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Il padiglione biomimetico prodotto dai robot che insegna l’edilizia sostenibile

Ispirato allo scheletro del riccio di mare, il Padiglione livMatS Biomimetic Shell dell'Università di Stoccarda utilizza un software computerizzato ed un sistema robotico per ottimizzare il processo costruttivo

Edilizia sostenibile
©ICD:ITKE:IntCDC Università di Stoccarda (Foto- Roland Halbe)

Il pioneristico padiglione biomimetico costruito dai robot riduce l’impatto totale del 50%

(Rinnovabili.it) – Completamente smontabile e riutilizzabile, altamente efficiente in termini di utilizzo delle risorse e progettato utilizzando software computazionali tra i più avanzati per le costruzioni in legno. E’ il padiglione livMatS Biomimetic Shell costruito presso l’Università di Stoccarda, esempio unico nel suo genere delel possibilità offerte dall’edilizia sostenibile.

L’obiettivo è comune a livello globale: individuare nuove soluzioni costruttive che soddisfino la crescente domanda di alloggi, riducendo però l’uso delle risorse.

Architettura biomimetica ispirata allo scheletro del riccio

©ICD:ITKE:IntCDC Università di Stoccarda (Foto- Roland Halbe)

Il livMatS Biomimetic Shell unisce le migliori menti dell’Integrative Computational Design and Construction for Architecture (IntCDC) presso l’Università di Stoccarda e del Living, Adaptive and Energy-autonomous Material Systems (liv MatS) presso l’Università di Friburgo.

Partendo da una progettazione digitalizzata che riduce al minimo gli scarti, il guscio di legno riciclato è composto da singoli moduli ad incastro ispirati allo scheletro del riccio di mare. In questo modo, pur essendo estremamente resistente, la struttura è altrettanto leggera e di facile smontaggio.

Prefabbricazione robotizzata

Esempio di edilizia sostenibile altamente innovativa, ogni modulo del guscio è disegnato a monte dal computer ed assemblato in loco da una piattaforma robotica a ragno. E’ la prima volta che questa tipologia di gru viene utilizzata in un cantiere reale; il sistema utilizza delle pinze che sollevano i componenti, li posizionano automaticamente nella corretta posizione di installazione e li mantengono in posizione fino a quando vengono fissati da un altro robot.

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Gli elementi più complessi di progettazione, come l’isolamento o le componenti dell’illuminazione, sono state progettate grazie all’uso della realtà aumentata, evitando così di incorrere in spiacevoli (e costosi) errori in fase di montaggio.

Solar Gate per un ombreggiamento biomimetico

© ICD:ITKE:IntCDC Università di Stoccarda

“Il nostro obiettivo è far funzionare il padiglione in modo energeticamente neutro”, afferma Prof. Dr. Jürgen Rühe del Dipartimento di ingegneria dei microsistemi presso l’Università di Friburgo. Un’analisi dettagliata del ciclo di vita mostra che il consumo di materiale dell’edificio è ridotto di oltre il 50% e il suo potenziale di riscaldamento globale di quasi il 63% rispetto un edificio in legno tradizionale.

La struttura ha un solaio termicamente attivo in calcestruzzo riciclato, che riscalda e raffresca l’edificio autonomamente utilizzando l’energia geotermica. Un sistema di ombreggiamento stampato in 4D, il Solar Gate, è incastonato nel guscio di legno per regolare automaticamente il clima interno attraverso un sistema di ombreggiamento biomimetico ed energeticamente autonomo.

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About Author / Alessia Bardi

Si è laureata al Politecnico di Milano inaugurando il primo corso di Architettura Ambientale della Facoltà. L’interesse verso la sostenibilità in tutte le sue forme è poi proseguito portandola per la tesi fino in India, Uganda e Galizia. Parallelamente alla carriera di Architetto ha avuto l’opportunità di collaborare con il quotidiano Rinnovabili.it scrivendo proprio di ciò che più l’appassiona. Una collaborazione che dura tutt’oggi come coordinatrice delle sezioni Greenbuilding e Smart City. Portando avanti la sua passione per l’arte, l’innovazione ed il disegno ha inoltre collaborato con un team creativo realizzando una linea di gioielli stampati in 3D.