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In Giappone nasce la prima casa a idrogeno solare

La società immobiliare Sekisui House-W ha lanciato un progetto per la produzione di idrogeno pulito domestico in un nuovo modello di abitazione fotovoltaica autosufficiente

casa a idrogeno solare
Credits: Sekisui House Co

 Fotovoltaico e idrogeno domestici per un nuovo modello di casa net zero

(Rinnovabili.it) – In Italia gli incentivi al fotovoltaico domestico stanno trainando la crescita dei pannelli solari su balconi e tetti, e con essa quella degli impianti d’accumulo residenziali. Ma se per stoccare l’energia solare usassimo l’idrogeno al posto delle più convenzionali batterie? Nasce da questa idea il progetto pilota della Sekisui House Co., agenzia immobiliare giapponese. La società che ha da tempo intrapreso un programma di decarbonizzazione e autosufficienza energetica del proprio parco alloggi, ma dallo scorso mese sta lavorando su un innovativo concept di casa a idrogeno solare.

“A causa del riscaldamento globale e dei cambiamenti nella struttura della domanda e dell’offerta di energia, l’utilizzo dell’idrogeno […] sta avanzando”, spiega il gruppo in una nota stampa. “Tuttavia, considerando lo sviluppo e la costruzione di infrastrutture e catene di approvvigionamento in Giappone e all’estero, si stima che il vettore non raggiungerà ogni abitazione anche dopo il 2050. Pertanto, al fine di realizzare una società sostenibile, condurremo questo esperimento dimostrativo basato sull’idea che non dovremmo aspettare l’arrivo di un’era in cui l’idrogeno è disponibile, ma dovremmo promuovere la decarbonizzazione producendo e utilizzando l’idrogeno noi stessi”.

La casa a idrogeno solare

L’approccio iniziale è quello di una qualsiasi abitazione con fotovoltaico integrato sul tetto. I pannelli solari produrrebbero energia da impiegare durante il giorno, stoccando il surplus. Ma anziché impiegare pacchi batteria, la casa a idrogeno solare utilizzerebbe l’eccesso di elettricità per alimentare un piccolo elettrolizzatore domestico. L’idrogeno così generato sarebbe immagazzinato chimicamente in una particolare lega. Per poi essere usato al momento del bisogno attraverso un gruppo di celle a combustibile. “Le leghe per lo stoccaggio dell’idrogeno hanno una densità energetica maggiore rispetto alle batterie di accumulo e non hanno una scarica naturale, quindi offrono il vantaggio di una grande capacità e di uno storage a lungo termine come le bombole di gas domestiche. Inoltre, rispetto ai serbatoi di gas ad alta pressione vantano un design molto compatto, quindi più adatto alle abitazioni”.

La società al momento non ha fornito dettagli sulla lega, ma negli anni sono stati sviluppati diversi materiali in grado di stoccare l’idrogeno in maniera sicura, pratica e sostenibile. Come, ad esempio, gli speciali dischi in idruro di magnesio brevettati dal Centre National de la Recherche Scientifique e già in commercio in Giappone. Lo sviluppo della casa dell’idrogeno solare, sottolinea Sekisui House-W, “mira a realizzare l’autosufficienza elettrica e a zero emissioni di carbonio nella vita quotidiana”. Le prime abitazioni reali dotate di questo impianto energetico dovrebbero arrivare sul mercato nell’estate del 2025.

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About Author / Stefania Del Bianco

Giornalista scientifica. Da sempre appassionata di hi-tech e innovazione energetica, ha iniziato a collaborare alla testata fin dalle prime fasi progettuali, profilando le aziende di settore. Nel 2008 è entrata a far parte del team di redattori e nel 2011 è diventata coordinatrice di redazione. Negli anni ha curato anche la comunicazione e l'ufficio stampa di Rinnovabili.it. Oggi è Caporedattrice del quotidiano e, tra le altre cose, si occupa delle novità sulle rinnovabili, delle politiche energetiche e delle tematiche legate a tecnologie e mercato.