La stratificazione a secco rappresenta un’opportunità per l’edilizia, ancora poco diffusa in Italia, in termini di risparmio energetico, facilità di manutenzione e riciclo
La tecnologia della stratificazione a secco si presenta come alternativa efficace ai sistemi costruttivi tradizionali a umido o in latero cemento. La tematica dell’involucro architettonico e della struttura portante realizzati a secco si pone come base di una progettazione volta al risparmio energetico, economico e consente una drastica riduzione dei materiali utilizzati. Proprio in questo periodo in cui è posta maggiore attenzione al risparmio energetico, all’efficienza negli edifici e ad una progettazione sostenibile (si tiene maggiormente conto dell’impatto ambientale che genera l’opera, l’inarrestabile consumo del territorio, l’alto consumo energetico e le emissioni in atmosfera ad esso connesse), si nota la necessità di soluzioni tecnologiche ed architettoniche il cui fine sia quello di generare progetti poco energivori.
La tecnica a secco è un sistema di costruzione ecosostenibile, in quanto minimizza l’uso dei materiali e in gran parte gli stessi sono riciclabili (ad es. strutture portanti o secondarie in alluminio riciclato), e consentono per le loro caratteristiche prestazionali un elevato risparmio energetico.
L’ecosostenibilità del sistema di costruzione consiste dunque nel miglior rapporto tra costruzione, funzionamento e mantenimento, dismissione e impatto che tutti questi cicli hanno sull’ambiente. La velocità del tempo di realizzazione della costruzione è un ulteriore vantaggio: stretti tempi di costruzione significano un risparmio notevole sui costi dell’immobile finito.
La costruzione stratificata consente una progettazione integrata e mirata ad alte prestazioni di risparmio energetico, consentendo una totale libertà progettuale ed architettonica. L’utilizzo delle tecnologie a secco nasce nei paesi nordici europei e tali sistemi costruttivi, basati su sistemi multistrato montati a secco, hanno avuto nell’Europa centrale una grande importanza, sia nello sviluppo che nella diffusione delle Passive House. Ora si sta diffondendo in Italia lasciando ampi margini di crescita e ricerca, ponendosi come un reale strumento risolutivo del problema della gestione intelligente ed accurata del risparmio energetico.
Il sistema di stratificazione a secco struttura-rivestimento, vede l’integrazione di elementi costruttivi leggeri, sottili e ad alte prestazioni meccaniche e fisiche, diversificate a seconda del tipo di stratificazione: una maggiore cura nel dettaglio, l’assemblaggio di differenti materiali e la possibilità di una variazione continua, conducono ad una ottimizzazione nelle fasi di assemblaggio e messa in opera in cantiere del progetto ed una maggiore manutenibilità delle unità tecnologiche.
La tecnologia a secco può inoltre essere applicata alle facciate a doppia pelle, le facciate sospese o a fissaggio puntuale, che utilizzano tamponature vetrate a vetro singolo, doppio o triplo, a seconda delle esigenze funzionali e prestazionali, fissati alla struttura portante in alluminio o in accaio mediante organi di connessione disposti ai vertici o retrostanti la lastra. Funi tese e intrecciate, ganci in acciaio, ragnetti e rotule con bulloni di serraggio regolabile, elementi distanziatori che garantiscono continuità nell’isolamento termico e dispositivi che permettono l’assorbimento delle vibrazioni dell’intera facciata, sono strumenti di connessione a secco, progettati per trasmettere alla struttura portante di sostegno le sollecitazioni meccaniche e le dilatazioni termiche.
L’involucro integrato per la produzione di energia permette l’unione di soluzioni tecnologiche a secco con l’utilizzo di fonti rinnovabili di energia, quale il sole o il vento, grazie all’integrazione di moduli fotovoltaici o pannelli solari termici in facciata o come rivestimento di copertura. L’integrazione avviene mediante l’inserimento dei suddetti moduli in sistemi di chiusura trasparente a singolo o doppio strato, verticali o orizzontali, con inclinazioni differenti a seconda delle necessità progettuali, con soluzioni tipologiche svariate (frangisole mobili e orientabili o fissi, parapetti, coperture, pensiline, facciate interattive, facciate fotovoltaiche).
Nasce dunque come risposta alla necessità di strategie e tecnologie differenziate rispetto al contesto climatico, tipo il Nord Europa e risponde al controllo delle interazioni tra clima e benessere ambientale e indoor. Si necessita dunque di una tecnologia maggiormente accurata, sofisticata e flessibile: lo scopo è dunque quello di ottimizzare, mediante la scelta di materiali e diverse combinazioni, l’insieme delle prestazioni dell’involucro esterno (come la dilatazione delle stratificazioni di isolamento, maggiore risparmio dovuto all’integrazione di schermature solari o aperture per la ventilazione). Rilevanti sono i vantaggi: velocità del momento costruttivo, smontabilità, dismissione del manufatto e riutilizzabilità dei componenti congiunti a secco nell’involucro o nella struttura portante dell’edificio.
La tecnologia stratificata a secco minimizzando dunque l’utilizzo di materiali e l’apporto di energia durante il processo costruttivo, consente una progettazione integrata volta all’ottimizzazione delle prestazioni e delle risorse economiche ed energetiche.