fa.
L´occasione per Vendola di rilanciare una vecchia idea è l´inaugurazione di Energea, il salone specializzato sulle fonti rinnovabili e sul risparmio energetico che si tiene nel quartiere della Fiera di Foggia. «Credo che dovremmo avere la forza, crescendo, di porre un problema al governo nazionale: se la Puglia offre al sistema Paese il 60 per cento dell´energia che produce, dovrebbe avere in cambio un abbattimento della bolletta». Vendola fa sapere che la Puglia non si tirerà indietro, puntando però su sole e vento. Quindi fotovoltaico ed eolico. «Pensiamo di far passare la Puglia dall´attuale potenza di eolico installata, circa 600 megawatt, fino a 1.500 megawatt, che può essere un patrimonio straordinariamente importante per il nostro parco energetico. Coloro che immaginano uno sviluppo fatto solo si orecchiette e bel mare – ha aggiunto il governatore – fanno un calcolo sbagliato. E allora la Puglia, che già è un polo energetico fondamentale e che purtroppo lo è in settori che hanno anche effetti devastanti dal punto di vista dell´inquinamento, si candida a diventare uno dei poli principali d´Europa in termini di energie rinnovabili, non soltanto un´alternativa all´inquinamento che purtroppo i combustibili fossili producono, ma che hanno anche un indotto dal punto di vista dell´innovazione, dei processi di innovazione dal punto di vista anche dell´industria della componentistica».
Sole e vento, insomma. «Siamo questo e dobbiamo essere in grado di non subire la vergogna che i paesi che non hanno né sole né vento sfruttano l´energia solare ed eolica già da molto tempo. Oggi la Puglia è il primo produttore di energia eolica d´Italia». Se questa è la rotta, per il nucleare, che pure fa capolino nel dibattito nazionale, la strada pugliese è ostruita. «Siamo fuori tempo massimo», avverte Vendola. «Non abbiamo la possibilità, fortunatamente dico io, di impiantare un ciclo che avrebbe bisogno di 15 o di 20 anni per essere impiantato. Abbiamo fatto una pessima esperienza perché le centrali di Caorso, di Montalto di Castro erano archeologia industriale, erano i brevetti che gli Stati Uniti d´America non mettevano più in funzione». Ma non è solo una questione di tempi. Vendola lo ribadisce prendendo spunto dal vicino caso di Scanzano: «Negli Usa, come in Francia e in Italia, il problema fondamentale, dove si smaltiscono le scorie radioattive, non ha mai avuto una risposta. Vorrei ricordare, soprattutto all´ex presidente del Consiglio Berlusconi, il quale ha addirittura scritto che il nucleare è l´unica alternativa e che le energie rinnovabili sono sostanzialmente un palliativo, vorrei ricordare che appena ieri abbiamo avuto tutti un confronto drammatico sulla discarica in Lucania su cosa fare a Scanzano, perché quell´argomento dell´abbattimento di una radioattività che ha decine di migliaia di anni, se non addirittura milioni di anni, non è mai stato risolto. Quindi, per quanto mi riguarda, se si intende continuare la ricerca, bisogna farlo sempre».
Come il caso della ricerca sul carbone pulito che da presidente Vendola consentirà per l´Ansaldo caldaie di Gioia del Colle. «Nell´attualità del nostro sistema – ha concluso – la grande chance è rappresentata dall´eolico, dal solare termico e dal fotovoltaico, alle biomasse e dal risparmio energetico: questo è un modo corretto di affrontare il problema». Piero ricci

*_AMBIENTE: TOSCANA, MIGLIORATA QUALITA’ ARIA_*

_Tratto da Agi_

22/11/07 – *Firenze* – La qualità dell’aria è migliorata in Toscana dal 2005 ad oggi (confronto tra il periodo gennaio-ottobre) passando da 780 a 615 superamenti del valore limite di 50 microgrammi/metrocubo in 24 stazioni di misura distribuite su tutto il territorio regionale. La Regione, pero’, non si adagia su questi risultati e rilancia per il triennio 2008-2010 con nuovi interventi per i quali sono stati gia’ previsti in bilancio quasi 28 milioni di euro. A queste risorse se ne potrebbero aggiungere altre, fino ad un ammontare di circa 43 milioni, grazie ad un Accordo di programma con il Ministero dell’ambiente (che ha previsto di destinare alle Regioni, per la lotta all’inquinamento atmosferico, 70 milioni di euro nel triennio 2006 – 2008, con un tetto massimo di 15 milioni a Regione). “Il nostro impegno per contrastare le emissioni di polveri sottili e altri fattori inquinanti e’ forte – spiega l’assessore regionale all’Ambiente, Anna Rita Bramerini – e si articola su piu’ fronti. Nei bilanci pluriennali, grazie al Piano Regionale di Azione Ambientale (PRAA) abbiamo gia’ destinato alla lotta all’inquinamento una fetta importante delle risorse regionali, esattamente 27.985.500 euro dei quali circa 14.863.000 nel 2008, 6 milioni e 500 mila nel 2009 e altri 6 milioni e 500 mila nel 2010. Di queste risorse fanno parte anche i 7 milioni di euro previsti dal Programma finanziario degli interventi per la valorizzazione ambientale in favore dell’area metropolitana fiorentina, un’area che presenta maggiori criticita’ rispetto al resto del territorio regionale e per questo e’ stata oggetto di un provvedimento specifico”. Oltre a queste ci sono risorse ‘indirette’, cioe’ previste in strumenti diversi dal PRAA, ma che contribuiranno a migliorare la qualita’ dell’aria. Si tratta di interventi, come la tramvia nell’area fiorentina, che servono per migliorare la mobilita’ urbana ma anche per ridurre le emissioni, oppure azioni per promuovere il risparmio energetico o le energie rinnovabili. “In tutto – precisa l’assessore – queste risorse indirette ammonteranno a 83 milioni di euro entro il 2010, una cifra che parla da sola e conferma che le politiche per il miglioramento della qualita’ dell’aria, oltre ad essere trasversali e coinvolgere piu’ settori, sono una delle priorita’ che la Regione Toscana si e’ data”. (AGI)

*_ECO-ENERGIA:PROVINCIA MACERATA VIRTUOSA, 144 PANNELLI SOLARI_*

_Tratto da Ansa_

22/11/07 – *Roma*- La Provincia di Macerata ha da poco installato, presso la propria sede, un impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica. Sono 144 i pannelli solari montati sul tetto della struttura. Nell’edificio si trovano gli assessorati all’Ambiente, all’Urbanistica, ai Servizi Sociali e Sport, nonche’ la Polizia provinciale e la sala convegni dotata di moderne attrezzature multimediali. Per ogni anno di funzionamento l’impianto produce oltre 23 mila kWh, coprendo circa il 30% del fabbisogno dell’intero stabile con un consistente risparmio in bolletta. Il progetto e’ stato finanziato dalla stessa Provincia con un proprio stanziamento di 100 mila euro. L’iniziativa si inserisce nell’ambito delle azioni dell’Ente a favore dell’uso delle fonti alternative di energia e per il risparmio energetico. In precedenza, tale intervento e’ stato compiuto anche su un altro edificio di sua propriete’: l’Istituto tecnico per geometri Bramante di Macerata.

