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Italia: a Università il merito per lo sviluppo dell’eolico

Alla conferenza organizzata a Bruxelles dalla Camera di Commercio Italo Belga si è parlato dell'uso dell'energia eolica in Italia in termini molto concreti e con dati tecnici alla mano

In Italia si devono ringraziare le Università e le compagnie industriali per ciò che concerne lo sviluppo ed i progressi nella ricerca sulla tecnologia eolica. Con dati tecnici alla mano Luciano Pirazzi dell’ENEA, durante la conferenza organizzata a Bruxelles dalla Camera di Commercio Italo Belga in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia, ha presentato un quadro complessivo della situazione dell’energia eolica a livello italiano. Le Università più impegnate nel settore sono quelle di Milano, Trento, Bologna, Genova e Napoli, ma manca coordinamento e un minimo di coinvolgimento degli istituti di ricerca, eccezion fatta per il CESI ricerca. Per quanto concerne i Gruppi industriali per ora è l’ENEL che detiene lo scettro di campione nazionale nel campo delle rinnovabili, con installazioni per 20.000 MW, i tre quarti della capacità nazionale. Entro il 2012 l’Ente prevede di poter contare su una capacità di 1.500 MW di eolico. Un esempio su tutti è l’impianto di Acquaspruzza (IS), nata nel 1984 inizialmente come stazione anemometrica per la misurazione del vento nell’area, che passerà dalle attuali 8 turbine a 45 nel 2020 e da una produzione di 15.500.000 kWh l’anno a 76.000.000.