La China Energy Investment Corporation ha dato il via ai lavori di costruzione di un nuovo progetto eolico in Tibet: 100 MW realizzati a 4.500 metri sul livello del mare
Il più potente parco eolico ad alta quota parlerà cinese
(Rinnovabili.it) – La più grande centrale eolica mai realizzata a terra? La Jiuquan Wind Power Base, gigante da oltre 7 GW nel nord Ovest della Cina che punta ad arrivare a 20 GW. L’impianto eolico “più alto” al mondo? Quello da 22 MW realizzato nel 2021 a Zhegu, cittadina del Tibet, ad un’altitudine compresa tra i 5.000 e i 5.065 metri. E il più potente parco eolico realizzato ad alta quota? Il primato va ancora una volta alla Cina anche se per ora il record è tutto su carta.
I lavori di costruzione dell’impianto sono iniziati solo a metà aprile a Nagquka, una città del Tibet settentrionale e con i suoi 100 MW di potenza pianificata, una volta attivato sarà il più grande della regione. Ma la China Energy Investment Corporation, società mineraria ed energetica statale responsabile del progetto, fa sapere anche che la centrale conquisterà più di un primato. Le turbine saranno installate a 4.500 metri sul livello del mare, un’altitudine che sebbene non batta quella della Zhegu Wind Farm, ne fa comunque il più grande parco eolico ad alta quota a livello mondiale.
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Le sfide tecniche per l’eolico ad elevate altitudini
Per China Energy “la costruzione del progetto svolge un ruolo fondamentale per promuovere la ricerca e lo sviluppo di turbine eoliche ad alta quota e la loro applicazione e sviluppo su larga scala”. A queste altitudini infatti gli aerogeneratori devono affrontare ostacoli tecnici non indifferenti. Più si sale in alto, più la pressione atmosferica e la densità dell’aria diminuiscono, riducendo la spinta sulle pale ed aumentando la probabilità di uno stallo. Questo tipo di progetti presentano anche diverse sfide per l’ottimizzazione delle prestazioni aerodinamiche così come per il miglioramento di quelle di isolamento e dissipazione del calore dei componenti elettrici. Senza contare la grande escursione termica tra giorno e notte che richiede necessariamente materiali resistenti.
“Una volta completato – fa sapere China Energy in una nota stampa – genererà circa 200 milioni di kWh di elettricità pulita, risparmierà circa 60.000 tonnellate di carbone e ridurrà le emissioni di anidride carbonica di circa 160.000 tonnellate ogni anno”.
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