*_BENEVENTO: L’ENERGIA A SCUOLA CON IL PROGETTO DELL’ASEA_*

_Tratto da Primapress.it_

22/11/07 – *Benevento* – Con l’incontro di mercoledì 28 novembre, l’Agenzia ASEA conclude presso il comune di Foiano di Val Fortore, la prima fase del progetto “L’Energia va a scuola”. La promozione da parte dell’Agenzia partecipata dalla Provincia di Benevento che si occupoa di energia con una nuova visione dello sviluppo basato sulla sostenibilità delle fonti rinnovabili e del risparmio energetico ha ottenuto forte interesse. Lo comunica il presidente dell’ASEA Antonio Calzone. Nel corso dei quattordici incontri finora realizzati sono stati coinvolti quasi mille alunni delle classi elementari e diverso personale docente degli Istituti aderenti all’iniziativa. Il progetto si è rilevato coinvolgente per i bambini, che hanno realizzato, prima degli incontri, lavori di laboratorio. Molto apprezzati sono stati la metodologia e gli strumenti didattici adottati ed altresì le tematiche affrontate. Gli alunni hanno dimostrato uno spiccato interesse per le tematiche trattate ed hanno assunto la consapevolezza di essere loro stessi i protagonisti delle inevitabili scelte che le giovani generazioni dovranno compiere, a breve, per la salvaguardia del nostro pianeta. Il personale docente ha evidenziato la necessità di proseguire la collaborazione fra le scuole e l’Agenzia. Come da programma, dal mese di febbraio partirà la seconda fase del progetto che vedrà la realizzazione di altri 25 incontri. Inoltre con il nuovo anno l’iniziativa progettuale si estenderà, naturalmente con approcci e modalità diverse, anche alle scuole superiori. Infine, segnaliamo che a partire dal mese di gennaio l’ASEA organizzerà dei seminari aperti ai cittadini presso i comuni della provincia, allo scopo di fornire ad amministratori, associazioni, imprese e cittadini la conoscenza delle politiche e degli strumenti per promuovere il risparmio energetico e le energie rinnovabili. (PRIMA

*_IN ARRIVO LA “DOMENICA ECOLOGICA” DELLA TOSCANA_*

_Tratto da Greenreport.it_

22/11/07 – *Firenze* – Domenica 25 novembre il 44% dei cittadini toscani saranno coinvolti nella prima ‘Domenica ecologica’ della Toscana, iniziativa promossa dalla Regione insieme con i Comuni che hanno sottoscritto l’Accordo 2007-2010 per la riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti e la prevenzione di fenomeni di inquinamento atmosferico. Venticinque i Comuni, tra cui tutte le città capoluogo di provincia, che hanno aderito all’iniziativa ed hanno garantito che almeno dalle 10 alle 17 (ma c’è anche chi ha esteso l’orario in maniera significativa) nei centri urbani del loro territorio comunale non circoleranno veicoli a motore. Il blocco vale per tutti, anche per i motori Euro 4, ad eccezione dei mezzi di soccorso ed emergenza.
«La Domenica ecologica – ha spiegato l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini (Nella foto) – è una giornata di sensibilizzazione contro l’inquinamento dell’aria. Servirà a promuovere uno stile di vita che prescinde dall’uso dell’auto ma anche a far conoscere i contenuti più importanti dell’Accordo contro l’inquinamento atmosferico, un’intesa che vede 30 amministrazioni comunali toscane in prima fila nella lotta alle emissioni». Tra le iniziative previste dai PAC (Piani di azione comunali) ci sono l’uso di filtri per i tubi di scappamento degli autobus, misure per fluidificare il traffico, favorire l’uso dei mezzi pubblici ed il ricambio delle caldaie più vecchie, dato che gli impianti termici possono contribuire fino al 50% all’inquinamento dell’aria.
La Regione ha distribuito ai Comuni, con l’Accordo, circa 4 milioni e mezzo di euro, di questi fondi circa il 5% sarà utilizzato domenica 25. I comuni che hanno aderito alla domenica ecologica sono Arezzo, Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Capannori, Carrara, Cascina, Firenze, Grosseto, Lastra a Signa, Lucca, Massa, Montecatini Terme, Montale, Pisa, Pistoia, Porcari, Pontedera, Prato, S. Croce sull’Arno, Scandicci, Sesto Fiorentino, Siena, Signa e Viareggio. Livorno ed Empoli hanno sposato la filosofia della ‘Domenica ecologica’, che proporranno in un’altra data a causa della concomitanza con altre iniziative. Le aree coinvolte rappresentano il 12% del territorio toscano, ma sono le più densamente abitate e da sole ospitano quasi la metà della popolazione regionale. Per l’occasione la Regione ha creato lo slogan ‘Prendiamo aria’, che evoca la necessità di respirare aria più pulita e invita a ‘prendere fiato’ e immaginare uno stile di vita più sostenibile.
Qualcuno giustamente osserverà che un giorno senz’auto è una goccia in mare e sono in molti quelli che ritengono addirittura inutili iniziative di questo genere. E l’assessore Bramerini non ha eluso questo aspetto: «Un giorno di stop ai veicoli a motore non basta per incidere sulle emissioni, ma è un segnale che mostra la crescente sensibilità della nostra regione per la tutela dell’ambiente e della salute dei cittadini. Sono soddisfatta dato che quasi tutti i Comuni firmatari dell’Accordo contro l’inquinamento atmosferico hanno aderito all’iniziativa. Poche le eccezioni e tutte motivate. Questa era solo la prima edizione della ‘Domenica ecologica’ toscana, ma non escludo di ripetere l’iniziativa e perfino di renderla annuale».
Iniziative, dunque, che possiamo definire promozionali e simboliche, alle quale quindi devono far seguito azioni cogenti. La Regione, tra l’altro, ha colto l’occasione per fornire gli ultimi dati sulla qualità dell’aria, che è migliorata in Toscana dal 2005 ad oggi (confronto tra il periodo gennaio-ottobre) passando da 780 a 615 superamenti del valore limite di 50 microgrammi/metrocubo in 24 stazioni di misura distribuite su tutto il territorio regionale. Sono state 8, tra le 22 postazioni attive, quelle che hanno superato la soglia di legge dei 35 sforamenti, una percentuale del 36%. Nel 2006 il numero totale degli sforamenti è diminuito, passando da 780 a 707, ma le stazioni che hanno superato i 35 sforamenti sono state 10 su 23, il 43%. Nel 2007, infine, gli sforamenti sono stati in tutto 615. E solo 7 delle 24 stazioni attive hanno ! oltrepassato la soglia dei 35 sforamenti, il 29%, con un miglioramento su tutta la linea.
La strada però è lunga e per questo la Regione rilancia per il triennio 2008-2010 nuovi interventi per i quali sono stati già previsti in bilancio quasi 28 milioni di euro. A queste risorse se ne potrebbero aggiungere altre, fino ad un ammontare di circa 43 milioni, grazie ad un Accordo di programma con il Ministero dell’ambiente (che ha previsto di destinare alle Regioni, per la lotta all’inquinamento atmosferico, 70 milioni di euro nel triennio 2006 – 2008, con un tetto massimo di 15 milioni a Regione).
«Il nostro impegno per contrastare le emissioni di polveri sottili e altri fattori inquinanti è forte – spiega l’assessore regionale all’Ambiente Anna Rita Bramerini – e si articola su più fronti. Nei bilanci pluriennali, grazie al Piano Regionale di Azione Ambientale (PRAA) abbiamo già destinato alla lotta all’inquinamento una fetta importante delle risorse regionali, esattamente 27.985.500 euro dei quali circa 14.863.000 nel 2008, 6 milioni e 500 mila nel 2009 e altri 6 milioni e 500 mila nel 2010. Di queste risorse fanno parte anche i 7 milioni di euro previsti dal Programma finanziario degli interventi per la valorizzazione ambientale in favore dell’area metropolitana fiorentina, un’area che presenta maggiori criticità rispetto al resto del territorio regionale e per questo è stata oggetto di un provvedimento specifico».
Oltre a queste ci sono risorse ‘indirette’, cioè previste in strumenti diversi dal PRAA, ma che contribuiranno a migliorare la qualità dell’aria. Si tratta di interventi, come la tramvia nell’area fiorentina, che servono per migliorare la mobilità urbana ma anche per ridurre le emissioni, oppure azioni per promuovere il risparmio energetico o le energie rinnovabili. «In tutto – precisa l’assessore – queste risorse indirette ammonteranno a 83 milioni di euro entro il 2010, una cifra che parla da sola e conferma che le politiche per il miglioramento della qualità dell’aria, oltre ad essere trasversali e coinvolgere più settori, sono una delle priorità che la Regione Toscana si è data».

