Il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi realizza, nell’edificio dell’Ex-cral una pensione con 24 posti letto “ecologici”
Una pensione all’insegna del rispetto dell’ambiente: vuole essere questo il carattere distintivo della “Pensione Imperina”, che il Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi si appresta a realizzare all’interno dell’antico villaggio minerario di Valle Imperina, a Rivamonte Agordino.L’edificio che un tempo ospitava il circolo ricreativo dei minatori, restaurato dal Parco e dalla Comunità Montana Agordina con fondi regionali ed europei, sarà infatti trasformato in un “albergo ecologico”.La decisione è stata presa dalla Giunta Esecutiva del Parco, che ha anche stanziato quasi 100.000 euro per l’intervento. L’edifico “Ex Cral”, una piccola palazzina a due piani che si affaccia sul torrente Imperina, diventerà un albergo con 24 posti letto, che andranno a integrare l’offerta turistica, già attiva, del vicino ostello e del ristorante “Imperina”.Gli allestimenti saranno realizzati con un occhio di riguardo agli aspetti ambientali, rispettando i canoni della bioedilizia.Per questo verranno utilizzati solo materiali naturali (legno, vernici ecologiche certificate); tecniche costruttive che escludono l’impiego di solventi e altri prodotti chimici di sintesi; cotone biologico e materassi in puro lattice di gomma.L’albergo ecologico “Pensione Imperina” sarà gestito direttamente dall’Ente Parco in accordo con il Comune di Rivamonte Agordino, proprietario dell’immobile.La Giunta Esecutiva del Parco ha approvato in questi giorni il progetto definitivo per gli allestimenti. La loro realizzazione è prevista nei prossimi mesi, in modo da poter inaugurare la nuova struttura in tempo per la stagione estiva 2008.“La Pensione Imperina – ha dichiarato il Direttore del Parco, Nino Martino – costituisce un altro tassello di quella nuova e qualificata offerta ricettiva turistica che il Parco è impegnato da anni a realizzare nei nostri territori. La scelta di allestirlo secondo i canoni della bioedilizia è stata una logica conseguenza delle politiche di promozione della qualità, anche nei servizi turistici, che il Parco persegue ed attua da tempo”.Soddisfazione per l’approvazione del nuovo progetto è stata espressa anche dal Presidente del Parco, il professor Guido De Zordo, che vede in questo intervento “una ulteriore, concreta e costruttiva risposta a quanti continuano a chiedersi se il Parco rappresenti più un vincolo o un’opportunità per i nostri territori. Basta guardarsi un po’ intorno per scoprire che gli oltre 20 milioni di euro che il Parco ha attratto in 15 anni di impegno sono stati una straordinaria opportunità. Ma questo la gente lo sa. Non passa giorno, infatti, che un Sindaco non ci chiami per parlare di allargamento del Parco: il vero, grande, obiettivo per il nostro immediato futuro, un allargamento voluto e condiviso dalla gente”.