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Lula al vertice Fao per difendere i biocarburanti

"Non accetto più questa contrapposizione fra biocombustibili e alimenti"

Dalla 30esima Conferenza latinoamericana della Fao, in corso nella capitale brasiliana, arriva un serio avvertimento sugli effetti della produzione di bio-combustibili sulla “sicurezza alimentare”. Nel documento, varato dal comitato tecnico dell’agenzia dell’Onu per l’agricoltura e l’alimentazione, si esortano i governi a dare priorità assoluta, nell’ambito delle loro politiche pubbliche in materia di bio-combustibili, al diritto all’alimentazione e la sicurezza alimentare della popolazione, specialmente nei suoi settori più vulnerabili. Dal canto suo il presidente brasiliano Luis Lula Da Silva ha ribadito ancora una volta il suo appoggio ai biocarburanti. “Non accetto più questa contrapposizione fra biocombustibili e alimenti”, ha detto Lula, replicando alle critiche che gli sono state formulate a riguardo dalle Nazioni Unite e alcuni Paesi europei, secondo le quali porrebbe a rischio quella dei vegetali necessari per l’alimentazione. “E’ troppo facile per qualcuno stare seduto alla sua scrivania in Svizzera e dare consigli all’Africa o al Brasile: dovrebbe venire qui e mettere i piedi nel fango, per capire come viviamo, la quantità di terra che abbiamo, il nostro potenziale di produzione”. In visita oggi ai lavori del vertice Fao, il presidente ha ribadito: “Non accetterei mai di produrre combustibile a base di soia”, dichiarandosi apertamente contrario all’uso di cereali o altri vegetali commestibili per la produzione di carburante, ma affermando che i due usi delle piante non devono essere visti come opposti, né che uno deve escludere l’altro. “Nel mondo – ha concluso – c’è un miliardo di esseri umani che non assumono le calorie necessarie né dispongono di biodiesel”.

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