*_VERSO IL REGISTRO REGIONALE DELLE EMISSIONI DI CO2_*

_Tratto da Intoscana.it_

21/11/07 – *Pisa* – Il decalogo della sostenibilità, cioè “La sostenibile leggerezza della Toscana”, mette al terzo punto lo sviluppo di fonti energetiche rinnovabili e l’istituzione di un registro regionale delle emissioni di CO2. In sostanza vengono accolti i tre obiettivi europei al 2020: riduzione del 20% delle emissioni di gas serra (7,2 milioni di tonnellate di CO2 in meno all’anno), produzione del 40% dell’energia elettrica e il 12 % di quella termica da fonti rinnovabili (con abbattimento di altri 2 milioni di tonnellate di gas serra), riduzione del 20% dei consumi energetici (risparmio di altre 5,2 milioni di tonnellate di gas serra). Le prime scadenze sono fissate al giugno 2008: entro quella data dovrà essere approvato il regolamento per rendere obbligatoria l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda sulle nuove costruzioni e su quelle che saranno ristrutturate. Se questi sono i tempi e vogliamo rispettarli, è necessario partire da subito con un’azione sul territorio in cui giocano un ruolo da protagonisti anche gli enti locali. In questo quadro, appare quanto mai opportuno il convegno organizzato dall’assessorato all’ambiente e politiche energetiche della provincia di Pisa. “Programmazione energetica sostenibile” è il titolo dell’evento che si svolgerà il prossimo 1 dicembre, presso la sala consiliare della provincia alle 9,15. Il convegno, presieduto dall’assessore all’ambiente Valter Picchi, vedrà la partecipazione, tra gli altri, di: Walter Grassi (direttore del dipartimento di energetica, Università di Pisa): “Energia e territorio: un approccio metodologico”. Enrico Bonari (vice-direttore Scuola superiore S. Anna-Pisa): “Colture dedicate per la produzione di biomasse a destinazione energetica”. Marco Filippeschi (deputato): “Le politiche per l’idrogeno”. Ali Rahimian (presidente parco eolico monte Vitalba): “Parco eolico monte Vitalba: un’esperienza positiva”. Romano Battaglia (presidente agenzia energetica provincia di Pisa): “Risparmio energetico domestico”, Antonella Malloggi (sindaco di Vicopisano): “Bioedilizia”. Le conclusioni del convegno saranno affidate aall’assessore regionale Anna Rita Bramerini.

*_RISPARMIO ENERGETICO PER LA PALESTRA DI OCCHIEPPO INFERIORE_*

_Tratto da Provincia.biella.it_

21/11/07 – *Biella* – Il “patto biellese per l’energia ed il clima” sottoscritto nell’aprile scorso tra Provincia di Biella, comune di Occhieppo Inferiore e Cordar energia comincia a dare i suoi frutti concreti.
La diagnosi energetica della palestra comunale, presentata in una conferenza stampa dall’assessore provinciale all’ambiente Davide Bazzini, dal sindaco di Occhieppo Inferiore Osvaldo Ansermino e dall’amministratore delegato di Cordar Energia Alberto Prospero, ha dato indicazioni concrete per poter effettuare un notevole risparmio energetico.
La palestra (costruita negli anni 70) , secondo questa diagnosi, si presenta con una serie di problemi energetici: scarsa capacità isolante delle finestre, scarso isolamento del tetto e delle pareti, caldaie obsolete e sovradimensionate.
Il Comune senza spendere un euro per gli investimenti potrà, con il ricavato della riduzione dei consumi energetici e l’utilizzo di un apposito fondo di Cordar energia, provvedere alla coibentazione del tetto (risparmio di 1500 euro all’anno), alla sostituzione della caldaia e dei serramenti.
La diagnosi energetica fornisce tutti i dettagli tecnici per eseguire i lavori nel migliore dei modi e presenta anche tabelle di confronto dei costi e benefici in funzione degli interventi
A questi interventi si può abbinare l’installazione di un impianto solare termico per la produzione di acqua calda sanitaria.
“Il patto per l’energia ed il clima – ha detto Bazzini – permette effetti positivi sul piano economico (si spende meno a vantaggio di tutta la comunità), sul piano ambientale (si utilizza energia pulita), sul piano sociale (si danno numerose occasioni di lavoro per l’adeguamento e la sostituzione di impianti)”.
Il sindaco Ansermino, dopo aver giudicato positivo il rapporto fra Comune e Provincia, ha dichiarato che la sua amministrazione sta conducendo una politica molto attenta alle azioni antinquinamento che si concretizzeranno anche con nuove rotonde e limitazioni del traffico.
Infine l’assessore Bazzini ha fatto un appello ai comuni (sono già 22 quelli che hanno firmato il patto) a utilizzare questa opportunità delle diagnosi energetiche sugli edifici pubblici.

*_VERSO UN NUOVO PIANO ENERGETICO REGIONALE LAZIALE_*

_Tratto da Regione.lazio.it_

21/11/07 – *Regione Lazio* – «Entro febbraio 2008 dovremo arrivare alla definizione di un piano regionale energetico che possa veramente accelerare il percorso di questa regione verso uno sviluppo sostenibile attraverso le fonti energetiche alternative».
Il Presidente Marrazzo, intervenendo all’iniziativa che nella sede della Giunta regionale ha presentato la bozza di “piano regionale energetico” redatta dall’Enea, ha voluto stabilire un punto di arrivo della fase di confronto che si è appena aperta con le parti sociali, gli esperti, i movimenti ambientalisti e i cittadini.“
Non si può pensare di raggiungere obiettivi tanto ambiziosi senza una politica di educazione e di coinvolgimento dei cittadini e di tutto il mondo delle imprese” ha proseguito il Presidente. “Con il nostro Dpfr – ha chiarito Marrazzo – che si riferisce ad un’idea di “Regione verde”, abbiamo già invertito la rotta politica e investito nelle energie rinnovabili ma con l’obiettivo prioritario di inserire questi fondi in una strategia complessiva che accorci la filiera tra ricerca e mondo produttivo e favorisca i processi di innovazione”.
Quella presentata in Regione è una bozza di piano energetico che si sviluppa su un’idea di regione dal 2012 al 2020 e che scommette su tre cardini; quelli che scaturiscono da un adeguamento alle normative europee: il risparmio energetico, lo sviluppo delle fonti alternative e la diffusione e l’investimento sulle nuove tecnologie.

