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BIG e Foster insieme per la ricostruzione della Turchia danneggiata dal terremoto

A Foster e BIG il compito di dare un contributo per la ricostruzione della Turchia nella provincia di Hatay fortemente danneggiata dal terremoto dello scorso febbraio

Ricostruzione Turchia
Da sinistra a destra: Maria Letizia Garzoli di Foster + Partners, Nathaniel Moore di BIG, Loukia Iliopoulou di Foster + Partners, il presidente del Turkey Design Council Mehmet Kalyoncu, il capo urbanista Cem Yilmaz e il capo architetto Bünyamin Derman)

(Rinnovabili.it) – Due grandi firme dell’architettura uniranno le forze per la ricostruzione della Turchia ed in particolare della Provincia di Hatay, fortemente danneggiata dal terribile terremoto dello scorso febbraio. A lavorare fianco a fianco alla ong Turkey Design Council, saranno lo studio britannico Foster + Partners ed il team danese di BIG, Bjarke Ingels Group, unitamente agli studi di architettura locali DB Architects e KEYM ed ad un nutrito gruppo di aziende provenienti dal mondo delle costruzioni e dell’ingegneria.

L’obiettivo principale sarà la ricostruzione della Turchia distrutta dal sisma per consentire il ritorno dei migliaia di sfollati, ma anche un approccio sostenibile verso un futuro più sicuro ed efficiente.

Il progetto sarà un esempio globale

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Il progetto di BIG e Foster + Partners per Antiochia credits: Turkey Design Council

Il 6 febbraio 2023 un terremoto di magnitudo 7,8 ha colpito Turchia e Siria, causando il crollo di migliaia di edifici e causando la morte di oltre 55.000 persone.

A disegnare il masterplan di ricostruzione post sisma, sarà il team di Foster + Partners, non nuovo a questo genere di incarichi essendo il fautore di parte del progetto di ricostruzione della città ucraina di Kharkiv. L’area al centro dell’intervento è la provincia di Hatay, con la città di Antiochia (Antakya) in prima linea per la ricostruzione essendo stata distrutta per l’80%.

Il Piano generale si concentrerà sul “restauro dei siti più importanti” tra cui i principali luoghi di culto, per essere ultimato entro la fine del 2024.

“Questo progetto mira a preservare l’identità unica di Hatay, rendendola resistente ai rischi sismici”, ha aggiunto Bünyamin Derman di DB Architects. Anche se i dettagli non sono stati rivelati, i nuovi edifici saranno molto probabilmente costruiti con materiali quali il legno, l’acciaio o il cemento armato.

L’obiettivo del progetto lanciato dal Turkey Design Council sarà anche quello di offrire un modello da cui altri Paesi possano apprendere durante la ricostruzione dopo i disastri.

Foster + Partners sta inoltre collaborando con l’ong turca, per definire le linee guida per la ricostruzione urgente dei complessi residenziali temporanei. Sempre per l’accoglienza temporanea, anche l’architetto Shigeru Ban ha contribuito alla ricostruzione post terremoto in Turchia con il suo Paper Partition System, rifugi d’emergenza in carta.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.