Rinnovabili • Cappelletti (M5S): Governo latita ancora, agisca su proroga mercato tutelato

Il Dl Energia non prevederà alcuna proroga del mercato tutelato

Ieri sera il Consiglio dei Ministri ha varato le modifiche al Dl Energia del 27 novembre con disposizioni aggiuntive per proteggere gli utenti di fornitura di energia elettrica considerati vulnerabili e per introdurre strumenti che facilitino il passaggio al mercato libero, monitorando l’andamento dei prezzi delle forniture

Cappelletti (M5S): Governo latita ancora, agisca su proroga mercato tutelato
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La proroga del mercato tutelato è garantita solo a 4,5 mln di utenti vulnerabili

(Rinnovabili.it) – Nessuna proroga del mercato tutelato. Ma la luce resterà a prezzi calmierati per 4,5 milioni di famiglie. Lo ha deciso ieri sera il Consiglio dei Ministri nella seduta in cui ha approvato una tranche di modifiche e integrazioni al Dl Energia che aveva ricevuto luce verde in CdM il 27 novembre. Oggi sono circa 9 milioni le utenze domestiche che hanno forniture di luce elettrica in regime di maggior tutela, destinate a scomparire il 1° aprile 2024. Il no a prolungare le condizioni del mercato tutelato è una delle condizioni che l’esecutivo ha promesso a Bruxelles per sbloccare il pagamento della terza rata del PNRR.

Protezioni per gli utenti “vulnerabili”

Il governo Meloni ha scelto di garantire protezioni aggiuntive solo a metà della platea, 4,5 milioni di famiglie considerate “vulnerabili”. Per loro sarà possibile continuare a usufruire di energia elettrica a prezzi calmierati anche dopo la liberalizzazione del mercato. Il Dl Energia prevede che venga individuato un fornitore che subentri per la fornitura di energia elettrica, tramite procedura pubblica gestita da ARERA. Questo operatore avrà l’obbligo di mantenere prezzi calmierati “anche all’indomani della definitiva cessazione del regime del mercato tutelato”.

Secondo la CGIA di Mestre, nel 2021 erano 2,2 i milioni di famiglie italiane in condizioni di povertà energetica, ovvero con difficoltà a pagare le bollette di luce e gas mantenendo livelli di consumo in linea con un riscaldamento, raffrescamento e illuminazione adeguate delle proprie abitazioni. Ma secondo il Banco dell’energia, nel 2024 questa platea potrebbe allargarsi dall’8% al 12% delle famiglie italiane.  

Chi sono gli utenti vulnerabili?

Ai fini del regime di mercato tutelato per l’energia elettrica, rientrano in questa categoria gli over 75, chi ha un disagio economico e usufruisce di strumenti di sostegno come ad esempio il bonus sociale, chi ha una disabilità e ha diritto alla 104. Ma anche chi vive in una zona interessata da calamità naturali, come terremoti o alluvioni, chi vive in isole non interconnesse, e chi a casa ha apparecchiature elettromedicali salvavita.

Cosa succede senza proroga del mercato tutelato?

Per l’altra metà delle utenze coinvolte, non ci sarà alcuna proroga del mercato tutelato ma tre strumenti a disposizione: una campagna informativa, un monitoraggio rafforzato dei prezzi, e l’individuazione degli operatori che subentreranno nella fornitura (in assenza di scelta da parte dell’utente).

Sul primo punto, il governo propone una “specifica” campagna di informazione per raggiungere i 4,5 milioni di famiglie che dovranno passare nel mercato libero. A garantirle da “ingiustificati aumenti dei prezzi” sarà poi una “costante attività di monitoraggio” sulle attività degli operatori e sull’andamento dei prezzi. L’opera di controllo sarà in capo ad ARERA, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e coinvolgerà anche le associazioni dei consumatori “maggiormente rappresentative”.

Infine, anche per queste utenze il governo procederà, sempre tramite ARERA, a individuare i fornitori che possono subentrare al termine del regime di maggior tutela, con l’obiettivo di assicurare “le migliori condizioni nel passaggio al mercato libero”.

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