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L’Italia bersagliata da eventi estremi: record tempeste nel 2023

Il rapporto di Munich Re sui danni provocati dagli eventi estremi l’anno scorso sottolinea l’aumento di intensità e frequenza delle tempeste. Mai così tanti danni materiali prima d’ora da questo tipo di fenomeni. Soprattutto in Europa e Stati Uniti

Eventi estremi: record tempeste nel 2023
Foto di Chris Gallagher su Unsplash

(Rinnovabili.it) – Mai come nel 2023 le tempeste hanno causato danni materiali. Soprattutto negli Stati Uniti e in Europa. Con l’Italia protagonista. In tutto, le perdite causate da venti e alluvioni l’anno scorso ammontano a 76 miliardi di dollari. Di cui poco meno di 60 miliardi erano coperti da polizze assicurative. È l’aspetto più eccezionale in un anno costellato di eventi estremi, sottolinea un rapporto di Munich Re. Eventi che sono “esacerbati da temperature estremamente alte”. Il 2023 si è chiuso con una anomalia media di +1,48°C e quasi metà dei giorni ha sforato la soglia di 1,5 gradi.

Italia protagonista dei danni da eventi estremi nel 2023

Due tempeste negli Stati Uniti a marzo (Midwest) e a giugno (Texas) sono tra gli eventi estremi più costosi dell’anno a livello mondiale in termini di danni assicurati. Queste serie di temporali hanno causato da sole danni complessivi per 17 miliardi di dollari, di cui circa 12 miliardi erano assicurati.

Ma è l’Italia a finire nelle cronache per alcuni degli eventi estremi più significativi che hanno portato al record di danni da tempeste. Munich Re sottolinea le grandinate eccezionali in estate: “Nei mesi di luglio e agosto chicchi di grandine fino a 19 cm di diametro hanno causato perdite per miliardi di dollari nel Nord Italia e in numerose altre regioni”. Eventi, questi, che sono “la conseguenza delle elevate temperature prevalenti e del conseguente rischio di forti temporali a causa della maggiore evaporazione”.

C’è poi l’alluvione in Emilia-Romagna, insieme ad altri eventi analoghi che hanno colpito buona parte della regione mediterranea. “Le piogge torrenziali nei paesi lungo la costa adriatica hanno causato inondazioni diffuse nei mesi di maggio e agosto”, ricorda la compagnia assicurativa. “All’inizio di settembre una depressione ha provocato gravi inondazioni, soprattutto in Grecia, che poi si sono intensificate sul Mediterraneo fino a formare il ciclone Medicane Daniel”. Devastando anche la Libia, in particolare la città di Derna. In Europa i danni derivanti da questi eventi ammontano a 17 miliardi di dollari, di cui appena 2 miliardi assicurati.

Resta fuori dal conto la serie di inondazioni provocate dalle piogge molto intense che si sono riversate nelle ultime settimane – già a partire da fine dicembre – su molte zone della Germania settentrionale.

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