*_VARAZZE:DOMANI SI INAUGURA L’IMPIANTO SOLARE TERMICO_*

_Tratto da Savona news_

21/11/07 – *Varazze* (Savona) – Domani, giovedì 22 novembre, in occasione dell’ l’inaugurazione del nuovo impianto solare termico, si terranno a Varazze alcune iniziative sul tema dell’energia che coinvolgeranno le scuole, la mattina, e la cittadinanza, il pomeriggio, con il seguente programma:
Alle ore 11 la Scuola Primaria di Vai Camogli parteciperà all’incontro sulle fonti di energia ed il risparmio energetico, per gli alunni delle classi quarte e quinte, a cura di Luigi de Concilio, Responsabile Enel Comunicazione Piemonte, Valle d’Aosta e Liguria.
L’intervento sarà seguito dalla distribuzione a tutti gli alunni della scuola primaria di lampadine a basso consumo fornite da Enel al Comune di Varazze.
Alle ore 17, presso il campo di atletica Ernesto Botta, in località Parasio, avverrà l’inaugurazione del nuovo impianto solare termico.
L’evento è organizzato dall’Assessorato all’Ambiente del Comune di Varazze in collaborazione con Atletica Varazze.
L’impianto, che fornirà acqua calda agli spogliatoi e docce degli atleti, è stato realizzato con il contributo dell’Amministrazione comunale, sulla base di un progetto di ARE Liguria (Agenzia Regionale per l’Energia). Si tratta del primo impianto solare realizzato nel Comune di Varazze; la sua realizzazione costituisce quindi un importante passo verso l’utilizzo di energia pulita a Varazze.
In occasione dell’inaugurazione, sono previste prove di avviamento sportivo all’atletica leggera per ragazzi: corse, salti, lanci. Seguirà un piccolo rinfresco.
Per informazioni contattare: Città di Varazze – Assessorato all’Ambiente, Viale Nazioni Unite 5, Varazze
tel. 0199390.1-9390217 email : giulioalluto@comune.varazze.sv.it

Centro per l’educazione allo Sviluppo Sostenibile Riviera del Beigua
Piazza Sisto IV 4 17012 Albissola Marina (SV)
Tel. 019487653 Fax 0194003169 e-mail info@cearivierabeigua.it

*_PROGETTO FOTOVOLTAICO:PREMIATE SCUOLE GELESI_*

_Tratto da Tg10.it_

20/11/07 – *Gela* (Caltanissetta) – Terzo posto per l’istituto per geometri “Ettore Majorana” e la media San Francesco di Gela al concorso “Sicilia Educarsi al futuro”. Tra le 86 scuole siciliane partecipanti gli studenti gelesi hanno progettato, realizzato e costruito un impianto fotovoltaico che puo’ essere smontato e trasportato da una scuola all’altra allo scopo di effettuare giornate di studio sulle fonti rinnovabili.Il progetto inoltre prevede un percorso didattico sulla conversione fotovoltaica dell’energia e sugli impianti oggi disponibili per le nostre case. La cerimonia di premiazione si e’ svolta ieri a Castello Utveggio a Palermo alla presenza dell’assessore regionale all’industria Giovanna Candurra. Gli studenti gelesi sono stati premiati con 5 mila euro per avere realizzato, in rete con tre scuole,un progetto didattico di casa intelligente e ecologica,completo di ogni particolare:strutture, tecnologie, materiali, risparmio di energia ed acqua,integrazione di solare termico e fotovoltaico.

*_L’IDEA: I VETTESI PAGHINO MENO LA CORRENTE ELETTRICA_*

_Tratto da Redacon.radionova.it_

20/11/07 – *Vetto* (Reggio Emilia) – In funzione la nuova centralina sul fiume. La minoranza “pagare meno sarebbe un incentivo a questo tipo di impiego” “E gioverebbe all’immagine dell’area montana” .
In funzione la centrale idroelettrica in località Molino della Rocca. E ora, Vetto paese, utilizza energia pulita. L’investimento di un provato è stato così capace di arrivare a produrre energia per una buona quota della domanda vettese.
“Il merito – scrive la minoranza vettese al sindaco – è prima di tutto degli imprenditori che ne hanno curato la realizzazione, sobbarcandosene i costi, e ne portano avanti la gestione. Ma va anche riconosciuto che i diversi proprietari dei terreni attraversati dall’elettrodotto si sono resi disponibili ad accollarsi la relativa “servitù”, con un indennizzo che non li ripaga certo degli obblighi assunti, dimostrando con ciò piena ed encomiabile consapevolezza verso l’importanza di poter ottenere energia da fonti rinnovabili.
E dopo aver auspicato una pacifica convivenza tra i diversi usi del fiume e l’ipotesi di installazione di impianti fotovoltaici sui tetti del Municipio, il gruppo guidato da Gianni Ferrari chiede al sindaco “di ottenere dall’Enel un qualche beneficio tariffario per gli utenti del nostro territorio, visto che la vicinanza della Centrale idroelettrica dovrebbe ridurre le dispersioni di energia nella fase di trasporto”.
“Sarebbe anche un modo – prosegue l’interpellanza – per valorizzare il fatto che qui si sta utilizzando energia “pulita”, un riconoscimento che non dispiacerebbe certo alla nostra comunità, e ne rinsalderebbe anzi l’identità intorno al suo bel fiume, e gioverebbe anche all’immagine complessiva dell’area montana. Potrebbe altresì funzionare da incoraggiamento e stimolo per tutti coloro che si stanno indirizzando verso strumenti e metodiche che in campo energetico impiegano le fonti rinnovabili”.

*_DALLA BAVIERA ALL’ALTO ADIGE: CONVEGNO AL TIS AUMENTARE IL BENESSERE, PROTEGGERE L’EQUILIBRIO AMBIENTALE, MA COME?_*

_Tratto da Klimahaus_

20/11/07 – *Bolzano* – Da sempre l’Alto Adige è il ponte attraverso cui la Baviera si fa conoscere al mercato italiano, mentre la Baviera per l’Alto Adige è un punto d’osservazione per la tecnologia e l’innovazione italiana. Bayern Innovativ e TIS innovation park hanno organizzato un convegno rivolto in particolar modo a imprenditori nell’edilizia, ingegneri, architetti, operatori del wellness, costruttori e progettisti. L’evento si terrà il 22 e 23 novembre al TIS innovation park e farà il punto su edilizia, energia e benessere, grandi settori che rappresenta un’importante realtà economica, sia per la Baviera che per l’Alto Adige. L’evento offre a tutti gli imprenditori bavaresi e altoatesini una piattaforma straordinaria per il trasferimento di idee ed esperienze e per l’inizio di nuovi rapporti commerciali. Dura due giorni ed è possibile prenotare incontri one-to-one con gli esperti del Bayern Innovativ. È prevista anche una cena riservata ai partecipanti.
Ospiti illustri: Josef Nassauer, Direttore di Bayern Innovativ; Norbert Lantschner, Direttore dell’Agenzia CasaClima, Ugo Sasso, Architetto e Presidente dell’Istituto nazionale di Bioarchitettura; Werner Haase dello Studio di architettura Werner Haase di Karlstadt; Gerhard Hausladen, Professore di Clima Edilizia e Impianti di casa, Politecnico di Monaco di Baviera.
Emilia Müller, Ministro bavarese per l’economia, per le infrastrutture, per il traffico e per le tecnologie di Monaco di Baviera e Luis Durnwalder, Presidente della Giunta Provinciale di Bolzano, terranno il discorso di apertura. All’inaugurazione dell’evento saranno presenti anche Luisa Gnecchi, Assessora all’Innovazione della Provincia di Bolzano e Maurizio Bergamini Riccobon, Direttore della Ripartizione Innovazione, ricerca e sviluppo e cooperative. Per informazioni e iscrizioni: www.tis.bz.it.

