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Thompson Center, la sede Google di Chicago che salvò dalla demolizione lo storico edificio

Punta alla certificazione LEED Platinum il progetto di ristrutturazione dell'ex Thompson Center quale nuova sede di Google a Chicago

Sede Google di Chicago
James R Thompson Center – credit rendering Google

Google e lo studio Jahn hanno pubblicato le immagini del progetto di riqualificazione

(Rinnovabili.it) – Un edificio iconico, ma a rischio demolizione è pronto a trasformarsi in esempio di efficienza LEED Platinum mostrando le molteplici possibilità offerte dal recupero delle strutture esistenti piuttosto che di nuove costruzioni. L’ambizioso obiettivo è messo in pratica dalla nuova sede di Google per Chicago, il James R Thompson Center.

Conosciuto anche come Loop, l’edificio venne costruito negli anni ’80, su progetto dell’architetto Helmut Jahn, per ospitare gli uffici governativi. Ma una volta dismessa dai precedenti occupanti, la struttura è diventata un’icona troppo pesante da sostenere per la città di Chicago, tanto che lo scorso anno era pronta per essere demolita. A questo puto è intervenuta la società tecnologica che ha deciso di salvare lo storico edificio per trasformarlo nella nuova sede Google di Chicago.

Onorare l’eredità postmoderna

Pochi giorni fa il colosso informatico ha pubblicato i disegni del futuro Thompson Center, riqualificato grazie al contributo dello Studio Jahn, della società The Prime Group e della Capri Investment Group. La scelta di affidarsi al progettisti originario dell’edificio è dettata dal desiderio di “onorare l’eredità postmoderna” della struttura, traghettandola però verso una maggiore sostenibilità ed efficienza energetica.

L’ampio atrio luminoso di 17 piani, caratteristico del Thompson Center, verrà preservato. Inoltre, il colonnato coperto alla base dell’edificio sarà ridisegnato per consentire una migliore fruizione anche da parte della comunità locale. La struttura è infatti l’unico edifici della città dove convergono le sei linee ferroviarie, ecco perchè il piano terra, sarà completamente permeabile al pubblico.

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La nuova sede Google di Chicago sarà un green building

Puntando all’obiettivo di decarbonizzazione totale entro il 2030 per l’intera totalità dei processi aziendali, è chiaro che anche la nuova sede di Google di Chicago avrebbe dovuto rispettare standard di progettazione molto elevati. Secondo il progetto, il futuro Thompson Center punterà alla certificazione LEED Platinum attraverso un uso completamente elettrico, un obiettivo tutt’altro che semplice per una struttura di questo tipo.

L’incremento di efficienza sarà raggiunto grazie alla sostituzione della facciata e degli impianti interni dell’edificio. Il nuovo involucro trasparente sfrutterà vetri tripli altamente isolanti per migliorare le prestazioni termiche ed aumentare il comfort interno di chi vive l’edificio. La facciata rinnovata unitamente ad i nuovi impianti abbatteranno al minimo i consumi energetici per riscaldamento e raffrescamento. Grande importanza sarà data all’illuminazione naturale ed alle viste panoramiche verso la città di Chicago.

Le terrazze coperte disposte lungo i tre livelli del perimetro sud-est offriranno uno spazio verde a disposizione di tutti i residenti, mentre il design biofilico valorizzerà la biodiversità e la natura. L’obiettivo è di completare la riqualificazione della nuova sede di Google a Chicago entro il 2026.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.