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Piove, piove…energia!

I ricercatori francesi di Grenoble trasformano le gocce di pioggia in energia grazie ad un materiale piezoelettrico molto sensibile

Fonti di energia alternative ce ne sono tante quanto è vasta la creatività dell’uomo, ma ce ne sono alcune che proprio per la loro semplicità passano quasi inosservate. Sull’onda dell’energia dalle vibrazioni dovute al movimento dell’uomo impegnato nelle sue attività quotidiane in metropolitana, in discoteca, in palestra, arriva da Grenoble, un’incantevole cittadina nonché stazione sciistica delle Alpi francesi, l’idea di non lasciare per terra tutta l’energia delle gocce di pioggia in caduta libera. Ogni goccia scambia con il suolo nell’impatto un’energia che oscilla tra 1 e 2 microjoules, irrisoria se presa goccia a goccia, ma piuttosto affidabile e consistente se consideriamo un temporale estivo, un acquazzone, la stagione dei monsoni e via discorrendo. I ricercatori francesi hanno scoperto un materiale piezoelettrico in grado di catturare l’energia delle gocce, a partire da 1 nanojoule fino a 25 microjoule, producendo di conseguenza fino ad 1 microwatt. Poca cosa direte voi, ma il progresso procede anche a piccoli passi messi con cura uno avanti all’altro…