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Bioenergie, sono la principale fonte rinnovabile in Europa

Secondo i dati UE i biocarburanti solidi primari (70,3%) rappresentano la quota maggiore di bioenergia, seguiti da quelli liquidi, dal biogas /biometano e quota sfruttabile dei rifiuti urbani

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Foto di Nipun Jagtap su Unsplash

Stato della Bioenergia nell’Unione Europea

(Rinnovabili.it) – Le bioenergie prodotte da materie prime agricole, forestali e da rifiuti sono la principale fonte rinnovabile in Europa, e rappresentano circa il 59% del consumo comunitario di energia verde. A rivelarlo è un nuovo rapporto della Commissione europea che, attraverso i dati degli Stati membri, rende conto dello stato dell’Union bioenergy sustainability, delineando i progressi compiuti a livello comunitario.

Il documento, presentato in occasione nell’ambito del Rapporto sullo stato dell’Unione dell’energia 2023, mostra una produzione in salita e dettaglia il tipo di offerta sul mercato. Si scopre così che a fine 2021 il settore della bioenergia in Europa era dominato dai biocarburanti solidi primari con una fetta del 70,3% del mercato. In questo segmento rientrano la legna da ardere, i residui di legno, i pellet di legno, i rifiuti zootecnici e il materiale vegetale. A seguire i biocarburanti liquidi (12,9%), vale a dire biodiesel, biocherosene, biobenzina ecc. Percentuali non troppo distanti contraddistinguono il biogas /biometano (10,1%) e la quota rinnovabile dei rifiuti organici urbani (6,6%), mentre in fondo alla lista compare il carbone vegetale (0,2%).

Le Principali Fonti di Biomassa in Europa

Nell’Unione europea, la “biomassa legnosa” o “biomassa forestale” è la principale materia prima segnalata per la produzione di biomassa solida, rappresentando il 66% del totale a livello comunitario. Seguono la “biomassa da rifiuti organici” (26%) e la “biomassa agricola” (8%). Ma se si analizzano le singole situazione nazionali sul fronte dell’offerta, il mercato appare molto variegato.

Nel dettaglio, la Germania appare la prima in classifica per l’offerta primaria totale dichiarata di biomassa forestale (12%). Al secondo posto ex equo Spagna e Polonia (entrambe all’11%) seguite da Svezia e Francia (entrambe al 10%). Nella categoria legata ai rifiuti urbani, la Germania detiene la leadership (74% del totale), seguita da Svezia (8%), Belgio (6%), Spagna e Paesi Bassi (entrambi hanno riportato il 4% del totale), Italia (2%) e Austria e Portogallo (entrambe con una quota dell’1%). E’ invece la Spagna quella tra i Ventisette che registra i maggiori volumi di biomassa agricola.

La Crescita delle Bioenergie in Europa

Nel complesso, l’offerta primaria è aumentata del 33,5% tra il 2008 e il 2021, trascinata da un richiesta crescente di pellet di legno (più 413%) e ad un uso più massiccio dei rifiuti zootecnici.

Nei rispettivi PNIEC – i Piani clima ed Energia al 2030 – gli Stati membri hanno segnalato la loro produzione interna di biogas. Nel 2020, secondo i dati riportati, la Germania è stata il maggiore produttore di biogas, con il 52,8% della quantità totale prodotta (7.765 ktep), seguita dall’Italia che rappresenta il 13,7% (2.018 ktep), la Francia (7,4%), la Repubblica Ceca (4,1%) e la Danimarca (3,4%). Anche nel 2021 la Germania è rimasta il maggior produttore, rappresentando il 50,4% della produzione totale, seguita dall’Italia in crescita di o,2 punti percentuali (13,9%).

Fin dall’inizio di questo mandato, ci siamo impegnati ad abbandonare il gas naturale verso opzioni più pulite, come il biometano, l’idrogeno rinnovabile, il biogas e gli e-gas. L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia e la crisi energetica hanno evidenziato la necessità di accelerare questa trasformazione”, ha commentato la Commissaria europea Kadri Simson. “Questo rapporto mostra che abbiamo fatto alcuni progressi, ma dobbiamo fare di più.”

Bioenergie e Trasporti

Nel settore dei trasporti, il rapporto rileva che le bioenergie sono in continua crescita. Ovviamente sia l’uso di biocarburanti, che la quota di elettricità rinnovabile, hanno registrato aumenti nel tempo grazie ai nuovi target normativi introdotti. Obiettivi destinati ad aumentare ulteriormente con la nuova Direttiva sulle rinnovabili RED III. Nel complesso, il consumo finale di biofuel in Europa è aumentato del 39% nel 2021 rispetto al 2013, raggiungendo quota 16,5 milioni di tep nell’UE. Rispetto al totale il biodiesel rappresenta circa l’80% del consumo totale. Al secondo posto il bioetanolo (18%), mentre il biometano e altri biocarburanti liquidi non raggiungono l’1%.

Tra i dati degni di nota il rapporto mostra che il maggior consumo di biofuel prodotti da colture alimentari e foraggere appartiene a Francia e Germania, probabilmente a causa delle dimensioni dei paesi e della loro popolazione.

La Bioenergia nel Settore del Riscaldamento

Nel 2021, combustibili da biomassa e bioliquidi hanno prodotto 17,3 Mtep di energia termica in 17 Paesi UE. La biomassa solida rappresenta il 76,0% del consumo totale di combustibile da biomassa per il riscaldamento in Europa, seguita dai rifiuti urbani organici, che rappresentano il 18,1%, e dai biogas che rappresentano il 5,0%. La Svezia è il maggiore consumatore di biomassa solida per scopi di riscaldamento, utilizzando il 20,8% dell’intero consumo dell’UE, seguita da Finlandia (15,8%) e Danimarca (13,1%). Per quanto riguarda il biogas, questo viene utilizzato principalmente nel settore del riscaldamento da Germania e Italia.