Il gabinetto giapponese stabilisce un nuovo obiettivo intermedio per l'impiego del vettore, target per la produzione tramite elettrolisi ed è pronto a fare squadra con Australia e paesi asiatici per competere con USA e Stati Uniti
Piano del Giappone per l’idrogeno, stimati 15mila miliardi di yen di investimenti
(Rinnovabili.it) – “Sotto la spinta della situazione in Ucraina e della crisi energetica globale, gli Stati Uniti e l’Europa stanno promuovendo enormi investimenti nell’idrogeno“. Con queste parole il primo ministro del Giappone, Fumio Kishida, ha presentato ieri in occasione della terza riunione ministeriale sulle energie rinnovabili, nuovi obiettivi per l’idrogeno (pdf in giapponese). L’idea è quella di mettere mano all’attuale strategia nazionale per il vettore alzando l’ambizione e facendo squadra con i mercati asiatici e dell’Australia.
Nel concreto il documento rivede il piano delineato nel 2017 dal Governo Abe, al fine di accelerare lo sviluppo delle catene di approvvigionamento. I target principali rimangono gli stessi lo stesso: ottenere una fornitura di oltre 3 milioni di tonnellate di H2 al 2030 (rispetto agli attuali 2 milioni ) da portare a 20 milioni entro il 2050.
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Ma il Piano del Giappone per l’Idrogeno si arricchisce di un altro obiettivo intermedio: circa 12 milioni di tonnellate nel 2040 in base alle prospettive della potenziale domanda. Ma il documento agisce su altri due fronti. Da un lato si preoccupa di impostare un obiettivo di produzione tramite elettrolisi dell’acqua puntando ad attivare circa 15 GW di elettrolizzatori nel 2030, in patria e all’estero.
Dall’altro lato punta a rafforzare la futura catena di approvvigionamento affinché sia ampia e resiliente in collaborazione con l’Australia, il Medio Oriente e alcuni paesi dell’Asia-Pacifico. Non solo. “Al momento, stiamo valutando un piano di investimenti per la supply chain di 15mila miliardi di yen ( circa 110 mld di dollari) in 15 anni per il settore pubblico e privato”, si legge del testo pubblicato.
Un capitolo a parte sarà dedicato inoltre alla formulazione di standard globali per l’idrogeno pulito.
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