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Rinnovabili • Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie

Incentivi fotovoltaico, tutti i bonus 2024 per privati e famiglie

Dal reddito energetico ai nuovi incentivi per l’autoconsumo virtuale, dal bonus fotovoltaico al 50% ai contributi regionali. Ecco una guida completa ed aggiornata a tutti gli incentivi dedicati al fotovoltaico in Italia per famiglie e privati

Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie
Guida agli incentivi per il fotovoltaico residenziale 2024

Guida completa e aggiornata agli incentivi statali e regionali per il fotovoltaico 2024

Anche nel 2024, in Italia, i privati cittadini possono dotarsi di un impianto fotovoltaico facendo affidamento su una serie di sussidi dedicati, dai bandi regionali ai contributi statali. Abbiamo raccolto tutti gli incentivi al fotovoltaico 2024 in una guida, per offrire una panoramica completa e aggiornata degli strumenti di agevolazione finanziaria e fiscale attualmente in vigore e delle modalità per accedervi.

Incentivi al fotovoltaico 2024 per privati e famiglie: bonus e contributi statali

Tra fine del Superbonus 110% e nuove configurazioni dell’energy sharing, i regimi incentivanti per il fotovoltaico dei privati cittadini stanno mutando rapidamente. Oggi la tendenza generale è quella di premiare gli impianti solari in autoconsumo e mettere in campo nuovi strumenti contro la povertà energetica. Dagli ecobonus edilizi “rimaneggiati” al pannelli solari gratuiti per le famiglie a basso reddito, ecco come stanno cambiando gli incentivi per il fv residenziale.

Fotovoltaico gratuito, i contributi del Reddito Energetico (ISEE) 

Una delle grandi novità in tema di incentivi statali al fotovoltaico domestico è il Reddito energetico nazionale 2024. La misura permette di ottenere, per alcune fasce economiche della popolazione, pannelli fotovoltaici domestici in maniera gratuita grazie ad un contributo in conto capitale. Con l’obiettivo più ampio di riuscire a realizzare nell’arco di due anni – il 2024 e il 2025 – circa 31mila impianti solari residenziali al servizio di famiglie in condizione di disagio economico. Budget stanziato per il biennio: 200 milioni di euro.

Beneficiari: possono fare richiesta del Bonus Fotovoltaico Reddito Energetico tutti i nuclei familiari con ISEE inferiore a 15.000 euro; oppure inferiore a 30.000 euro ma con almeno 4 figli a carico. L’incentivo è destinato al Soggetto realizzatore dell’impianto.

Tempistiche: le domande per gli incentivi possono essere presentate dal 5 luglio 2024 fino al 31 dicembre 2024, o fino ad esaurimento fondi. Dopo solo 24 ore gli 80 milioni destinati alle Regioni del Sud e le Isole sono andati esauriti. Ad oggi rimangono unicamente quelli per il resto dell’Italia.

Tipologia di intervento: Il bonus Reddito energetico 2024 incentivata i sistemi fotovoltaici residenziali su coperture e/o superfici di edifici con taglia compresa tra 2 e 6 kWp. Il contributo prevede una quota fissa massima di 2.000 euro più una quota variabile di 1.500 euro per ogni kW di potenza installata. Le agevolazioni previste dal Reddito Energetico Nazionale non sono cumulabili con altri incentivi pubblici.

Come fare domanda: L’istanza per il Reddito energetico deve essere inoltrata direttamente dalla piattaforma dedicata del Gse (Gestore dei Servizi energetici), previa iscrizione o identificazione con SPID. L’installazione di moduli fotovoltaici sul tetto va considerata manutenzione ordinaria e pertanto ricade nelledilizia libera che non richiede nessuna autorizzazione o atto amministrativo necessario per procedere immediatamente.

Fotovoltaico gratuito, i contributi del Reddito Energetico (ISEE) 

Bonus Fotovoltaico 50%  

Noto anche come Bonus Casa 50% o Bonus Ristrutturazione, questo contributo permette di portare in detrazione il 50% delle spese sostenute (bonifici effettuati) in caso di interventi di ristrutturazione edilizia. Ma nella lista di lavori rientra anche l’acquisto e l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali.

Beneficiari: Possono portare in detrazione le spese sia i proprietari di singole unità abitative, sia i condomìni per le parti in comune.

Tempistiche: le agevolazioni per i pannelli fotovoltaici rimarranno in vigore fino al 31 dicembre 2024 (salvo proroghe).

Tipologia di interventi:  La detrazione fiscale si applica sulla spesa per impianti fv su tetto, balconi e persino le facciate degli immobili, sistemi di accumulo compresi. Coperto anche anche un eventuale ampliamento dell’impianto solare a patto che la potenza di picco resti sotto i 20 kW. Limite massimo di spesa: 96.000 euro per ciascuna unità immobiliare. Questo incentivo permette ancora di optare tra cessione del credito o sconto in fattura, ma unicamente per gli interventi effettuati prime del 16 febbraio 2023, o entro la cui data siano stati stipulati contratti vincolanti. 

Come fare domanda:  La richiesta della detrazione IRPEF deve avvenire tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi. Per usufruire del bonus fotovoltaico al 50% è necessario:

  • il bonifico parlante, 
  • l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici dei lavori eseguiti,
  • la congruità delle spese con computo metrico,
  • l’APE,
  • l’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Per approfondire le modalità di richiesta, leggi Bonus ristrutturazione, cosa accade se il bonifico parlante non coincide con il beneficiario.

Bonus Fotovoltaico 50%  

Superbonus 70% per il fotovoltaico residenziale

Il Bonus fotovoltaico 2024 più famoso in ambito residenziale rimane quello definito “super”. Ma abbandonato una volta per tutte il generoso e complesso 110%, il Superbonus per gli interventi di riqualificazione energetica in edilizia, pannelli solari per privati compresi, scende all’aliquota 70%. Tra tutti gli incentivi al fotovoltaico 2024, questo contributo è in assoluto il più generoso ma presenta anche rigidi paletti.

Beneficiari: possono portare in detrazione le spese i condomìni e le persone fisiche per interventi su edifici composti da 2 a 4 unità immobiliari distintamente accatastate. 

Tempistiche: il Superbonus 70% rimane in vigore fino al 31 dicembre 2024, poi l’aliquota si abbassa al 65%.

Tipologia di intervento: il Bonus Fotovoltaico al 70% copre le spese sostenute nel 2024 per l’installazione di impianti solari, accumuli compresi, anche se i lavori non vengono effettivamente eseguiti nel medesimo anno. Con l’obbligo però di migliorare la certificazione energetica (APE) dell’immobile di almeno 2 classi. Il massimo che può essere detratto è 2.400 euro per ogni kW di potenza fotovoltaica installata, entro un massimo di 48.000 euro. In alcuni casi è ancora possibile chiedere la cessione del credito 2024.

Come fare domanda: Anche in questo caso la richiesta della detrazione IRPEF avviene tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi. Per usufruire del bonus fotovoltaico al 70% è necessario:

  • il bonifico parlante, 
  • l’asseverazione di un tecnico abilitato che attesti i requisiti tecnici dei lavori eseguiti e la congruità delle spese con computo metrico,
  • l’APE,
  • l’invio della comunicazione della scheda tecnica all’ENEA entro 90 giorni dalla fine dei lavori.

