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Caffè, un progetto per la produzione sostenibile in Etiopia

La produzione del caffè ha un impatto ambientale forte ed una delle cause della deforestazione. Varato un progetto per la produzione sostenibile in Etiopia con la partecipazione del governo locale

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Formazione, pianificazione e politica

Esiste un risveglio senza bere un caffè? La sua produzione, però ha un impatto importante sull’equilibrio ambientale. Esistono soluzioni praticabili per non rinunciare a questo piccolo piacere che fa parte della nostra quotidianità senza avere rimorsi?

Il programma FOLUR (Food Systems, Land Use and Restoration Impact Program) è una iniziativa guidata dalla Banca Mondiale e finanziata dal Global Environment Facility.

Attenuare la pressione sull’ambiente

La popolazione in crescita, e con essa la maggiore necessità di produrre cibo, l’impatto del cambiamento climatico e le pratiche agricole e forestali insostenibili aumentano la pressione sull’ambiente, con conseguente perdita di biodiversità e distruzione degli habitat naturali.

FOLUR si occupa di trasformazione dei sistemi alimentari e di uso del suolo per accelerare la transizione sostenibile di otto tra i principali prodotti alimentari: bestiame, cacao, caffè, mais, olio di palma, riso, saia e grano.

Trasformare le catene del valore delle materie prime è un passo fondamentale per fermare la deforestazione e raggiungere la sostenibilità dei sistemi alimentari.

Inoltre, l’impatto sulle risorse naturali e sui servizi ecosistemici si ripercuote negativamente sulla sussistenza delle popolazioni: è quindi necessario dotare i governi, i produttori e gli agricoltori di risorse e politiche adeguate ad affrontare le sfide con un’attenta pianificazione.

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Prezzi e produzione del caffè, una spirale negativa

Preventing forest loss, promoting restoration, and integrating sustainability into Ethiopia’s coffee value chains & food systems è il programma FOLUR lanciato dall’UNDP (United Nations Development Programme) per l’Etiopia dove, con l’incremento della produzione di caffè, aumentano anche deforestazione e perdita di biodiversità.

Il rapporto tra prezzi e produzione ha creato una spirale negativa: i prezzi bassi del caffè spingono gli agricoltori ad aumentare le coltivazioni per ottenere migliori guadagni.

In Etiopia mancano programmi di formazione per migliorare la qualità delle coltivazioni, l’accesso al credito è limitato e le attrezzature sono obsolete. Inoltre, non ci sono incentivi adeguati per la protezione delle foreste, con il risultato che i tassi di deforestazione superano quelli di ripristino.

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Agire sulla politica

Il programma di FOLUR mira ad agire sulla politica per trasformare l’agricoltura e migliorare la sicurezza alimentare aumentando la produzione senza distruggere le risorse naturali.

Il progetto, che riguarda 4 regioni dell’Etiopia (Oromia, Sidama, Etiopia centrale e regione sud-occidentale), dispone di un budget complessivo di 20.842.202 dollari.

Nell’arco di sette anni (2023-2031) dovrebbe realizzare una politica integrata nell’uso del suolo per evitare 7.288.195 tonnellate di emissioni equivalenti di CO2, migliorare la sussistenza di 440.000 persone (50% donne), ripristinare 10.500 ettari di piantagioni di caffè improduttive, ripristinare e gestire 60.000 ettari di foreste e migliorare l’uso del suolo in 2.031.502 ettari di terreno.

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