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Rinnovabili in Italia, nel 2023 installati 5.7 GW ma è tutto merito del fotovoltaico

Le FER nazionali aumentano la potenza del parco installato ma la vera crescita è tutta sulle spalle degli impianti fotovoltaici che da soli hanno aggiunto alla rete 5,2 GW di nuova capacità

Rinnovabili in Italia 2023
Foto di CHUTTERSNAP su Unsplash

I numeri delle rinnovabili in Italia a fine 2023

(Rinnovabili.it) – Le energie rinnovabili in Italia hanno chiuso il 2023 con un ottimo risultato, soprattutto se confrontato con gli anni passati. In 12 mesi il settore ha installato oltre 5,76 GW di nuova capacità verde, somma dei contributi di fotovoltaico, eolico, bioenergie e geotermoelettrico. Peccato che, per ora, ci si poco da esultare. La fetta più grande di questa crescita appartiene unicamente all’energia solare, mentre le altre fonti continuano ad arrancare.

La corsa del fotovoltaico

Da gennaio a dicembre 2023 il comparto fotovoltaico ha allacciato alla rete 373.929 nuovi impianti per una potenza totale di 5,23 GW. Un valore così non lo si vedeva dai tempi del Conto Energia, e più precisamente dal 2011 anno in cui, grazie alle grandi centrali solari, il settore crebbe di 9,3 GW annui. Oggi la realtà è molto differente: sono le piccole installazioni a fare da traino, grazie alle detrazioni edilizie, superbonus 110% su tutte. Basti pensare che nel 2023 gli impianti solari residenziali – ossia quelli con una taglia sotto i 12 kW –  hanno aggiunto alla rete ben 1,97 GW. Le grandi opere con una taglia superiore a 1 MW (in cui rientrano anche le centrali fv su scala utility) hanno contribuito alla crescita con 1,15 GW.

Il primo ordine di problemi arriva proprio a questo punto. Con il venir meno dei generosi crediti edilizi e le aste dei nuovi meccanismi incentivanti ancora da regolamentare, il futuro si fa più incerto. Una mano dovrebbe arrivare dagli ultimi due atti ministeriali approvati dal MASE: il Decreto CER  e il Decreto per l’agrivoltaico avanzato. Nel primo caso, è bene precisare, il fotovoltaico non è l’unica tecnologia considerata, ma di sicuro una delle favorite. Nel secondo è il protagonista assoluto. Eppure entrambe le misure hanno un impatto abbastanza contenuto puntando nel complesso a incentivare 8,5 GW di nuova potenza rinnovabile al massimo.

Rinnovabili italiane: l’ambizione del PNIEC

E’ qui che arriva il secondo ordine di problemi. L’Italia ha pochissimo tempo per aumentare il ritmo di installazione. La bozza del nuovo Piano Nazionale Energia e Clima mira ad arrivare al 2030 con 79,1 GW di impianti fotovoltaici in esercizio. Oggi la potenza fotovoltaica totale attiva sul territorio è di 30,2 GW. Per non mancare la meta il Belpaese dovrà riuscire ad installare oltre 7 GW l’anno da oggi alla fine del decennio.

Non va meglio per l’eolico. Tornando ai numeri delle rinnovabili in Italia estrapolati dal sistema GAUDI di Terna, l’energia del vento mostra una crescita 2023 di 488 MW e 82 nuovi impianti. Tale aumento porta la capacità eolica totale cumulata a quota 12,33 GW grazie a oltre 6mila impianti attivi sul territorio. Il numero cumulato conta anche un piccolissimo aiuto da parte del micro e mini eolico con rispettivamente 4 MW (470 sistemi sotto i 12 kW) e 1 MW (83 sistemi fino a 200 kW di taglia) attivi. Peccato che secondo il PNIEC i gigawatt attivi a fine 2023 dovranno essere più del doppio. Per la precisione 28,1 GW di cui 2,1 GW in mare.

Decisamente più modesto il contributo di bioenergie e geotermia al comparto elettrico. Il sistema GAUDI mostra una crescita annuale di 42 MW per 56 nuovi impianti, portando il totale a 4,95 GW attivi. In questo caso il PNIEC vede addirittura un calo della potenza totale, per un progressivo abbandono delle bioenergie da parte del settore elettrico (a favore del segmento dei trasporti) che non sarà colmato dall’aumento della geotermia.