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Eolico off-shore: in Italia un potenziale da 2.000 MW

Secondo l’Associazione OWEMES 11.686 Km2 dei mari italiani possono essere utilizzabili per l’eolico marino. Puglia in pole position

Riflettori puntati sul potenziale dell’offshore italiano durante la conferenza organizzata a Bruxelles dalla Camera di Commercio Italo-Belga in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia e l’ENEL. A quanto riporta un documento presentato dal governo italiano al Parlamento europeo, l’eolico marino ha un forte potenziale nei mari italiani, addirittura paragonabile a quello onshore, potendo raggiungere nei prossimi cinque anni i 500 MW e 2.000 MW nel 2020. Ad illustrare la situazione nazionale è Gaetano Gaudiosi ingegnere dell’OWEMES (Offshore Wind and other marine renewable Energy in Mediterranean and European Seas), secondo cui i futuri scenari indicano la Puglia come la regione con la maggiore estensione in Km2 utilizzabili per l’offshore, 2.932, seguono Marche con 2.717, Sicilia (1.772), Sardegna (1.270), Abruzzo (952), Toscana (727), Emilia Romagna (369), Molise (292) e Lazio (6), per un totale di 11.686 Km2 da poter dedicare allo sviluppo eolico. Alle isole maggiori va la possibilità di contare su luoghi con una velocità del vento superiore (circa 7-8 metri al secondo) rispetto alla media degli altri siti (6-7 m/s), mentre la Puglia appare essere una delle regioni più interessate allo sviluppo di parchi marini.