A margine della Conferenza COP28 di Dubai, il CEM ha lanciato una nuova iniziativa internazionale finalizzata a promuovere lo stoccaggio di rete a batterie, costruendo una catena di approvvigionamento "diversificata, sostenibile, responsabile, sicura e trasparente"
3 Pilastri: norme, produzione, finanziamenti
(Rinnovabili.it) – La prima proposta era stata formulata ad inizio anno nella riunione di Rio, ma per il lancio vero e proprio il Clean Energy Ministerial (CEM) ha atteso la COP 28 di Dubai. È così che, a margine del vertice sui cambiamenti climatici, ha debuttato ufficialmente Supercharger Battery Storage, nuova iniziativa per promuovere e sviluppare l’accumulo stazionario a batteria. Il progetto mette assieme Australia e Commissione europea, con la partecipazione di Canada e Stati Uniti, organizzando il lavoro su tre pilastri: normativa e politiche; produzione e catena di approvvigionamento; finanziamenti. Ma per capire gli obiettivi finali è utile fornire un po’ di contesto.
Il Clean Energy Ministerial è un forum globale di alto livello nato per promuovere politiche e programmi che fanno avanzare le tecnologie dell’energia pulita, condividendo lezioni apprese e migliori pratiche e incoraggiando la transizione. Nella pratica il CEM funziona come una sorta di convocazione, azione e accelerazione. Le iniziative intraprese dal forum si basano su aree di interesse comune tra i governi partecipanti e le altre parti interessate, dalle aziende a esperti internazionali, ma mantenendo sempre un approccio inclusivo rivolto a tutta la società.
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Come supportare l’accumulo stazionario a batterie
La nuova iniziativa sull’accumulo stazionario a batterie mira sviluppare e implementare lo stoccaggio di rete e a ridurre i costi tecnologici, attraverso la cooperazione internazionale, l’allineamento e la realizzazione di una “catena di approvvigionamento diversificata, sostenibile, responsabile, sicura e trasparente“. Parlando a nome dell’Unione europea, il direttore generale dell’Energia, Ditte Juul Jørgensen, ha sottolineato come i progressi dell’UE sullo stoccaggio dell’energia, sui mercati dell’elettricità e sulle relative catene di approvvigionamento globali siano ben allineati con l’iniziativa. E ha chiarito l’impegno comunitario nel collaborare con partner chiave per promuovere l’accumulo a batterie al fine di poter triplicare la capacità rinnovabile installata nel mondo.
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L’iniziativa si pone precisi target, a cominciare dall’integrazione dell’accumulo stazionario a batterie nei quadri normativi e nelle politiche di decarbonizzazione. Ma punta anche a promuovere riciclo e recupero dei materiali per migliorare la supply chain e a sviluppare filiere per chimiche delle batterie alternative e più economiche. Sfruttando politiche e normative per migliorare la diversificazione tecnologica, la responsabilità ESG, la sicurezza, la riduzione dei costi e l’accessibilità economica delle soluzioni di stoccaggio stazionario.