Gli incentivi per le Comunità Energetiche Rinnovabili e l’Autoconsumo Diffuso 

Una forma di incentivi fotovoltaici 2024 molto convenienti è stata introdotta dal nuovo Decreto CACER e premia l’energia generata da impianti solari (ma non solo) e condivisa virtualmente nei gruppi di autoconsumo diffuso e nelle comunità energetiche rinnovabili (CER). Il regime prevede una tariffa premio riconosciuta sull’energia condivisa incentivabile e un corrispettivo di valorizzazione ARERA a rimborso di alcune componenti tariffarie (nel 2023 è stato di 8,48 euro/MWh).

Beneficiari: possono richiedere gli incentivi i condomìni nel caso dell’autoconsumo diffuso, i privati cittadini per le CER.

Tempistiche: la misura è già in vigore e può essere richiesta fino al trentesimo giorno successivo alla data di raggiungimento dei 5 GW incentivati totali; o in ogni caso non oltre il 31 dicembre 2027.

Tipologia di intervento: Possono essere incentivati unicamente impianti entro 1 MW di potenza unitaria. La tariffa premio per il fotovoltaico delle CER e dei gruppi di autoconsumo varia a seconda della zona geografica e si suddivide in una tariffa fissa, legata alla potenza dell’impianto, e una tariffa variabile in funzione del Prezzo zonale.

Tabella incentivi al fotovoltaico nelle configurazioni di autoconsumo virtuale
Tabella incentivi al fotovoltaico nelle configurazioni di autoconsumo virtuale

Come accedere: L’invio della richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso può essere fatto solo dal Soggetto Referente e l’istanza deve essere trasmessa tramite il Portale informatico del GSE “SPC-Sistemi di Produzione e Consumo”. 

Incentivi per l'Autoconsumo Fotovoltaico: CER e autoconsumo diffuso 

Incentivi per pannelli fotovoltaici nel Conto Termico 3.0 

E’ ancora presto per poter richiedere queste agevolazioni ma è opportuno parlare anche della proposta di Conto Termico 3.0, schema che modifica l’attuale regime incentivante per le rinnovabili termiche. L’attuale bozza del provvedimento propone di ampliare gli interventi ammissibili, incentivando accanto alle fonti rinnovabili termiche anche l’installazione di pannelli fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, presso l’edificio o nelle relative pertinenze. A patto di sostituire contestualmente gli impianti di climatizzazione invernale esistenti con impianti a pompe di calore elettriche

Beneficiari: La misura è aperta a privati, PA ed enti del terzo settore.

Tempistiche: Il Decreto Ministeriale è in fase di valutazione, dovrebbe entrare in vigore nel 2024 (salvo ritardi).

Tipologia di interventi: L’agevolazione è un contributo a fondo perduto (valore da definire). Attualmente sono in vigore incentivi che variano dal 40% al 65% della spesa sostenuta. Il Conto Termico è cumulabile con altri incentivi di natura non statale.

Come accedere: L’invio della richiesta di accesso al servizio per l’autoconsumo diffuso può essere fatto solo dal Soggetto Referente e l’istanza deve essere trasmessa tramite il Portale informatico del GSE “SPC-Sistemi di Produzione e Consumo”.

conto termico 3.0

Fotovoltaico, gli incentivi regionali 2024

Non esistono solo gli incentivi statali. Diverse Regioni in Italia offrono oggi delle agevolazioni per i pannelli fotovoltaici, destinate a privati cittadini o comunità. E in molti casi i contributi sono cumulabili con le misure di supporto distribuite a livello nazionale. Vediamo nel dettaglio i bandi regionali 2024 che sostengono la crescita del fotovoltaico residenziale, assieme a tempistiche e modalità per presentare la richiesta.

Gli incentivi al fotovoltaico residenziale del Friuli Venezia Giulia

Il bando del Friuli Venezia Giulia ammette a finanziamento l’acquisto e installazione di impianti fotovoltaici con annessi sistemi di accumulo a batteria, realizzati a servizio di unità immobiliari a uso residenziale con categoria catastale da A1 ad A9 e A11 situati nel territorio regionale.

Beneficiari: Possono partecipare al bando del FVG le persone fisiche residenti nel territorio regionale, ma la richiesta deve essere legata ad un solo immobile.

Tempistiche: il bando regionale è stato lanciato nel 2023 ma le richieste possono essere ancora presentate fino alla fine del 2024.

Tipologia di intervento: gli incentivi sono concessi a fondo perduto nella misura del 40% del costo totale dell’intervento. Per un impianto fotovoltaico di taglia sotto i 800 W (compresi anche i sistemi fotovoltaici Plug and Play da balcone) è ammissibile un costo massimo di 1.720 euro; per un impianto di potenza pari o superiore a 800 W, è ammissibile un costo massimo di 3000 euro al kW (per un totale massimo di 18.000 euro).

Come accedere: la domanda di incentivo deve essere presentata esclusivamente “online” attraverso il sistema “ISTANZE ONLINE” della Regione. L’incentivo è cumulabile con le detrazioni fiscali nazionali e con altri incentivi, purché la somma delle agevolazioni ottenute non superi la spesa complessivamente sostenuta.

Emilia Romagna: Contributi per le Comunità energetiche rinnovabili

L’Emilia Romagna ha lanciato un Bando del valore di 6 milioni euro, per favorire lo sviluppo di CER, in coerenza con la L.R. 5/2022, attraverso la concessione di contributi economici a copertura dei costi per l’installazione degli impianti fotovoltaici di  accumulo dell’energia a servizio delle comunità energetiche stesse e delle relative spese tecniche.

Beneficiari: le Comunità Energetiche Rinnovabili ubicate sul territorio della Regione Emilia-Romagna.

Tempistiche: il bando dell’Emilia Romagna si è aperto il 12 giugno 2024 per chiudersi il 31 ottobre 2024.

Tipologia di intervento: Per ogni Impianto/Unità di produzione deve essere presentata una singola domanda di contributo ed è riconosciuto il 25% dell’importo minore tra: la spesa ammissibile effettivamente sostenuta per l’investimento e  il massimale di spesa ammissibile previsto per l’investimento. La percentuale di contributo riconosciuta per ciascun impianto potrà essere aumentata del 5% qualora la CER sia situata in aree montane ed interne del territorio regionale, oppure vi prendano parte Soggetti economicamente svantaggiati (ISEE fino a 15.000 €), o il progetto sia localizzato nelle aree interessate dall’emergenza alluvione del Maggio 2023.

Come accedere: La domanda di contributo dovrà essere trasmessa alla Regione tramite applicativo web Sfinge 2020. I contributi del bando sono cumulabili con altri aiuti di Stato.

Fotovoltaico residenziale, il bando 2024 della Toscana

Quest’anno la Toscana ha pubblicato il Bando contributi “Casa a zero emissioni” finalizzato al miglioramento della qualità dell’aria nei 14 Comuni dell’area di superamento “Piana lucchese”. L’intervento stanzia 6 milioni di euro per interventi di dismissione di generatori di calore già installati e a uso residenziale a favore di pompe di calore ad alta efficienza, a cui possono essere aggiunti pannelli fotovoltaici con sistema di accumulo a batterie. 

Beneficiari: possono richiedere gli incentivi al fotovoltaico i cittadini residenti nei comuni Altopascio, Capannori, Lucca, Porcari, Buggiano, Chiesina Uzzanese, Massa e Cozzile, Montecatini Terme, Monsummano Terme, Montecarlo, Pescia, Pieve a Nievole, Ponte Buggianese, Uzzano. Ma le richieste devono riferirsi ad un singolo immobile per famiglia.

Tempistiche: il bando è stato aperto il 15 febbraio 2024 e rimarrà in vigore fino a esaurimento fondi.

