Rinnovabili • imballaggi riutilizzabili

Gli imballaggi riutilizzabili sono economicamente competitivi

Secondo un dossier di Zero Waste Europe, il ritorno sugli investimenti in filiere di imballaggi riutilizzabili si ha tra i 2 e i 6 anni

imballaggi riutilizzabili
Via depositphotos.com

L’analisi costi-benefici della conversione agli imballaggi riutilizzabili ha preso in esame Italia, Francia e Spagna

(Rinnovabili.it) – Gli imballaggi riutilizzabili possono essere una valida alternativa a quelli monouso, anche a livello economico. Lo afferma un nuovo report di Zero Waste Europe, che esamina le condizioni alle quali il riuso può convenire rispetto all’usa e getta. 

L’analisi costi-benefici è stata commissionata a Searious Business, azienda olandese che supporta con ricerca e consulenze le imprese produttrici di plastica. La società ha identificato tre indicatori chiave di prestazione nella creazione di un sistema di riutilizzo finanziariamente sano: tassi di restituzione, numero di cicli di utilizzo e tempi di ritenzione.

Lo studio ha preso in esame tre paesi – Italia, Spagna e Germania – e tre tipi di imballaggi: contenitori per il cibo, per le bevande e imballaggi secondari, cioè quelli per il trasporto (ad esempio i cartoni da sei bottiglie di latte). Nello specifico, il nostro paese è stato preso a modello perché ha una grande industria alimentare, che richiede il trasporto di prodotti sfusi dal produttore o dal proprietario del marchio ai dettaglianti. Eppure, in questo momento il governo è schierato contro le misure UE per il riuso degli imballaggi.

Lo studio però ha rilevato che gli imballaggi riutilizzabili per cibo da asporto sono più economici per gli utenti. Allo stesso tempo, i fornitori ottengono un ritorno sull’investimento entro 3-4 anni. Nell’imballaggio secondario, invece, i tempi di payback scendono a 2-3 anni e i costi per l’utente sono simili all’usa e getta. I contenitori per bevande riutilizzabili, infine, sono economicamente vantaggiosi per gli utenti e il ritorno per i fornitori avviene entro 5-6 anni.

Sul medio-lungo termine, dunque, sembra che vi siano soltanto vantaggi per investire in sistemi di riutilizzo degli imballaggi. 

“Oggi la domanda non è se, ma come dobbiamo rendere la prevenzione e il riutilizzo una realtà viva in Europa e non solo – ha detto Nathan Dufour, Reuse Systems Manager di Zero Waste Europe – Questo studio è l’ennesima chiara dimostrazione che nel giro di pochi anni sistemi ben progettati e ad alte prestazioni per il riutilizzo aiuteranno a conciliare l’economia con le pressanti preoccupazioni ambientali”.