Nel lungo periodo l'importanza dell'energia eolica offshore crescerà considerevolmente, almeno secondo uno studio dell'agenzia europea dell'energia eolica
Lo studio si intitola “Energia pura; scenari dell’energia eolica fino al 2030” e la sua conclusione prevede che i parchi eolici marini saranno in grado di erogare nel 2030 il 40% di tutta l’energia prodotta. La produzione dovrebbe ammontare a 120 GW su 300 GW totali. L’eolico europeo crescerà notevolmente tanto da prevedere un capacità di 187 GW che sarà raggiunta nel decennio 2021- 2030, ottenuta anche grazie alla sostituzione di vecchi impianti onshore con nuovi offshore. Il trend di crescita degli impianti onshore rimarrà pressochè stabile nel decennio, attestandosi attorno ai 10 GW annui, mentre l’offshore passerà dai 7,3 GW annui del 2021 ai 9,5 GW del 2030. Tutta la produzione eolica fornirà, così, 935 TWh di energia elettrica, tale da soddisfare le esigenze dal 21 al 28% dell’utenza dell’Unione europea. In totale si dovrebbe trattare di quasi duecento milioni di famiglie, intorno all’84%, che usufruiranno dell’elettricità da eolico. L’EWEA prevede per il settore investimenti annui pari a 19,4 miliardi e, in totale, nel decennio, di 187 miliardi di euro. Forte il risparmio delle emissioni di CO2, che dovrebbero prevedere un decremento di 574 Mt e inoltre con un risparmio sul prezzo del petrolio non consumato, di circa 34 miliardi e mezzo (equivalenti a 14,4 miliardi di euro in costi di emissioni).