Tipologia di intervento: in caso di sostituzione di caminetto a legno o stufa a biomassa, il bando della Toscana permette usufruire di un contributi a fondo perduto fino ad un massimo di 3.000 euro per l’acquisto di un impianto fotovoltaico. Più altri 500 euro in caso di aggiunta di un sistema di accumulo. L’incentivo scende a 2.400 euro massimi in caso di sostituzione di un impianto a gasolio.

Come Accedere: solo online tramite la piattaforma di Sviluppo ToscanaLe agevolazioni sono cumulabili con gli incentivi nazionali del Conto Termico e degli ecobonus edilizi e possono essere incrementate in base all’ISEE.

Fotovoltaico Basilicata, il bonus 2024

Per il 2024 la Regione Basilicata ha messo a disposizione 15 milioni di euro con cui incentivare il fotovoltaico residenziale e altri impianti rinnovabili domestici. Alla cifra si aggiungono 24 milioni di euro per il 2025.

Soggetti beneficiari: proprietari o usufruttuari di immobili in cui gli stessi hanno la residenza.

Tempistiche: Il bonus fotovoltaico della Basilicata può essere richiesto dall’8 aprile fino al 31 dicembre 2025 o fino a esaurimento budget.

Tipologia di interventi: Il regime lucano assegna contributi a fondo perduto valido per impianti fotovoltaici con una potenza non inferiore a 3 kWp (5% di tolleranza). Il sussidio può arrivare fino a un massimo di 10.000 euro compresi i sistemi di accumulo.

Come accedere:  La procedura di prenotazione delle risorse è “a sportello”. Le istanze devono essere presentate attraverso la piattaforma “Centrale bandi” della Regione Basilicata.

Bonus fotovoltaico basilicata 2024

Incentivi al fotovoltaico 2024, il bando della Lombardia

La Regione Lombardia è storicamente uno delle amministrazioni territoriali che più ha incentivato il fotovoltaico residenziale. Dai bonus destinati ai pannelli solari sul tetto a quelli per l’accumulo fotovoltaico passando per i contributi elargiti alle comunità energetiche, la Regione si è sempre distinta. Divenendo non a caso, la prima in Italia per numero di impianti solari in esercizio e per autoconsumo solare. Nel 2024 lo slancio “locale” si è affievolito, per lasciare spazio ai nuovi sussidi statali. Reddito Energetico Nazionale e Bonus fotovoltaico 70% in primis. Ma qualcosa ancora persiste come nel caso del Bando Rifugi Alpini del valore di 5.000.000 euro, finalizzato a supportare interventi di ristrutturazione ed efficientamento energetico.

Soggetti beneficiari: Possono chiedere gli incentivi i gestori o i proprietari di rifugi alpinistici ed escursionistici di Comuni montani o parzialmente montani.

Tempistiche: le domande possono essere presentate a partire dalle ore 10.00 del 10 luglio 2024 ed entro le ore 16.00 del 31 ottobre 2024.

Tipologia di Intervento: Si tratta di una sovvenzione a fondo perduto di massimo 300.000 euro a per singolo rifugio. Gli incentivi supportano tra le altre cose, anche l’installazione di impianti fotovoltaici ed eventuali sistemi di accumulo. Ogni soggetto richiedente può presentare più domande nel limite dell’importo max. complessivo di 600.000 euro.

Come accedere: La domanda deve essere presentata esclusivamente mediante la piattaforma Bandi e Servizi della Regione Lombardia all’indirizzo www.bandi.regione.lombardia.it.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.


Rinnovabili • Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili del MASE è entrato in vigore dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, il 2 luglio 2024. Ecco tutte le norme e la suddivisione regionale della nuova potenza verde

Il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili è entrato in vigore
le nuove norme del Decreto Aree Idonee 2024. Via depositphotos

Il Decreto Aree Idonee Rinnovabili è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale

Dopo un lungo periodo di rimpalli tra MASE (Ministero dell’Ambiente) e Regioni, il Decreto Aree Idonee per le rinnovabili ha concluso il suo iter normativo. Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale il 2 luglio 2024, il provvedimento ministeriale è entrato ieri formalmente in vigore. Nato con l’obiettivo di fare chiarezza sulle aree da destinare o meno agli impianti eolici e fotovoltaici, il testo finale, tuttavia, non centra a pieno l’obiettivo. Il braccio di ferro innescato da poter centrale e potere locale ha ottenuto come risultato quello di demandare il peso delle decisioni più importanti alle amministrazioni regionali. Senza compiere di fatto quella semplificazione e omogeneizzazione inizialmente sperata.

Ma il decreto in questione è molto di più. Nelle sue pagine sono infatti contenute le nuove quote di Burden Sharing, ossia le ripartizioni regionali dell’obiettivo nazionale per la capacità rinnovabile 2030. Nel dettaglio le 19 Regioni e le due Province autonome di Trento e Bolzano dovranno spartirsi 80 GW di potenza verde attesa per la fine del decennio.

Decreto Aree idonee 2024, cosa contiene il testo

Il Decreto Aree Idonee Rinnovabili è composto da 9 articoli in totale, suddividendo le norme in due capitoli: la ripartizione della potenza fra regioni e province autonome; i principi e i criteri per l’individuazione delle cd. aree idonee.

La disciplina è stata voluta dal decreto legislativo n. 199 del 2021, ma nella pratica avrebbe dovuto rispondere ad un bisogno “storico”. L’obiettivo iniziale era, infatti, quello di ridurre al minimo quegli spazi di dissidio che hanno connotato in passato il rapporto tra livelli di Governo proprio in riferimento al tema delle FER.

Tuttavia il provvedimento risponde anche ad una seconda esigenza, ossia dividere tra i territori quegli 80 GW di potenza verde che il Belpaese dovrebbe installare entro la fine di questo decennio. Nel dettaglio a ogni regione è stata assegnata una capacità minima da raggiungere annualmente, a partire dal 2021. Nel conteggio annuale rientrano tutti i nuovi impianti e i progetti di potenziamento. Sia terra che in mare. Ma vediamo la ripartizione nel dettaglio.

Burden Sharing 2030, le nuove capacità rinnovabile regionale

 Ai fini del calcolo per il raggiungimento degli obiettivi territoriali, il Decreto Aree Idonee Rinnovabili tiene conto della potenza nominale degli impianti nuovi, potenziati, riattivati, ricostruiti integralmente o oggetto di rifacimentoentrati in esercizio dal 1° gennaio 2021 fino al 31 dicembre dell’anno di riferimento”. Compreso il 100% della capacità installata in mare.

Per questi ultimi il Decreto prevede, in caso di connessioni ricadenti in regioni diverse da quelle in cui insistono gli impianti offshore, una speciale ripartizione della potenza. Il 20% a carico del territorio  in cui si trovano le infrastrutture di connessione  alla  rete  elettrica  e  il restante 80%, “in via proporzionale rispetto alla reciproca  distanza, tra le altre regioni  la cui costa sia direttamente  prospiciente l’impianto”. 

Ai fini del raggiungimento dei target regionali il nuovo schema Aree Idonee Rinnovabili riconosce per gli impianti geotermici ad alta e media entalpia e quelli idroelettriciuna potenza nominale aggiuntiva pari alla potenza di ogni fonte rinnovabile per il relativo parametro di equiparazione”. Contestualmente il testo affida al GSE il compito di pubblicare i parametri di equiparazione sulla base della producibilità media rilevata da idro e geotermia rispetto a quella da fonte fotovoltaica.

Il contributo maggiore? Sempre quello della Sicilia con oltre 10,4 GW per la fine del decennio, seguita dalla Lombardia (8,7 GW) e dalla Puglia (7,3 GW).

