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La Iea riduce nettamente le stime per la domanda di petrolio

La crisi economica pesa sui consumi di petrolio. L'Agenzia internazionale dell'energia (Iea) ha tagliato drasticamente le stime sulla domanda mondiale di petrolio

La riduzione delle stime é davvero considerevole. Erano infatti da sette anni che non ne faceva di questo tipo. La causa è da ricercare nella crisi economica sia negli Usa che in Europa. La revisione al ribasso é del 35% rispetto alle stime dall’istituto dello scorso gennaio (2 milioni di barili al giorno).
Secondo il rapporto mensile, diffuso oggi a Parigi in base alle ridotte previsoni di crescita mondiale fatta dal Fmi, ora la domanda si orienta su 87,2 milioni di barili al giorno (mbg), cioé una crescita di solo l’1,5% su un anno, contro gli 87,5 mbg previsti lo scorso mese.
“La domanda globale è stata ridotta di 310.000 barili al giorno in seguito all’abbassamento delle prospettive di crescita del Pil da parte del Fmi. – spiega l’istituto dei paesi consumatori – Nel 2008 la domanda da parte dei paesi dell’Ocse dovrebbe essere di 48,9 mbg, cioè 320.000 in meno di quanto previsto il mese precedente in gran parte a causa delle difficoltà dell’economia americana e in calo dello 0,3% rispetto al 2007. Nei paesi non Ocse, la previsione resta invariata a 38,3 mbg, superiore del 3,9% rispetto all’anno prima”.
Anche per l’offerta, l’Aie registra un calo di 100.000 bg a 87,3 mbg a marzo. I produttori Opec hanno operato una riduzione a marzo di 256.000 bg in relazione a febbraio.

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