Decreto Aree Idonee 2024, la capacità assegnata alle Regioni

Impianti rinnovabili: aree Idonee, non idonee, ordinarie o vietate

In base al provvedimento Regioni e Province avranno 180 giorni per individuare sul loro territorio con propria legge quattro tipologie di zone:

  • Le aree idonee, caratterizzate da un iter accelerato ed agevolato per la costruzione ed esercizio degli impianti a rinnovabili.
  • Le aree non idonee, le cui caratteristiche sono incompatibili con l’installazione di specifiche tipologie di impianti, sulla base delle linee guida governative già emanate.
  • Le aree ordinarie, ossia aree diverse dalle precedenti in cui si applicano i regimi autorizzativi ordinari.
  • Le aree vietate, zone che in base alle nuove norme introdotte con l’art.5 del DL Agricoltura sono precluse agli impianti fotovoltaici a terra.

Il potere di definire zone “appropriate e non” rimane, dunque, in mano alle autorità regionali e provinciali, ma, in caso di mancata adozione delle legge nei termini previsti e dopo un richiamo ufficiale con nuovo termine, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica adotterà “le opportune iniziative ai fini dell’esercizio dei poteri sostitutivi”.

Decreto Aree Idonee Rinnovabili: Principi e Criteri di individuazione

Il tema è stato uno dei più discussi durante l’iter di approvazione. Dopo una serie di rimaneggiamenti del testo, la formula finale del DM Aree idonee 2024 chiede alle Regioni di prendere in considerazione la massimizzazione delle aree da individuare al fine di agevolare il raggiungimento degli obiettivi del Burden sharing. Dando priorità all’impiego di superfici di strutture edificate, quali:

  • capannoni industriali
  • parcheggi, 
  • aree a destinazione industriale, artigianale, per servizi e logistica.

E verificando  nel contempo l’idoneità di aree non  sfruttabili per altri scopi, come ad esempio le  superfici agricole non utilizzabili.

Alle amministrazioni regionali è lasciata la possibilità di classificare le superfici o le aree come idonee differenziandole sulla base della fonte, della taglia e della tipologia di impianto. Tenendo conto “delle aree immediatamente idonee di cui all’articolo 20, comma 8 del decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199 vigente alla data di entrata in vigore del presente decreto”.

Nelle aree non idonee entreranno automaticamente tutte quelle zone e superfici ricomprese nel perimetro dei beni sottoposti a tutela ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio. 

Una delle parti più contestate? Le nuove fasce di rispetto, ossia quelle porzioni di territorio a protezione di elementi sensibili nelle quali le trasformazioni urbanistico-edilizie sono sottoposte a disciplina specifica. In base al nuovo decreto le Regioni possono stabilire una fascia di rispetto dal perimetro dei beni sottoposti a tutela di ampiezza differenziata a seconda della tipologia di impianto. Con un limite massimo di 7 chilometri. I rifacimenti sono esclusi.

Leggi qui il testo in Gazzetta Ufficiale

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Rinnovabili • Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore

Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore

Con oltre 10mila richieste inoltrate attraverso lo sportello del GSE, le famiglie del Mezzogiorno e delle Isole hanno rapidamente saturato il contingente. Ora restano solo gli incentivi di reddito energetico per le altre regioni

Incentivi Reddito Energetico, il Sud termina i fondi in 24 ore
Il contatore degli Incentivi del Reddito Energetico 2024. Credits: GSE

 In un giorno prenotato l’80% delle risorse del REN 2024

Gli incentivi del Reddito Energetico Nazionale sono stati un successo. Perlomeno nelle Regioni del Sud Italia, dove in appena 24 ore sono andati esauriti gli 80 milioni di euro messo a disposizione dal regime. Lo hanno fatto sapere il 6 luglio, con note stampa separate, il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetici (MASE) e il Gestore dei Servizi Energetici (GSE). Al netto  dei controlli e delle possibili rinunce, il REN 2024 ha mostrato come l’interesse per il fotovoltaico residenziale sia ancora particolarmente attivo. E come la misura, nata nel 2019 come strumento regionale di contrasto alla povertà energetica, abbia seguito il giusto corso.

Il Reddito Energetico ha visto la luce la prima volta nel Comune di Porto Torres, in Sardegna, come un progetto fortemente voluto dal sindaco pentastellato Sean Wheeler. L’obiettivo? Portare avanti un percorso sociale di rilancio economico del territorio, dotando le famiglie in difficoltà di pannelli solari gratuiti.

La bontà dell’iniziativa, dimostratasi fin da subito un successo, ha convinto prima altre regioni a replicare lo strumento e il poi il Governo Conte a studiare un meccanismo applicabile a tutto il paese. Tuttavia per trasformare l’idea in realtà sono occorsi anni, a causa sia del cambio di Governo e del rimpasto delle funzioni ministeriali che del particolare periodo storico.

Oggi appare chiaro che l’intuizione di Porto Torres possa costituire uno strumento interessante per alleviare la povertà energetica (allora, ben lontani dal caro bolletta 2022, si stimava un risparmio per famiglia di 150-200 euro). Un’opinione condivisa dal ministro dell’Ambiente Pichetto secondo cui “lo strumento ha avuto un buon  impatto e si rivelerà molto utile; in chiave economica ed energetica per le famiglie che lo hanno scelto, ma anche più in generale verso i nostri obiettivi di crescita delle rinnovabili sul territorio”.

Ma veniamo ai dati di questo fine settimana. Secondo le informazioni condivise dal GSE, le domande provenienti da Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna hanno saturato il contingente dedicato al Mezzogiorno. Ossia 80 milioni di euro su un totale annuale di 100 milioni.

Da questi territori sono arrivate, infatti, oltre 10.500 richieste di accesso agli incentivi Reddito Energetico 2024 in appena 24 ore, dalle 12.00 di venerdì 5 luglio 2024.

Ma il portale del GSE resterà aperto. In ballo ci sono ancora le risorse destinate alle famiglie con basso ISEE nel resto delle Regioni e Province autonome d’Italia. In questo caso il budget di 20 milioni di euro risulta “prenotato” solo per un quarto (dati aggiornati all’8 luglio 2024). Con 618 richieste pervenute.

Per controllare l’andamento degli incentivi REN 24 viene in aiuto il Contatore del GSE che mostra le risorse residue, suddivise per zona geografica e in funzione delle richieste depositate.

In attesa di capire quando il bando sarà definitivamente chiuso e se il Gestore riaprirà lo sportello nel corso dell’anno per riassegnare le risorse liberate da rinunce ed esclusioni, c’è chi propone di anticipare gli incentivi del Reddito energetico 2025.

“Visto il grande successo, chiediamo al Governo di anticipare il bando di febbraio, che prevede altri 100 milioni di euro, in modo da permettere a tutti coloro che sono rimasti esclusi di poter fare richiesta”, scrive Antonio Trevisi, Senatore del Movimento 5 Stelle. “È fondamentale agire rapidamente per soddisfare le esigenze dei cittadini e sfruttare al meglio le risorse disponibili e per questo motivo lancio un appello per l’apertura del nuovo bando nazionale già a settembre, evitando di aspettare fino al 2025, e sollecito la Regione Puglia a riaprire il bando del reddito energetico per i fondi residui. E non dimentichiamo che il reddito energetico non è solo un aiuto economico per le famiglie italiane, ma rappresenta anche un passo significativo sul piano ambientale, verso un futuro più sostenibile”.

Leggi anche Incentivi fotovoltaico, i bonus 2024 per privati e famiglie

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